Il gazzettino ornitologico (2021)
17gen21 ore09:45 |
Il padiglione C della Fiera di Reggemilia é stato
attrezzato con 130 box per effettuare le vaccinazioni COVID (>>>).
Io credo che nessuno di noi sia in grado di prevedere quando finirà
questa maledetta storia ma è lecito immaginare che non sarà tanto presto e
programmare una iniziativa importante come la mostra internazionale
senza avere la certezza della location è un rischio molto elevato. Immagino che i dirigenti reggiani abbiano già valutato ed esaminato soluzioni alternative che possano fornire le garanzie necessarie non solo per il prossimo autunno, ma in prospettiva, dato che i locali della fiera prima o poi dovranno cambiare destinazione. Certamente Bologna sarebbe al centro del mondo, ma credo che Parma sia la sede più indicata per sostituire Reggemilia. Ci tengo a precisare che le considerazioni di cui sopra sono interamente farina del mio sacco e come tali vanno prese. |
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17gen21 ore07:15 |
RAMOA
(COM mondo) vs
PENZO (COM Spagna) Una cosa é certa: in questo interessante match non è previsto il pareggio. In caso di parità nei primi 90 minuti si andrà ai tempi supplementari e quindi ai rigori, perché il risultato finale dovrà dirci se FOCASI sarà dentro o fuori dalla COM. Seguirò con attenzione gli sviluppi! |
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16gen21 ore10:48 |
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15gen21 ore15:06 |
Tranquilli, non è successo niente. Sto ricevendo messaggi di colleghi
preoccupati perchè la FOI ha da poco pubblicato sul suo sito una nuova
circolare della Commissione Tecnico Scientifica sul tema della verifica
genetica ai fini del rilascio della certificazione CITES. (>>>) La circolare é riferita agli esemplari compresi in allegato A) per i quali sia stata richiesta l'apposita certificazione (CITES giallo), necessaria ai fini della commercializzazione. Attualmente la certificazione viene rilasciata dopo un iter abbastanza lungo, in particolare per gli allevatori che presentino la denuncia per la prima volta, e questa circolare concede alcune deroghe per agevolarne la commercializzazione. Ecco la procedura in occasione della prima denuncia: l'allevatore presenta denuncia di nascita con relativa richiesta del "CITES giallo". I carabinieri-forestali faranno un sopralluogo presso l'allevamento e, oltre a compilare una relazione (Mod. 8) sullo stato e sulle condizioni generali dell'allevamento preleveranno campioni di penne dagli esemplari oggetti della richiesta e dai relativi riproduttori. I campioni prelevati saranno successivamente inviati all'ISPRA affinché, tramite l'analisi del DNA, ne attesti la discendenza genetica. L'attestazione, unitamente alla predetta relazione ed alle copie dei "CITES gialli" dei riproduttori saranno inviati per l'approvazione a Roma, al CTS. Gli Uffici CITES territoriali potranno stampare e consegnare la certificazione ai richiedenti solo dopo l'approvazione da parte del CTS. La predetta procedura comporta tempi particolarmente lunghi che mette in grosse difficoltà il commercio degli esemplari destinati al pet, da qui le deroghe concesse. |
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14gen21 ore10:45 |
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13gen21 ore14:08 |
Da una e-mail pervenutami da WWF: "Stamattina abbiamo appreso che sei ranger a difesa dei gorilla sono stati uccisi in un'imboscata al Parco Nazionale Virunga nella Repubblica Democratica del Congo. Virunga si trova sui vulcani ricoperti di foreste dell'Africa centrale e ospita oltre la metà della popolazione mondiale di gorilla di montagna. È il più antico parco nazionale dell'Africa e la più grande riserva di foresta pluviale tropicale, che copre 7.800 kmq." |
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13gen21 ore09:28 |
Domanda: ma il DOCUMENTO DI CESSIONE è
obbligatorio oppure no? Risposta: non è obbligatorio ma è indispensabile!! Infatti, nessuna Legge impone il rilascio del documento di cessione ma nella pratica rappresenta il documento fondamentale per dimostrare la tracciabilità dei soggetti al fine di raggiungere l'obiettivo finale che è quello della DENUNCIA DI NASCITA', questa sì, obbligatoria! Tre esempi pratici per comprenderne l'importanza: 1) Un allevatore acquista un soggetto sprovvisto di anello (è regolare) e senza DdC - In caso di accertamento l'allevatore non sarà in grado di risalire al cedente e quindi all'eventuale documento che ne dimostri la regolarità (la Denuncia di Nascita); 2) il soggetto acquistato è provvisto di anello inamovibile ma privo dell'RNA identificativo dell'allevatore, (anelli acquistati nelle uccellerie) Anche in questo caso l'ultimo possessore non sarà in grado si risalire al primo allevatore obbligato alla presentazione delle DdN; 3) il soggetto è provvisto di anello inamovibile con relativo numero di RNA attraverso il quale, grazie ai registri pubblici delle relative Federazioni, sarà possibile individuare il primo possessore obbligato a presentare la DdN. Resta però l'onere di rintracciare la stessa DdN protocollata presso il competente Ufficio CITES a dimostrazione della legittimità del soggetto. Mi auguro che gli esempi di cui sopra siano sufficientemente esaustivi per convincere tutti a PRETENDERE SEMPRE IL DOCUMENTO DI CESSIONE con sopra indicati l'Ufficio CITES presso cui è stata presentata la denuncia, il numero di protocollo e la data, oppure la data in cui è stata presentata con relativa modalità, anche per gli esemplari esentati dalla registrazione sul Registro. Anche se gli esemplari in allegato B) possono legittimamente essere privi di anello, se ne sconsiglia vivamente l'acquisto!! |
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12gen21 ore10:24 |
CITES Agapornis fischeri e personatus (documento di cessione) Ho sentito diversi colleghi affermare che alcuni grossisti ritirano le specie di cui sopra senza il relativo documento di cessione. Questa prassi è scorretta e non conforme alla Legge poiché le due specie sono comprese in allegato B), anche se in quanto specie facilmente allevabili (lista dei 35) sono esentate dalla registrazione sull'apposito registro a condizione che siano marcati e denunciati alla nascita. Cedere uccelli marcati senza l'apposito documento di cessione significa che le figure sanzionabili ai sensi di legge sono almeno tre: il cedente, il grossista e l'acquirente finale. Anche il cedente deve sapere che può essere facilmente individuato attraverso il marcaggio dell'uccello riscontrato senza documentazione presso l'allevamento del destinatario. Probabilmente gli sprovveduti destinatari finali vengono ingannati dalle falsità che da diverso tempo stanno circolando sul web, secondo le quali queste specie sarebbero, come i roseicollis, esentate dal CITES. NON E' VEROOOOOOOO! |
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11gen21 ore12:55 |
Scrivo in nome e per conto di un gruppo di amici che stanno vivendo una
drammatica crisi per effetto dell'astinenza dalle mostre-scambio
reggiane. Qualcuno sperava che si facesse l'iniziativa di S. Valentino ma il livello ancora troppo alto di questa maledetta contagiosità ne impedirà lo svolgimento. Se nei prossimi mesi seguiremo diligentemente i consigli che ci sono stati impartiti per quanto riguarda la protezione dal contagio (maschera e distanza) e proseguirà senza soste la somministrazione del vaccino é possibile che nella prossima estate potremo tornare a vivere qualche momento di socialità, magari ancora con la mascherina davanti al muso. I dirigenti reggiani potrebbero cominciare a pensare di slittare la mostra di "S.Valentino" di qualche mese, magari rinominandola la mostra di "S. Ferragosto". Sarà questione di mese più o mese meno, ma oramai la luce si vede abbastanza bene, dipenderà molto dai nostri comportamenti. |
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10gen21 ore16:14 |
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09gen21 ore11:43 |
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08gen21 ore13:55 |
Opsssss ... contrordine!! L'autoproclamatasi Repubblica CITES di Forlì e Cesena ha cambiato idea! Mi é appena arrivata una e-mail con allegate le copie delle denunce di cessione fatte a suo tempo con sopra stampigliati i numeri di protocollo con relativa data. Nella stessa si riconferma l'invito a presentare le denunce tramite e-mail ma non si fa più cenno alla possibilità di indicare sui documenti di cessione la sola data di presentazione della denuncia come affermato in un'altra e-mail precedente. Questa informazione annulla e sostituisce quella pubblicata in data 4gen21. |
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08gen21 ore07:45 |
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06gen21 ore11:15 |
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06gen21 ore07:13 |
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06gen21 ore07:13 |
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05gen21 ore07:45 |
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05gen21 ore07:45 |
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04gen21 ore10:20 |
Avviso importante riservato agli
allevatori di esemplari in CITES residenti nel distretto CITES di Forlì
- Cesena! Il Parlamento dell'autoproclamatasi Repubblica CITES di Forlì e Cesena ha promulgato una Legge, valevole esclusivamente per il proprio distretto di competenza, che prevede i seguenti obblighi: 1) con decorrenza immediata non sarà più inviata al domicilio dell'allevatore la lettera con la comunicazione di ricezione della denuncia di nascita con relativo numero di protocollo; 2) non sarà più necessario indicare sul documento di cessione il numero e la data di protocollo ma solo l'ufficio CITES presso il quale è stata presentata la denuncia di nascita e la data di invio della relativa e-mail; 3) è fortemente consigliata la presentazione della denuncia a mezzo e-mail alla quale corrisponderà un avviso di ricezione da parte dell'Ufficio CITES che andrà allegata all'originale della denuncia stessa; 4) i moduli per la denuncia di nascita e tutti gli altri potranno essere scaricati dal sito "carabinieri.it" NB: quanto sopra é documentato da corrispondenza in mio possesso. |
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04gen21 ore07:52 |
Alle 5:24 mi è arrivato un messaggio con il quale mi si chiede di
esprimere la mia opinione sulla "proposta De
Petris", approvata dal Senato, che invita il governo a
legiferare in merito alla restrizione dell'allevamento delle specie
esotiche con conseguente aumento delle sanzioni. La notizia è di qualche mese fa (primi di novembre) ed è stata da me pubblicata e valutata in data 3nov2020ore12:26. |
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04gen21 ore07:52 |
Ringrazio Osvaldo perché, con educazione e
stile, ha posto sul tavolo una serie di problemi che meritano, non una
risposta perché una soluzione unitaria e condivisa non esiste, ma almeno
una seria riflessione. Su questi temi ognuno di noi ha una propria
sensibilità che deriva dall’esperienza di vita, dal grado di cultura,
dal contesto in cui si è cresciuti e da tanti altri fattori che portano
a sostenere posizioni estreme: dal vegano fondamentalista che non mangia
neppure le uova a quello che si diverte a torturare gli animali. Pertanto esprimerò il mio punto di vista, che
sarà certamente diverso da quello di molti di voi, ma che chiedo venga
rispettato, come deve essere rispettato quello di Osvaldo. Mi sembra che i temi posti
all’attenzione siano almeno tre: 1) La responsabilità della rottura
dell’equilibrio biologico; 2) la caccia; 3) le sperequazioni manifestate
dall’uomo nei confronti delle principali classi di animali.
1)
La responsabilità circa la rottura degli equilibri biologici
sono senza dubbio da attribuire alle attività ed al comportamento
dell’uomo. Ne elenco alcune in ordine di responsabilità,
ovviamente dal mio punto di vista. La prima è l’utilizzo dei pesticidi
in agricoltura, che ha letteralmente spazzato via intere specie di
uccelli, insettivori in particolare. La seconda è la distruzione degli
ambienti e il conseguente squilibrio che si è
venuto a determinare fra le varie categorie di animali con l’esplosione
del numero dei predatori ed infine la caccia che contribuisce anch’essa
alla riduzione della popolazione di uccelli, in particolare per
determinate specie, quelle più richieste dal consumo come ad esempio
quelle adatte alla “polenta con osei”. Particolarmente deprecabile è
l’attività dei bracconieri che, per alimentare quel tipo di richiesta di
mercato, ammazzano con trappole, reti, vischio e quant’altro, quantità
considerevoli di piccoli uccelli. Di qui la mia convintissima
contrarietà a quelle tradizioni che nel tempo hanno perso il loro senso
originale;
2)
Per quanto riguarda la caccia io mi considero un
moderato nel senso che abolirei quella che colpisce la natura
indiscriminatamente, per mantenere quella di selezione e magari quella
autogestita. Al proposito, non metto in dubbio che esista qualche,
ripeto qualche cacciatore rispettoso delle regole, ma rappresenta vere e
proprie eccezioni. L’ anno scorso ho descritto sul mio blog il
comportamento dei cacciatori che nei campi attorno a casa mia hanno
massacrato qualsiasi cosa volasse in cielo. Se avessero sparato solo
alle specie cacciabili la maggioranza non avrebbe sprecato neppure un
colpo!! La cosa che non sopporto proprio è che si voglia definire la
caccia uno “sport”! Capisco che la potente lobbie dei cacciatori
(attraversa tutti i gruppi politici con punte elevate di
rappresentatività nella Lega) voglia fare passare un messaggio di
“caccia buona” e che si incazzi quando Flavio Insinna afferma che sport
non è, ma è un po’ come voler fare passare il famoso cammello dalla
cruna dell’ago. Il tiro a piattello è sicuramente uno sport, ma faccio
fatica ad accettare l’idea che sia sport sparare ad un passerotto posato
su di un ramo a pochi metri di distanza, mentre si sta seduti dentro ad
una capanno;
3)
Il diverso comportamento dell’uomo nei confronti delle
principali classi di animali è senza dubbio un argomento che
merita una profonda riflessione. Il nostro approccio nei confronti dei
mammiferi, degli uccelli e dei pesci è radicalmente diverso ed è
fortemente diversificato in base alla convinzione generale, ma anche
personale. Un pesce può morire nell’indifferenza generale, un uccello fa
pena a tutti, mentre un mammifero può morire, senza grossi sensi di
colpa, solo se appartiene ad une delle specie che le nostre consuetudini
ci dicono che va bene per la nostra alimentazione. Poi ognuno di noi
elabora proprie personali convinzioni e si comporta in modo
differenziato a seconda dei casi: io per esempio, pur mangiando carne,
evito di cibarmi di carne d’agnello e di cavallo, di uccelli non ne
mangio proprio ed i pesci li mangio anche se gradisco sempre meno il
pesce spada, non tanto perché quando muore arpionato (trovo la canzone
di Modugno – “Lu
pisce spada”, struggente) soffra terribilmente, ma perché è un pesce
particolarmente intelligente. E’ evidente che il mio comportamento è
stato modellato dalle consuetudini del contesto in cui sono cresciuto,
successivamente personalizzate dal mio apprendimento. Questo percorso
credo che sia comune ad ognuno di noi e che contribuisca a
differenziare, anche di molto, le nostre sensibilità nei confronti degli
animali. |
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03gen21 ore10:04 |
"Ciao Daniele, sono Osvaldo da Zevio
Verona, sono stato da te nel 2015 a prendere dei lilianae, seguo
giornalmente il tuo blog che mi piace molto ma... La mia breve storia: dal 1966 al 1980 ho
praticato la caccia al capanno con uccelli da me allevati, poi per
problemi di lavoro ho smesso (si lavora anche al sabato) anche perchè
certi uccelli non c'erano più grazie ai pesticidi. Dal 1981 ho allevato di tutto e oggi ho 94
diamanti australiani di varie specie e 72 diamanti africani che vivono
in due camere comunicanti con riscaldamento. Io sono sempre stato per la caccia che
rispetta le regole, odio i bracconieri, ma da parecchi anni non vedo più
cardellini, fringuelli, verdoni e di sicuro non è colpa della caccia, ma
nessuno dice niente. Veniamo al dunque: io capisco che tu non
mangi polenta e osei però le anguille le mangi e mi chiedo che
differenza c'è tra morire per una fucilata o morire asfisiati tirati
fuori dall'acqua. Perchè ogni tanto non spieghi come si
svolgono le tonnare o come fanno morire i pesci negli allevamenti
commerciali che li buttano su vasche con ghiaccio. Non so sai che la licenza di caccia costa
500 euro mentre quella di pesca costa molto molto meno, grazie agli
animalisti. Ovviamente io rispetto le idee di tutti e
chiedendoti scusa per il tempo che ti faccio perdere ti mando i più
grandi auguri di buon anno Ciao Osvaldo"
Ora vado di là
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02gen21 ore10:40 |
Mi scrive un amico "Ho letto su I.O. il tuo progetto CITES-SOS che
condivido totalmente perché ci assicurerebbe un minimo di protezione.
Toglimi una curiosità. Perché non hanno citato il tuo nome? Hai chiesto
tu l'anonimato?" Ahahahahha, non sei il primo che me lo chiede! No, io non mi sono "autosbianchettato", mi sono limitato ad autorizzare l'utilizzo del progetto a qualsiasi livello assumendomene apertamente la paternità. Non ci avevo pensato, potevo suggerirgli di spacciarlo sotto pseudonimo, magari "Geronimo" ahahahah Anche se i miei rapporti con i dirigenti FOI non sono certamente idilliaci, resto convinto che l'unica organizzazione che può mettere in piedi un sistema di difesa efficace per gli allevatori interessati al CITES sia la FOI. I principali requisiti per potere muovere qualche passo nei confronti dei Ministeri interessati sono costituiti dalla consistenza della rappresentatività e dalle risorse economiche. Ritengo che quel progetto rappresenti l'ultima occasione per tentare di arginare una situazione che sta velocemente franando nell'indifferenza generale. Come ho già avuto occasione di dire, se FOI (che ha deliberato di volere concretizzare il progetto) non riuscirà a realizzarlo, io ed altri amici, vedremo di proporlo da qualche altra parte. Addirittura un amico mi ha chiesto di mettere in piedi una vera e propria società, in collaborazione con alcuni professionisti, per avviare una Agenzia specializzata per la difesa degli allevatori vittime del CITES. Sono certo che sarebbe una soluzione di successo, ma solo parziale, poiché si tratterebbe di giocare in difesa senza avere alcun titolo per aggredire la principale fonte dei nostri guai: i legislatori! |
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01gen21 ore08:00 |
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01gen21 ore08:00 | Finalmente il maledetto 2020 se n'é andato; abbiamo
iniziato l'anno nuovo senza neppure poterlo festeggiare e con ancora
davanti a noi una situazione estremamente pesante e pericolosa sia da un
punto di vista sanitario che economico e sociale. Per quanto riguarda questo virus bastardo entro qualche mese dovremmo tornare progressivamente ad una situazione di normalità, e questo non è poco, ma con l'attenuarsi della pandemia emergeranno i danni economici che questa ha prodotto in un paese in lenta crescita già da troppo tempo e caratterizzato da forti disuguaglianze sociali. Per mantenere in vita le nostre attività e le nostre imprese si è giustamente fatto ricorso a ristori e bonus di ogni tipo, facendo però lievitare il debito pubblico a livelli impensabili ed esageratamente gravosi. Nella seconda metà dell'anno dovremmo essere fuori dall'emergenza sanitaria, per cui potremo finalmente tornare a quella socialità di cui abbiamo dovuto fare a meno anno scorso. Contiamo tutti di ritrovarci in novembre a Reggemilia ancor più fitti del solito! In quanto a questo blog, come avrete notato, si sforza di essere sempre più "serio" fornendo informazioni utili a scapito del gossip. Ovviamente, la vostra collaborazione resta fondamentale: chiunque di voi si imbatta in qualche info interessante per la collettività, se me la gira, io e tutti i miei ospiti gliene saremo infinitamente grati. A tutti voi, alle vostre famiglie ed ai vostri pennuti formulo i migliori AUGURI per un OTTIMO 2021! |
Tu
sei l'ospite n.
dal 20.06.2003