Il gazzettino ornitologico (2) (2020)

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Il Gazzettino Ornitologico (1) 2020


30dic2020 ore13:05 La mia solidarietà a Flavio Insinna che in questo momento é sotto attacco perché si è permesso di dire in una trasmissione RAI che "la caccia non è uno sport". (>>>)
Mi dispiace dirlo ai miei amici cacciatori: "ma fate proprio schifo"! 
Dovreste avere almeno il buon gusto di starvene zitti!!
30dic2020 ore10:30
29dic2020 ore11:22
Anche quest'anno vi rompo le scatole per la solita raccomandazione contro l'uso dei botti di capodanno.
Io mi auguro che un allevatore, che in teoria dovrebbe essere più sensibile di altri al benessere animale, non faccia esplodere petardi con il botto!! 
Anzi, spero proprio che noi allevatori saremo i promotori e gli alfieri del contrasto all'uso dei petardi con il botto!
I danni che causano alla fauna tutta, sia selvatica che domestica, sono enormi, molti animali moriranno.
Un amico che abita a Roma mi diceva che ad ogni fine d'anno perde gran parte delle covate di Agapornis pullarius perchè il coglionazzo del piano di sopra si mette sul balcone a sparare petardi!
I miei cani, come tutti i cani del mondo, che rispetto all'uomo hanno una ricettività dell'udito superiore di quattro volte, sono terrorizzati dallo scoppio dei petardi e ne soffrono terribilmente.
Quindi i botti facciamoli con il tappo di una bottiglia di un buon spumante italiano o al limite, con petardi luminosi ma silenziosi!!  
28dic2020 ore10:50 Con il Decreto Legislativo n.177 del 2016 (Riforma Madia) venne sciolto il Corpo Forestale dello Stato ed assorbito dall'Arma dei carabinieri. Qualche mese fa la Corte Suprema Europea ha bocciato tale riforma. (>>>) A parte i titoloni di stampa di giornata che comunicavano tale bocciatura non se ne é saputo più nulla. Mi chiedo: è finita lì la storia, oppure avremo il piacere di assistere a qualche eventuale sviluppo? 
Lo chiedo poiché in quanto allevatore di esemplari in CITES, sarei leggermente interessato alla cosa....
27dic2020 ore11:10
Questo più che un Gazzettino di informazione ornitologico mi sa che sia diventato un mercatino delle pulci.
Un amico, ridotto alla disperazione, mi chiede di fare un annuncio per avere informazioni utili al fine di poter reperire scatole di ossi di seppia del tipo in foto o similari.
Trattasi di una confezione da due 2 kg. e contiene ossi di seppia molto grandi (10-12 cm) particolarmente indicati per i becchistorti.
Grazie fin da ora ...

28dic20 - ringrazio Elena che mi ha inviato un link irlandese dove si possono ordinare i cuttlefish bones: (>>>)
26dic2020 ore10:35 I cacciatori portoghesi non badano a spese: 540 fra cervi e cinghiali uccisi in una sola battuta di caccia. Poi sono stati talmente coglioni da pubblicare la foto del massacro. Il gesto ha giustamente generato un'ondata di sdegno a tutti i livelli. Pare che dovessero fare spazio in un'area per installare pannelli solari. (>>>)
24dic2020 ore17:25
Buon

Natale!!
22dic2020 ore17:38 Sono stato in dubbio se pubblicare o meno questa notizia perchè con questo tipo di informazioni si corre il rischio di terrorizzare gli allevatori più sensibili e stimolarli a chiudere gli allevamenti.
Pubblico questo link (>>>), ma se digitate su google "Paterno pappagallo australiano" avrete una lunga serie di testate da visionare su questa storia assurda.
Un ragazzo ha messo in vendita su subito.it una rosella comune, che non è una specie a rischio di estinzione ma è addirittura considerata "specie facilmente e comunemente allevabile" e pertanto esente dalla annotazione sul registro, e si è ritrovato una sanzione da oltre 20.000 euro e la denuncia penale.
Mi fermo qui perché sarei tentato di scrivere brutte cose e questo non va bene ....
22dic2020 ore10:42
A me gli uccelli piacciono tutti, anche i pipistrelli, come dice l'inossidabile "vespone nazionale" (Bruno Vespa).
Ho fotografato un nido con i primi tre "esotici" nati nel mio volierone da osservazione. Si tratta di tre Diamanti mandarini
(Taeniopygia guttata) maggiorati, due bruni ed un grigio.
Anche questa specie conta una infinità di mutazioni e gode dell'apprezzamento di una notevole schiera di allevatori che si sono organizzati nel "
Club del diamante mandarino".
In tempi migliori, il club è solito promuovere una mostra specialistica a Reggemilia (Zebra's) di notevole interesse. I diamantini sono molto facili da allevare ed insieme ai Passeri del Giappone sono stati i primi uccelli che riuscii a riprodurre negli anni della mia adolescenza.
Peccato che la mania del "maggiorato" abbia toccato anche questa specie perchè, a mio parere, li ha resi meno armonici (fianchi troppo pesanti) e un po' troppo goffi, in ogni caso restano sempre graziosi ed è la specie che consiglierei ai ragazzini come prima esperienza.
20dic2020 ore10:45
Ho ampliato il numero delle specie che allevo: dentro al secchio è in atto una riproduzione di Drosophila suzukii (ahahah).
No, questa volta non si tratta di pennuti, bensì di moscerini della frutta di cui vanno ghiotti tutti gli insettivori.
Ho messo il secchio contenente un po' di avanzi di frutta e verdura nella voliera degli Usignoli del Giappone e si è subito riprodotto il mangime per i miei uccelletti i quali si posano sulla rete aspettandoli al varco: appena escono li fanno secchi .
Devo ringraziare per i preziosi consigli l'amico Attilio che in tema di alimentazione animale ne sa sempre una più del diavolo!
19dic2020 ore10:30
Pubblico un quesito che mi è stato posto da un allevatore perchè sono certo che interesserà a molti!
Questo qui sopra è uno stralcio del Decreto interministeriale (ambiente e politiche agricole) del 5 ottobre 2010 con il quale è stata data la possibilità agli allevatori di specie "facilmente e comunemente allevate in cattività" (ora, 35) di evitare l'annotazione sull'apposito registro a due condizioni contestuali: che sia stata presentata denuncia di nascita e che l'esemplare risulti marcato. La mancanza di uno dei due requisiti obbliga alla registrazione.
Un esempio: se Pinco mi cede una coppia di Agapornis fischeri con regolare documento di cessione, uno è marcato con anello estero, quindi carenza della denuncia di nascita, e l'altro è senza anello, entrambi dovranno essere annotati sul registro.
                                                            ******
Nota aggiunta (ore 11:21): Su questo link (>>>) troverete una dotta ed esaustiva analisi sull'argomento di cui sopra, redatta dell'Avv. Francesco Dalba.
18dic2020 ore10:29
Aggiornamento sul "Progetto lutino faccia arancio". Ed eccolo il primo lutino della stagione! (ahahahahha)
Ho voluto pubblicare la foto di questa stupenda cannella (femmina) nata da una coppia di verdi ancestrali per richiamare l'attenzione sul tema della purezza. Per coloro che intendono allevare in selezione, avere almeno una coppia di ancestrali puri è fondamentale per potere rinsanguare il ceppo che si intende selezionare. La condizione basilare per non avere inquinamenti nella specie che si intende sviluppare è che i soggetti non portino nel genotipo altre mutazioni. Trovare esemplari completamente "puliti" è oramai estremamente difficile poichè, mentre le mutazioni sessolegate si manifestano facilmente, quelle recessive invece, possono trasmettersi anche per molte generazioni e si evidenzieranno solo quando si metteranno in coppia due portatori della stessa mutazione.  
Se fossi interessato alla mutazione cannella avrei fatto bingo perché sono nate due cannelline, anzi, cannellone, veramente belle ed accoppiandole con il padre, che è un soggetto davvero notevole, si darebbe origine ad un nuovo ceppo di cannella di ottimo livello.
In quanto ai lutini, in febbraio metterò i nidi e vedremo cosa ne uscirà....
17dic2020 ore10:42 Mi incoraggia il fatto che non è solo l'Italia ad approvare leggi demenziali, anche l'Europa, ogni tanto, ci mette del suo. Come per esempio con il Regolamento relativo al contenimento delle specie invasive, che è totalmente condivisibile per quanto riguarda l'obiettivo generale (contenere le specie alloctone per salvaguardare quelle autoctone), ma molto discutibile per quanto riguarda i mezzi per raggiungerlo.
In particolare per quanto riguarda le misure previste nei confronti degli allevamenti che finiranno per produrre esattamente il risultato opposto a quello sperato.
Un esempio pratico: supponiamo che i parrocchetti dal collare (che sono esenti da CITES e dal marcaggio) vengano inseriti nella lista nera, a quel punto un allevatore che ne possieda una coppia senza marcaggio dovrà spendere diverse decine di euro per microcippare i soggetti presso un veterinario per poi indicarne gli estremi sulla denuncia di possesso che dovrà essere inoltrata al competente Ufficio CITES per la relativa mappatura. 
Da quel momento i soggetti non potranno più essere ceduti e l'allevatore dovrà evitarne la riproduzione. Dovrà solamente alimentarli in attesa del decesso naturale per poi darne comunicazione allo stesso Ufficio CITES.  
Mi ci gioco ciò che ho di più caro che quasi nessuno seguirà la procedura sopraindicata: sarà molto più semplice e meno dispendioso tagliare gli anelli (per quelli marcati) ed aprire gli sportelli delle gabbie incrementando in tal modo la già vasta popolazione in natura.
E poi, io non ho mai conosciuto nessun allevatore che abbia deliberatamente immesso in natura degli uccelli, magari ogni tanto qualche esemplare può fuggire ed è stata certamente la causa che ha generato le colonie che oggi si stanno espandendo in natura.
Credo piuttosto che sarebbe opportuno adottare metodi di cattura e/o di abbattimento più efficaci di quelli previsti attualmente e questo vale soprattutto per quelle specie che stanno provocando danni ingenti, non solo alla fauna autoctona, ma anche all'ambiente. Parlo in particolare delle nutrie ma anche dei pesci siluro e dei gamberi rossi.
16dic2020 ore18:00 Porcacia la miseria, che brutta roba che vi sto per dire! Il Ministero dell'Ecologia francese ha comunicato alla COM Francia che ha intenzione di proporre il passaggio nella Black List delle specie invasive ulteriori cinque specie di uccelli.  (>>>)
Le specie sono le seguenti: Parrochetto dal collare, Parrocchetto monaco, Agapornis roseicollis, Agapornis fischeri e Usignolo del Giappone.
Vi rammento che dal 1 gennaio 2015 è in vigore nei paesi dell'Unione Europea il Reg. n. 1143/14 che disciplina il controllo delle specie invasive. (>>>)
Tale Regolamento prevede che ogni anno si riunisca l'apposita commissione scientifica per aggiornare la Black List in base alle proposte presentate dai diversi Paesi.
Una volta che una specie è stata immessa nella lista nera è vietato commercializzarla e riprodurla: coloro che ne possiedono esemplari dovranno semplicemente custodirli fino a morte naturale.
Probabilmente si tratta di una boutade che non avrà seguito: in particolare penso che i colleghi francesi faranno sentire la loro voce di dissenso, ma é bene che anche noi italiani ci mobilitiamo per prevenire un eventuale allineamento del nostro Ministero a quello francese.
14dic2020 ore10:30 Andiamo a fare un giretto al grande mercatone di Zwolle? Con i tempi che corrono (ma soprattutto che ci aspettano) coltivare qualche sogno non fa male...
Non si farà più a Zwolle, ora la baracca l'ha presa in mano un nuovo gruppo ed ha spostato la sede dell'iniziativa ad Hardenberg in un capannone su due piani di ben 7.000 mq.
La prima manifestazione è stata programmata per il 27 marzo 2021 e la seconda il 16 ottobre 2021, come appare dal comunicato pubblicato sul sito (>>>).
E' auspicio di tutti noi che in marzo si possa tranquillamente viaggiare per l'Europa ma temo che si tratti di utopia allo stato puro.
13dic2020 ore12:35
Ma quanto sono carini i miei Cantori di Cuba (Phonipara canora o meglio conosciuti con il sinonimo, Tiaris canorus). Sono endemici dell'isola di Cuba dove sono presenti in quantità sufficiente per non destare alcuna preoccupazione in merito alla loro esistenza in natura.
Sono uccelli minuscoli, della lunghezza di 6-7 cm e di pochi grammi di peso. Il loro canto è debole e grazioso. Sono particolarmente docili. In cattività si riproducono con una certa difficoltà anche in purezza. Io li ho acquistati con l'intenzione di metterli in una grande voliera insieme a diverse altre specie di esotici ma ho dovuto desistere perché il maschio si è rivelato un incorreggibile attaccabrighe nonostante le sue piccole dimensioni. Ora me li sono portati nello studio, anche per ragioni di temperatura, e li ho collocati in una volieretta di tipo inglese da 90x40x30, dove ho inserito due nidi: uno a cassetta e l'altro a goccia nella speranza che prima o poi ne facciano buon uso. Trascorro diverso tempo nello studio ed è piacevole osservarli poiché non sono assolutamente condizionati dalla mia presenza. Non so quanto pagherei per potere osservare in diretta tutto il ciclo della riproduzione fino allo svezzamento dei pulli ....
12dic2020 ore12:35  "Le dico chiaramente che non apprezziamo giochi infantili coinvolgenti l'attività degli allevatori e dei nostri paesi membri. E questa non è altro che una mistificazione tipica dei bambini piccoli!"

"In questo momento ci sembra importante, ancora una volta, sottolineare che la federazione FOASI / FOCASI non è riconosciuta dalla COM e quindi i suoi membri non saranno ammessi ad alcuna attività della COM, compresa la partecipazione alle Mostre Internazionali COM in tutti i paesi ed ai Mondiali COM. La sua affiliazione alla COM-Spagna non è valida e non verrà riconosciuta, poiché è contraria alle regole della COM, come vi avevo già informato. Le ricordo che lei ha dichiarato alla COM che la COM-Spagna non aveva in programma di affiliare la FOASI"


Quanto sopra riportato non l'ho estrapolato dalla relazione annuale del presidente della bocciofila di Roncalceci bensì dalla lettera che il 07 dicembre 2020 il presidente della COM Mondo ha indirizzato al presidente della COM Spagna.
Sarei interessato a conoscere le considerazioni del "direttivo" di FOASI in merito a queste durissime accuse che gli sono state lanciate.
Sinceramente e con affetto: ho trovato l'ultimo comunicato FOASI, a dir poco, avvilente.
11dic2020 ore15:05 Mi sa che questa FOASI/FOCASI abbia combinato un casino del 48 non solo in Italia ma anche in Spagna. Una amico spagnolo (ha molti miei A.lilianae) che è un fedele lettore del mio blog e che ha letto il post di qualche giorno fa con relativa corrispondenza allegata, mi diceva che anche in Spagna c'è maretta. Mi spiegava che a differenza dell'Italia dove esiste una unica Federazione, che di fatto sostituisce la COM Italia, in Spagna ci sono un sacco di Federazioni che vengono realmente coordinate dalla COM Spagna, in particolare per quanto attiene al campionato del Mondo (nel 2021 è stato assegnato a Valencia).
Il fatto che il comitato direttivo di COM Spagna (mi ha riferito che è composto da pochissime persone e nel caso dell'approvazione dell'ammissione di FOCASI non ho capito bene cosa sia successo) abbia ammesso una federazione italiana compromettendo i rapporti con l'Italia e soprattutto con la COM (vedi lettera di Ramoa) sta diventando un casus belli di una certa rilevanza.
Secondo lui nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle (per modo di dire) e, sempre a suo avviso, se le cose dovessero andare storte ... qualche testa cadrà.
09dic2020 ore18:45
Informazione tratta dal "Corriera della Sera"
Ottima notizia dall'Australia: per la prima volta da quando il suo habitat é stato quasi interamente distrutto dagli incendi del 2019, un raro opossum pigmeo é stato rinvenuto in natura sano e salvo. E' accaduto nei giorni scorsi sull'isola dei Canguri, al largo di Adelaide. Una scoperta "estremamente eccitante" l'hanno definita gli ecologi, che comunque non avevano mai perso le speranze. Ma in questo momento la specie non é ancora fuori pericolo, anzi è ancora più vulnerabile. Fino a quando la boscaglia non si sarà rigenerata, infatti, gli opossum pigmei resteranno molto esposti ai predatori. La difficoltà a trovarne uno era anche dovuta alle sue minuscole dimensioni: pesante circa 7 grammi, è l'opossum più piccolo del mondo.
08dic2020 ore11:00 Vi spiego per l'ultima volta la ragione per la quale mi limito a registrare la cronaca sulla diatriba FOI-FOCASI senza prendervi parte, poi dopo basta, però!!
Io sono contrario a qualsiasi tipo di monopolio in qualsiasi settore della società, la mia esperienza professionale ha toccato con mano i limiti e, a volte, persino la degenerazione a cui può portare un regime di monopolio. Non mi piace neppure una esagerata proliferazione di competitori, l'ideale sarebbero due, massimo tre concorrenti che si confrontassero con lealtà.
Per questa ragione nel lontano 2008 fui tra i soci fondatori di AOE ma quella esperienza mi fece toccare con mano una realtà che non conoscevo fino in fondo: il monopolio FOI, a suo tempo, é stato protetto da una serie di muri, cavalli di frisia, reticolati, campi minati e quant'altro che lo rendono praticamente inespugnabile.
Questo riguarda sia i tentativi di scalate interne che la costituzione di entità concorrenti esterne.
La FOI non può permettersi per nessuna ragione la nascita di un solo concorrente perché sparirebbe in poco tempo: negli anni ha costruito una macchina lussuosa e costosissima che necessita di quasi 1 milione di euro ogni anno (che deve sottrarre dalle tasche degli allevatori fra quote ed anelli) per potere sopravvivere ed è costretta a praticare tariffe che sono più del doppio rispetto alla media del mercato!
L'unico nemico che può mettere in crisi il monopolio esistente è il bilancio, è la riduzione del numero degli associati, altre possibilità non ne vedo!
Queste sono le ragioni per le quali fin dall'inizio sono stato molto scettico sull'iniziativa focasina e gli ultimi sviluppi mi stanno dando ragione.
Gli allevatori che hanno seguito questa iniziativa ora si troveranno nella condizione di smettere di allevare oppure di ritornare da "mamma FOI" in ginocchio e con il cappello in mano.
Molto probabilmente la nuova Federazione tenterà di andare avanti anche fuori dal circuito COM, organizzando mostre fra i propri iscritti ma sappiamo tutti molto bene che senza competizione ad alti livelli il futuro sarà molto incerto. 
08dic2020 ore07:45 Mi sa che ieri la corsa della FOASI/FOCASI verso la COM, attraverso la COM Spagna, sia andata a sbattere contro un grosso muro.
Con una lettera di rara durezza (>>>) il presidente COM ha azzerato tutto il lavoro che la neofederazione italo-spagnola aveva portato avanti finalizzata all'adesione a COM.
Non solo Ramoa ha rigettato l'operazione di affiliazione ritenendola illecita, ma ha anche chiesto alle due federazioni (italiana e spagnola) di ricostruire un clima di leale collaborazione ed ha minacciato di annullare la candidatura della Spagna dal prossimo campionato mondiale.
Ora i social si riempiranno di insulti e di improperi che finiranno per coinvolgere anche noi allevatori in una guerra fratricida che sarebbe stato meglio evitare...
07dic2020 ore15:15
Questa é una delle fotografie vincitrici del concorso annuale 2020 di National Geographic, non so per voi ma per me é di una bellezza e di un significato unico!!
06dic2020 ore10:30
Abbiamo superato la degenerazione del sistema, ora siamo nella fase della putrefazione!
Lo stralcio che ho postato qui sopra è ritagliato dal Modello CITES SCT1/B, punto 3, che noi tutti utilizziamo per compilare la denuncia di nascita degli esemplari inseriti in allegato B),
E' evidenziato, con una chiarezza inusuale per la burocrazia italiana, che "per esemplari di allegato B l'applicazione della marcatura non è obbligatoria ma consigliata".
Ciononostante, praticamente tutti gli Uffici territoriali CITES pretendono il numero del marcaggio per ogni esemplare denunciato in assenza del quale scatta un insopportabile ricatto: non viene rilasciato il numero di protocollo.
Ogni Ufficio si comporta esattamente come cazzo gli pare in funzione degli aspetti caratteriali e soggettivi dei singoli operatori.
Pare che in un Ufficio CITES siano arrivati al punto di accettare denunce di nascita compilate con modalità diverse in funzione del grado di amicizia con i relativi allevatori.
05dic2020 ore18:15
Ciao Walther, mi hai fregato, mi avevi promesso che saremmo andati insieme in Olanda a prendere qualche diamante di Gould ed invece questa mattina te ne sei andato senza dirmi nulla.
L'ultima volta che ti ho visto mi avevi anticipato che avresti dovuto tornare in officina per sostituire una valvola nel motore perché non funzionava bene, ma mi eri sembrato tranquillo considerandola "normale manutenzione", ma evidentemente ti sbagliavi, oppure hai voluto fare il furbo con me...
Spero che il 2020 finisca in fretta prima che succedano altri guai: è stato un anno che annoterò fra i peggiori in assoluto, virus a parte e disgrazie varie, se ne sono andati diversi amici.
Caro Walther, fai un buon viaggio e vedi di procurarti un po' di gabbie lassù che quando arriverò anch'io metteremo su un bell'allevamento!
05dic2020 ore10:10 Influenza aviaria - La partita si sta facendo seria anche su questo versante. Anche in Italia si sono già riscontrati casi di infezione (Treviso H7N8, Pavia e Mantova H5N8). La Regione Emilia Romagna ha diramato una nota nella quale vengono indicate le misure di prevenzione da adottare al fine di prevenire l'infezione, in particolare, per quanto riguarda noi allevatori amatoriali, ci viene consigliato di spostare all'interno (o proteggerli dall'esterno) i nostri volatili al fine di evitare qualsiasi contatto con gli uccelli selvatici.
Forza & coraggio, da quando mondo è mondo, dopo la pioggia è sempre tornato il sole....
04dic2020 ore16:45
E' sicuramente uno dei più bei pappagalli esistenti, l'Ecletto (Eclettus roratus aruensis). Originario dell'arcipelago indonesiano, questa sottospecie si trova quasi esclusivamente sull'isola di Aru. E' una delle sottospecie con la taglia più grande del genere Ecletto e può arrivare fino ad una quarantina di cm. di lunghezza, compresa la coda, particolarmente lunga.
Mi piace l'aruensis perchè possiede un becco proporzionato e ben in armonia con il corpo, a differenza di altri che ce l'hanno troppo lungo.
Ha un piumaggio, sempre tiratissimo, che assomiglia al velluto. E' assolutamente necessario alimentarlo con molta frutta e verdura per la struttura dello stomaco che necessita di molte fibre. E' una specie molto docile ma anche particolarmente rumorosa, anche se esprime una notevole variabilità di suoni.
La femmina (in foto) entra frequentemente nel nido ed essendo in età fertile (4 anni) spero di trovare, prima o poi, una qualche sorpresina. Il maschio è più riservato e si avvicina alla mangiatoia solo dopo che mi sono allontanato, mentre la femmina attende che chiuda la mangiatoia girevole e davanti a me ci si butta dentro privilegiando sempre la frutta. 
03dic2020 ore10:22 Oramai mi sono lasciato convincere che gli Agapornis fischeri e personatus sono stati esclusi dalla normativa CITES come i roseicollis.
Ho appena ricevuto la terza telefonata in pochi giorni da colleghi allevatori che mi chiedono la ragione per la quale non abbia ancora dato la notizia sul mio blog.
Alla mia domanda: "Ma a quale normativa devo fare riferimento, é stato pubblicato qualche nuovo Decreto?" la risposta è sempre la stessa: "L'ho letto su Facebook"
Dico io: "Ah beh allora, chiedo scusa per il ritardo e vado subito a pubblicarla!", quindi vi comunico ufficialmente che per effetto del combinato disposto di alcuni post resi pubblici su Facebook sono stati esclusi dal CITES etc. etc.
Io l'ho buttata sul ridere perchè l'alternativa è piangere, ma piangere forte!!!
01dic2020 ore10:44 Quest'anno non ci facciamo proprio mancare niente: per completare il quadro mancava solo uno spennellatina di influenza aviaria (>>>)
29nov2020 ore10:00 Chiedo per un amico ...
Cercasi due femmine di Brotogeris tirica e uno o due maschi di Brotogeris jugularis.
Ringrazio fin d'ora chi vorrà aiutarci.
                                                         *****
Questa mattina ho colto l'assassino in flagranza di reato: non era il gheppio come avevo ipotizzato in una prima fase delle indagini, ma una civetta!
28nov2020 ore18:14

Agapornis pullarius
Un grande amore non si scorda mai .. e a volte può capitare che succeda come nella famosa canzone di Adriano Pappalardo ...
Otto anni fa ero riuscito ad averne una coppia, poi sono stato così coglione da avvelenarli somministrandogli un fico secco imbottito di micidiali tossine.
Da diverso tempo mi ero iscritto nella lunghissima lista di attesa di Luciano Socci (il padre dei pullarius) e, se tutto andrà per il verso giusto, quest'anno potrei ri-coronare un vero e proprio sogno.
In vita mia ho allevato un po' di tutto, ma l'uccello più bello ed affascinante in assoluto é senza dubbio l'Agapornis pullarius!
E' un pappagallo difficilissimo da riprodurre in cattività, tant'é che si contano sulle dita di una sola mano gli allevatori che a livello europeo riescono nell'impresa.
Nel 2012 ho avuto il grande piacere di accompagnare 5 esemplari di Luciano fino al Master del BVA in Belgio dove mai prima erano stati esposti pullarius e dove rappresentarono la principale attrazione. Fu un grandissimo successo!. 
27nov2020 ore10:11 Ogni tanto qualche buona notizia!! (>>>) Le sanzioni ci sono e sono severe, c'è solo da augurarsi che le lungaggini ed il mancato rispetto delle formalità non rendano vano questo ottimo intervento delle forze dell'ordine con la collaborazione delle associazioni ambientaliste più serie.
26nov2020 ore10:25
"Adesso basta, ora gli tiro una schioppettata! "
Questa è stata la mia reazione di questa mattina quando, sotto al salice vicino alle voliere, ho trovato per l'ennesima volta i resti di un passero.
Ce l'ho con un gheppio che bivacca per tutto l'anno nel prato attorno a casa mia. E' bello da guardare mentre volteggia sopra le prede (di norma, topolini)per poi buttarsi a pesce una volta individuate, però in questo periodo che scarseggiano le vittime in campagna, si avvicina alle mie voliere e non ha difficoltà a catturare qualcuno dei tanti passeri che stazionano in mezzo ad alberi e cespugli.
Lo so che é costretto a seguire le leggi della natura (che é bellissima ma anche estremamente violenta)ma mi indispone il fatto che se ne approfitti della mia collaborazione perchè gli metto a disposizione tante prede ed anche più docili della norma.
Comunque, anche se mi fa arrabbiare tanto, non potrei mai fargli del male, vedrò di spaventarlo con rumori vari anche se temo che non mi prenderà sul serio.   
24nov2020 ore10:15
Un vecchio e saggio detto romagnolo recita: "E Signor ui fa e pù ui acumpàgna" (Dio li fa e poi li accompagna).
Ho postato la foto di questi giovani sventurati non tanto perchè un giorno potranno (forse) diventare mediocri giudici, ma perchè dai loro sorrisi si può capire il clima che si respirava alla festa di Reggemilia esattamente un anno fa.
Solo quando un qualcosa, o un qualcuno, non si può avere ci si rende conto del suo valore reale ... e quest'anno avremo l'occasione di renderci conto dell'importanza di quella manifestazione al di la degli aspetti commerciali.
23nov2020 ore18:48
Mentre chattavo con un amico sulla questione del cenerino timneh è venuta fuori la considerazione che ho riportato qui a fianco.
Mi sono letto e riletto quello che ho scritto per tentare di capire se per caso la mia riflessione poteva essere fraintesa ma sinceramente non saprei cosa correggere.
In ogni caso lo Psittacus timneh è attualmente considerato in allegato A) e dubito fortemente che possa essere declassato in B) per effetto di una semplice circolare.
Mi fa molto piacere apprendere che la FOI sta predisponendo un quesito da presentare al Ministero proprio su questo argomento. 
21nov2020 ore15:30 Hai ragione anche tu, amico mio, per essere  troppo sintetico ho fatto un po' di casino.
Devo chiarire come funziona il meccanismo della nomenclatura: di solito per definire gli animali si utilizza la nomenclatura binomiale, che si compone di due parole, la prima, con la lettera iniziale maiuscola, indica il Genere, mentre la seconda, con la lettere iniziare minuscola indica la specie.
Per indicare la sottospecie è necessario usare la nomenclatura trinomiale (Genere-specie-sottospecie) tutte scritte in carattere corsivo.
Se vengono indicate solo le prime due, tutte le sottospecie si intendono comprese.
Ciò premesso, vengo alla questione del cenerino timneh: se viene considerato una sottospecie la sua nomenclatura corretta sarà: "Psittacus erithacus timneh", mentre se viene considerato specie sarà: "Psittacus timneh timneh", o anche solo le prime due.
Non vi sarà sfuggito che l'estensore della circolare del C.T.S, non solo ha dichiarato che il timneh è stato separato dall'erithacus, ma lo ha definito (più volte) con la nomenclatura binomiale (P.timneh) quando Cop17 si era limitata ad inserire in elenco lo P.erithacus, comprendendo quindi anche la sottospecie.
I membri della Commissione Tecnico Scientifica dovrebbero essere i massimi esperti nella materia che trattano e faccio fatica a credere che non conoscano neppure l'ABC della nomenclatura.
21nov2020 ore11:25
Questa circolare (>>>) emessa dalla Commissione Tecnico Scientifica presso il Ministero dell'Ambiente in merito alle "Linee guida per le domande di trasferimento di Psittacus erithacus" (cenerino) ha ingenerato non pochi dubbi in merito alla collocazione dello Psittacus erithacus timneh in allegato B) piuttosto che in allegato A).
Premetto che, dalla Cop17 (Conferenza fra le parti di Johanensburg del 2016) si è sempre considerato lo Psittacus erithacus timneh una sottospecie dello Psittacus erithacus, infatti nei documenti ufficiali che hanno deliberato lo spostamento dello Psittacus erithacus dall'allegato B) all'allegato A) viene citata solo la specie che, ovviamente, comprende anche la sottospecie.
La circolare di cui sopra afferma in modo perentorio che "Il Pappagallo cenerino Psittacus etithacus (Linneo,1758) - recentemente separato dal P. timneh ..." confermando che esistono due specie ben distinte di cenerini e non una specie con relativa sottospecie.
Siccome il Reg. (CE) n. 338/97 afferma che tutte le specie non incluse nell'allegato A) ricadono nell'allegato B), va da sé che lo Psittacus timneh si debba considerare in allegato B) con tutto ciò che ne consegue.
Seguirò con particolare attenzione questa vicenda e vi terrò aggiornati sulle eventuali novità.
20nov2020 ore16:40 Pare proprio che la FOI abbia intenzioni serie!
Su Italia Ornitologica in uscita, a pagina 42 (>>>), é stata pubblicata la mia proposta in merito al progetto di assistenza agli allevatori denominata "SOS*CITES".
Il fatto che i dirigenti abbiano deciso di renderla pubblica mi fa pensare che ci sia davvero la convinzione di concretizzarla e ciò rende felice non solo me ma tutti gli allevatori interessati all'argomento (e sono tanti)
17nov2020 ore13:00
Sinceramente, non riesco ad appassionarmi allo scontro in atto fra FOI e FOASI, di conseguenza, pubblico il minimo sindacale sulla diatriba in atto oramai da diverso tempo.
Questa però è importante: finalmente anche gli allevatori italiani, che hanno aderito alla nuova federazione, potranno considerarsi associati alla C.O.M. grazie alla COM spagnola che li ha ammessi fra i propri associati.
Ora si tratta di vedere come andrà a finire con il famoso "paletto" del regolamento COM che vieta la partecipazione alle mostre COM (in particolare al campionato mondiale) degli allevatori i cui uccelli risultino inanellati con anelli non riconducibili alla federazione del paese di residenza.
Mi sa che per conoscere il risultato finale dovremo attendere l'esito di qualche Tribunale....
16nov2020 ore14:40
Vi ricordate la foto che ho pubblicato il 27ott2020 che commentai dicendo che aveva turbato la mia fantasia?  Ebbene, questo è il risultato finale: una voliera per esotici di 3x3x2,5 m.
Ho già acquistato una decina di coppie di esotici di diverse specie che domattina libererò nel volierone con la speranza di vedere qualche pullus nascere in purezza.
Per ora li ho messi in volierette lunghe due metri per abituarli a volare e devo dire che sono rimasto sorpreso dalla non litigiosità di tutte le specie.
A parte i cantori di Cuba, maschio in particolare, che sono fetenti per quanto sono piccoli e belli ed ho dovuto isolarli perchè mi avevano inquinato la buona armonia della voliera.
Sono davvero soddisfatto, ora avrò modo di trascorrere piacevolmente il mio lockdown...
15nov2020 ore17:55
Quando il contatore del mio blog batte la fiacca sparo qualche cazzata sui giudici O&aP e lui si impenna vertiginosamente!!
Questa volta mi sono divertito a buttarla lì a caso, per vedere l'effetto che fa, ma ciò è bastato a scatenare un vero e proprio putiferio. 
Vi assicuro che non era mia intenzione fare danni, soprattutto perché non me ne frega proprio niente degli equilibri del gruppo: per me potete eleggervi come capo anche Topolino...
Ho apprezzato molto i messaggi che mi sono arrivati da un paio di giudici i quali hanno preso la cosa per il verso giusto. Se fate i bravi e non litigate in futuro vi prometto qualche altra battuta  altrimenti mi tocca parlare solo di CITES...
14nov2020 ore16:50 Ve lo ricordate il P.P.S.? Il Partito della Pacca sulla Spalla al quale aderivano la maggioranza dei giudici del settore psittaciformi?.
Ebbene, mi giungono notizie che si è ufficialmente sciolto poichè alcuni dirigenti non riscuotevano più la fiducia di diversi iscritti. In vece sua é stato costituito un vero e proprio sindacato e come tutti i sindacati si pone l'obiettivo di difendere i propri associati a prescindere.  Si chiama S.P.S (Sindacato della Pacca sulla Spalla) e come simbolo si è dato uno scudo medioevale.
In tempo di covidde non è stato possibile organizzare cene elettorali e adunate varie pertanto si è proceduto alla nomina del segretario attraverso il web e da quanto mi dicono pare sia stato eletto un giudice romagnolo.
Mi sono permesso di condurre un po' di sondaggi e devo dire che questa nuova formazione sindacale (ha raccolto consensi trasversali rispetto ai precedenti partiti) pare che sia riuscita a guadagnare la fiducia della maggioranza dei giudici.
13nov2020 ore15:10


Con tutti i mezzi di protezione del caso, oggi siamo andati a fare visita all'ottimo allevamento di Elio Bernardi sulle colline pesaresi (specializzato in brotogeris) per vedere se era possibile combinare qualche affare. La meravigliosa coppia di Ecletti (mai visti di così belli) qui sotto stanno a dimostrare che ne è valsa sicuramente la pena.
Abbiamo trascorso una piacevole mattinata e mi ha fatto piacere rilevare che l'allevatore-operatore di commercio (qui sopra con la mascherina nera personalizzata) ha dimostrato di possedere un buon tasso di educazione civica porgendomi il braccio per aiutarmi a superare il percorso particolarmente accidentato.
Come si può osservare dalla foto in alto mostro con orgoglio il documento di cessione intestato al sottoscritto anche se il finanziatore occulto dell'acquisto è stato Agostino.
Mi spiego: siccome Ago non ha voliere disponibili gliene ho affittato una delle mie per l'uso della quale mi riconosce un canone di affitto oltre al compenso per il mantenimento.
La coppia è in età riproduttiva perciò spero di riuscire a vedere nascere qualche eclettino ...

12nov2020 ore15:05 Questa mattina alle 5:35 ho ricevuto il messaggio con il quale gli organizzatori del Campionato Italiano FOI ne comunicavano l'annullamento.
Era prevedibile che sarebbe andata a finire così ... già da qualche mese. Da quando la pandemia ha ripreso vigore nonostante un dozzina di scienziati, tutti laureati all'università dell' imbecillità, avessero dichiarato la morte clinica dello stesso virus.
Capisco che una volta che la nave è salpata ed é già in mare aperto diventa estremamente difficile invertire la rotta per rientrare ma, a mio parere, queste decisione si poteva già prendere diversi mesi orsono.
E per fortuna che i locali della fiera sono risultati impegnati per il mese di gennaio 2021 altrimenti l'agonia si sarebbe protratta ulteriormente.
I fatti stanno dimostrando che ognuno di noi ha una diversa sensibilità rispetto alla pandemia: chi ancora la nega e chi vive nel terrore.
Per quanto mi riguarda nella scala delle mie priorità, fin dal primo momento, avevo messo in primo piano la salute piuttosto che le mostre ornitologiche: ora pensiamo a risolvere questo maledetto problemaccio poi potremo tornare a Reggemilia e in tutte le altre manifestazioni come abbiamo sempre fatto.
Buone cove a tutti!   
10nov2020 ore17:45
Complimenti al mitico Presidente della SOR!!
La COM gli ha giustamente tributato il "gran premio d'onore COM 2020" quale migliore allevatore dell'anno.
Non sto qui a raccontare cosa ha fatto e cosa non ha fatto perché lo sappiamo bene tutti quanti.
Dico solo che ha impresso sul terreno dell'ornitologia una serie di impronte che il tempo non potrà mai cancellare!
Grande Enrico!!
08nov2020 ore20:05  
Noto con piacere che il Consiglio Federale FOI ha approvato, nella seduta del 2-3 ottobre, la proposta che gli avevo sottoposto (>>>) in merito all'assistenza da prestare agli associati sulle problematiche CITES.
Mi permetto di precisare che, a mio parere, il progetto può funzionare a condizione che si costituisca a livello centrale "una testa" che funga da perno rispetto a tutti gli interlocutori interessati (consulenti, avvocati, delegati territoriali, etc.).
La sola delega di compiti (tra l'altro delicatissimi) a rappresentanti territoriali non potrà fornire risposte qualificate ed omogenee.
Non mi dilungo oltre poichè da una sintesi di poche righe non è possibile comprendere le reali intenzioni degli amministratori.
                                                                 *****
Approfitto dell'occasione per precisare le mie ragioni agli amici che mi contestano il fatto di aver presentato alla FOI, e non ad altri. il progetto SOS*CITES.
Bisogna partire dal fatto che tutti gli allevatori che hanno a che fare con la normativa CITES non sono più in grado di resistere alle pressioni di un groviglio di norme partorite con lo scopo prevalente di ridimensionare l'allevamento in cattività.
Molti colleghi hanno già chiuso l'allevamento oppure si sono spostati su specie esenti dalle predette normative.
La FOI, ci piaccia o meno, é l'unica Federazione in Italia che possieda i titoli per rappresentare gli allevatori nei confronti dei Ministeri e delle Istituzioni.
Inoltre, la FOI possiede le risorse necessarie (risorse umane, finanziarie e organizzazione) per realizzare un progetto così impegantivo.
Io mi auguro che si riesca a realizzare un strumento che svolga principalmente due funzioni: l'assistenza agli associati da una parte ed un serio e deciso confronto con le Istituzioni, dall'altra.
E' evidente che se il progetto non dovesse decollare o si dimostrasse insufficiente al raggiungimento degli obiettivi prefissati non avrei nessun problema a rivolgermi ad altri per concretizzare almeno un parte del progetto, quella relativa dell'assistenza agli allevatori.
    
06nov2020 ore18:58 Rivolgo un caloroso invito agli amici giudici di psittaciformi (>>>)
06nov2020 ore18:58
Un limite che riconosco a me stesso è quello della limitata testardaggine, di conseguenza quando mi trovo di fronte a situazioni come questa non posso che apprezzare incondizionatamente.
Il campionato italiano è diventato una questione di vita o di morte, "s'ha da fare a tutti i costi".
Mi avete convinto: d'ora in poi anch'io promuoverò l'iniziativa, anzi, prometto che darò il mio contributo in qualità di visitatore.
Ora che ci penso, considerato che quest'anno ho inanellato FOI, potrei persino partecipare alla competizione con un cardinalino del Venezuela. 
03nov2020 ore16:15
Anche coloro che non sanno l'inglese avranno capito che quello sopra è uno stralcio della lettera con la quale il presidente della COM ha comunicato la cancellazione del campionato mondiale in Portogallo.
Per gli ultras della curva sud delle mostre resta solo la flebile speranza cesenate.
Gli organizzatori cesenati sono un po' come quel giapponese che rimase solo su di un isolotto sperduto e per diversi anni, dopo che la guerra era finita, continuò tenacemente a difendere la posizione... 
03nov2020 ore12:26 Mi sa che abbia ragione il mitico Gigi Proietti, alla fine della fiera andrà proprio a finire così: (>>>)
Su iniziativa della Senatrice Depetris, (>>>)  il Senato ha delegato il Governo a introdurre restrizioni e divieti al commercio di specie selvatiche (e va bene) ed esotiche (qui si parla di noi...), quindi oltre alle "ulteriori restrizioni al commercio" saranno pure "inasprite le sanzioni".

Al di là delle buone intenzioni dichiarate nei titoli va sempre a finire che alla fine pagano dazio i soliti allevatori amatoriali poiché "gli animalisti al potere". (la Depetris è una di quelli) approfittano di ogni occasione per infilarci dentro qualche intralcio che renda sempre più difficile l'allevamento in cattività.
Così come avviene per i cacciatori che possono contare sull'appoggio di molti parlamentari presenti in tutte le forze politiche e che stoppano ogni iniziativa contraria ai loro interessi, noi allevatori siamo completamente indifesi e, come è sempre successo, ci hanno bastonato in tutte le occasioni.
Colgo l'occasione per invitare gli amici "canarinai" ad informarsi meglio prima di sparare cazzate, come qualcuno sta facendo sul gruppo Facebook della FOI, e sarebbe bene che lavorassero per una maggiore solidarietà e coesione perché noi allevatori di specie sottoposte a diversi controlli di Legge siamo in trincea, ma subito dietro di noi ci sono loro.
30ott2020 ore20:35 Sempre in tema di CITES - un altro grosso problema.
Non mi risulta che sia stata divulgata qualche nuova Legge che obblighi gli allevatori a presentare denuncia esclusivamente tramite e-mail, eppure molti uffici CITES stanno boicottando le altre modalità, in particolare la trasmissione via fax.
E' chiaro che l'informatica aiuti molto in termini di tempestività e di qualità ma non è giusto obbligare ad utilizzare questo mezzo coloro che non hanno dimestichezza con l'informatica.
E si tratta di trasformare la denuncia cartacea in un file .pdf e di inviarlo via e-mail, poiché mi risulta che non vengano accettate le foto della denuncia scattate da smartphone.
Molti chiedono aiuto ai figli o ai nipoti ma non tutti hanno questa possibilità e per loro diventa davvero problematica la presentazione della denuncia.
Questo problema, che interessa tutti a livello nazionale, credo che debba essere affrontato in primis all'interno della FOI con l'intento di dotare le associazioni territoriali di una organizzazione che gli permetta di raccogliere e presentare le denunce per conto dei soci in difficoltà.
Non ho neppure preso in considerazione l'ipotesi di chiedere ai carabinieri forestali di fare un piccolo sforzo in più e di perdere cinque secondi per scannerizzare le poche denunce che gli pervengono a mezzo fax....
29ott2020 ore13:55 In merito a questa vicenda il nostro amico Avv. Francesco Dalba ci ha regalato un'altra perla delle sue:

Caro Daniele, nessuna fonte normativa prevede che venga riportato il numero di protocollo.
E' utile averlo perché può capitare (ed è capitato) che degli allevatori inviino la denuncia di nascita ad indirizzi errati. Però attenzione....

"La lettera di presa d'atto ovvero la suddetta copia della denuncia di nascita, corredata dell'attestazione, in calce ad essa, di presa d'atto del servizio CITES competente, può essere ritenuta una prova ai sensi del combinato disposto dell'art. 47 del DPR 445/2000 e articolo 483 codice penale e fino a prova contraria della acquisizione degli esemplari denunciati in conformità della citata regolamentazione comunitaria, a condizione che il denunciante abbia preventivamente sottoscritto e presentato al competente Servizio CITES una scheda informativa/dichiarativa (modella SCT2/B) nel quale siano state riportate tutte le informazioni ritenute necessarie alla conoscenza della conformità dell'allevamento ai requisiti dell'art. 54 del Reg. (CE) 865/06."

Quella che ti ho citato é la circolare del 2014.
Vedi, se hai il protocollo la prova è semplificata, corredata dalla presa d'atto da parte del CITES altrimenti, come nel tuo caso, si dovrà risalire alla vecchia denuncia ed al numero di protocollo.
Ma la cosa può complicarsi se:
1) il protocollo é andato smarrito;
2) se la denuncia é stata compiuta erroneamente o non è mai pervenuta al destinatario.

Ciò non toglie che tu abbia operato conformemente alla Legge, L'unica cosa é che la prova dell'effettuazione della denuncia é adesso a tuo carico (e non per colpa tua, ma a seguito delle difformi modalità di interpretazione della disciplina da parte dei diversi uffici e del diverso grado di adesione alle circolari che, rammentiamolo, non sono fonte normnativa.
29ott2020 ore13:10 Vi aggiorno sui risultati della mattinata.
Prima considerazione: i forestali si sono recati presso il commerciante per consegnarli un nuovo registro CITES (quando fece richiesta lo avvisarono che glielo avrebbero portato loro) e nel frattempo gli hanno controllato a campione diversi esemplari presenti, fra cui i miei due nigrigenis.
Quando hanno verificato la documentazione comprovante la legittima provenienza dei soggetti campionati hanno contestato la mancanza del numero di protocollo, sostituito dalla data della e-mail, ed hanno preteso di poter visionare la copia della relativa e-mail con allegata denuncia.
Il commerciante mi ha confidato che quando sono risaliti al mio nominativo uno dei due ha dichiarato all'altro che mi conosce e che sono un bravo e serio allevatore.  (Grazie per la manifestazione di stima)
Ho inviato copia della e-mail con relativi allegati al commerciante il quale ha provveduto a girarla all'Ufficio CITES di Forlì. Vedremo come andrà a finire.
Quasi quasi non mi dispiace se mi vengono a fare visita, anzi, direi che sarebbe l'occasione per dimostrargli che ho un allevamento in super regola con tutte le Leggi di questo mondo (CITES, benessere animale, Regionale per autoctoni etc.), ma sarebbe anche l'occasione per fargli notare che se continuano a comportarsi in tal modo in poco tempo faranno chiudere gran parte degli allevamenti in zona.
Devono comprendere che la linea di demarcazione fra un atteggiamento duro ed uno disponibile sta tutto nel comportamento doloso o meno dell'allevatore.
Se uno fa il furbo va bastonato (anche se le sanzioni restano comunque sproporzionate) ma se uno ha commesso errori formali in buona fede bisogna tenerne conto.                                                    
28ott2020 ore13:10 Lo sapevo che prima o poi ci avrei litigato con i carabinieri forestali di Forlì.... e temo che sia arrivata l'occasione.
Un paio di ore fa mi telefona un allevatore al quale avevo ceduto una coppia di nigrigenis l'11.8.2015 pregandomi di mettermi in contatto con un commerciante al quale li aveva recentemente ceduti perchè la forestale di Forlì, esaminando il documento di cessione, aveva contestato l'assenza della data e del numero di protocollo perchè in sua vece avevo indicato l'Ufficio di destinazione della denuncia (Modena), il tipo di comunicazione (e-mail) e la data della denuncia.
Naturalmente ho trovato tutta la documentazione (copia della denuncia di nascita e copia dell'e-mail) e domani mattina la consegnerò direttamente al commerciante perchè voglio anche capire che tipo di controlli stanno facendo.
Siccome si sono annotati gli estremi del mio documento di cessione, che hanno dichiarato essere incompleto, me li aspetto sotto casa da un giorno all'altro. Mentre sono fuori domani mattina é bene che faccia un salto in farmacia per fare una buona scorta di Valium!!
Vi racconto come è andata la storia del mancato protocollo a Modena.
Io risiedevo a Ravenna (sotto il distretto CITES di Forlì) e alle denunce di nascita che presentavo a mezzo fax corrispondeva sempre una ricevuta con numero di protocollo inviato direttamente a domicilio.
Per ragioni di lavoro presi casa a Modena ed alla prima denuncia all'ufficio modenese non ricevetti nessun protocollo. Mi presentai personalmente all'ufficio CITES per capire come funzionava il meccanismo e un forestale giovane e preparato mi disse testualmente: "vada tranquillo, lei indichi sul documento di cessione l'ufficio presso cui ha presentato la denuncia e la data di presentazione e questo sarà sufficiente per rintracciare la sua denuncia. Se qualche mio collega vorrà verificare dovrà solo telefonarmi ed io sarò in grado di soddisfare la sua richiesta".
Poi mi mostrò come si era organizzato; quando riceveva la denuncia gli apponeva sopra il timbro con il datario dove risultava il numero di protocollo di arrivo e lo archiviava in ordine di data in faldoni sul dorso dei quali aveva scritto la data di inizio e quella finale.
Gli feci i complimenti per come si era organizzato e me ne andai tranquillo.
Ora a sei anni di distanza mi trovo a dover ..... Daniele, stai calmooooooooooooooooooooo!!
27ott2020 ore15:32
Ho visto questa foto di un allevamento belga su Facebook. La cosa che mi ha messo in moto tutte le rotelle della mia testa é stato il poggiolo della sedia che si scorge in basso a destra.
Ho ancora le idee particolarmente confuse ma oramai mi conosco bene e sono certo che anche questa volta ne combinerò un'altra delle mie.
Non appena sarò riuscito a dare un minimo di forma a tutte le fantasie che mi frullano in testa ve ne renderò partecipi.
24ott2020 ore10:10
Evito di fare apprezzamenti sugli amministratori del gruppo Ufficiale Facebook della FOI perché sarebbero troppo pesanti ma queste cose non possono accadere in una Federazione che dovrebbe essere autenticamente apolitica.
E' ancora visibile, dopo la bellezza di 10 ore, un video postato da un "signore" che inneggia alla protesta a Napoli!
La protesta contro le misure restrittive adottate dalla Regione Campania sono state organizzate dall'estrema destra ed hanno procurato danni alla città ed alle forze dell'ordine.
Io credo che sarebbe opportuno, non solo cancellare immediatamente il post, ma bannare l'autore e pubblicare un comunicato ufficiale con il quale si prendano le distanze da qualsiasi manifestazione di carattere politico.
Almeno questo principio nella Federazione va salvaguardato!!
22ott2020 ore18:10 Questa pandemia ha dimostrato che ognuno di noi ha una propria ragione di vita, che può andare dalla salvezza di una vita umana alla vittoria di una medaglia di cartone in una mostra ornitologica.
E mi fermo qui ... 
In un post del 3ott vi avevo comunicato che il Portogallo si è sostituito alla Spagna nell'organizzazione del campionato mondiale di ornitologia avendovi quest'ultima rinunciato causa COVID. 
Il luogo prescelto é Santarém, proprio dove sta succedendo quanto si legge in questo articolo (>>>).
Buon divertimento a tutti i partecipanti!
22ott2020 ore10:41
La foto fa schifo, ve lo anticipo io prima di essere cacchiato da voi, ma detesto spaventare i miei uccelletti per prenderli dalla voliera per fargli una semplice foto. Nei prossimi giorni li dovrò portare da un esperto per un esame approfondito ed in quella occasione vi prometto che li metterò nella gabbia-foto e li immortalerò come meritano.
Vi posto la foto nella speranza che qualcuno di voi possa illuminarmi nella definizione della mutazione che appare alquanto incerta. Li ho già mostrati ad un esperto (uno di quelli che commercia in cardellini) e dopo aver consultato il testo di Monopoli non ha saputo classificarli.
Anno scorso ho messo in una voliera due presunte coppie (tre ancestrali ed un agata), considerando il bell'Agata di Capone un maschio, il quale alla prova della cova si è rivelato una femmina.  
Ovviamente si è accoppiata con un ancestrale del quale non conosco la discendenza e sono nati tre esemplari, probabilmente femmine, con una diluizione molto elevata e progressiva fra le tre. In foto, quella a destra ha poche tracce di melanina mentre sua sorella (a sx) è un po' più scura.
Io ho pensato che il maschio potrebbe portare l'isabella e si potrebbe essere generato il crossing-over e magari qualcuno dei tre è anche maschio. Mi fermo qua per non dire altre baggianate e aspetto che qualche cardellinaro mi illumini .... Grazie.
22ott2020 ore09:46 CITES - dai messaggi che ricevo da alcuni colleghi mi rendo conto che regna un po' di confusione circa la possibilità di movimentare soggetti in allegato B) anche senza aver ottenuto il numero di protocollo da parte degli uffici CITES.
Probabilmente l'incomprensione è causata dal fatto che gli esemplari compresi in allegato A) non posso essere movimentati se non accompagnati dal famoso "CITES giallo".
Ho notato anch'io che sui social si parla molto di questo problema perchè coloro che allevano cenerini finalizzati al pet, e quindi hanno la necessità di cederli anche in fase di imbecco, si trovano in grande difficoltà perchè devono attendere il rilascio dell'apposito certificato.
Invece, per tutti gli esemplari fuori dall'allegato A) si possono tranquillamente cedere anche senza la ricevuta del numero di protocollo perchè il documento che regolarizza e fa testo è la denuncia di nascita.
Pertanto é sufficiente indicare sul documento di cessione la data di presentazione della denuncia e l'Ufficio presso il quale è stata inoltrata e, ad abundantiam, si può allegare copia della stessa denuncia di nascita. Nel momento della ricezione della ricevuta di denuncia con relativo numero di protocollo lo si può comunicare all'acquirente per il completamento del documento di cessione.
21ott2020 ore15:15 Anche le mostre di Bari e di Morciano (Fringillia) sono state annullate. A Morciano cercheranno di organizzare solo una mostra scambio.
Sono davvero poche le manifestazioni che si sono svolte regolarmente, come appare dal calendario mostre della FOI (>>>).
Per il momento resistono stoicamente in trincea solo gli organizzatori del Campionato Italiano che dovrebbe svolgersi a partire dal 5 dicembre presso i locali della Fiera di Pievesestina (Cesena).
19ott2020 ore10:20
E adesso come farò ad assoldare un killer che me la faccia fuori?
Tutte le mattine quando custodisco le voliere esterne apro il box delle galline e loro per una mezz'oretta razzolano sotto alla siepe alla ricerca di bigatti e sbecchettano l'erba. Quella in foto, invece, non va con le altre ma segue me in tutto il mio itinerario, aspettandomi fuori da ogni voliera, per prendere i semi dalla mano.
Tra l'altro, come si vede dallo sguardo di Rio, ha già provocato  una crisi di gelosia che non vorrei sfociasse in una reazione violenta....
Come si sa le galline ovaiole sono programmate per deporre uova al massimo per due anni dopodiché vengono messe in pentola e sostituite con altre.
Prima di queste ne avevo ereditate alcune da mio padre ed ho risolto il problema "regalandole" (vive) ad un amico, ma con questa asina qua temo che la stessa soluzione non sia praticabile ...
18ott2020 ore10:35
Tanti miei colleghi si tengono in casa il pappagallo più bello della collezione: io invece mi tengo Paolina che non è proprio il massimo della bellezza.
E' un pyrrhura molinae di 5 anni, sanissimo di salute, ma con grossi problemi di piumaggio causati da una incompatibilità genetica dei genitori.
Lo, anzi "la" perché é una femmina, (sessaggio molecolare) tengo in una gabbietta con lo sportellino sempre aperto così può entrare ed uscire a piacimento. Non volando si arrampica da tutte parti come un topo ed è, come molti pappagalli, particolarmente intelligente.
Ogni volta che vuole qualcosa da mangiare, oppure che vuole essere presa in mano, urla a squarciagola finchè non viene soddisfatta.
E' particolarmente selettiva nelle relazioni con noi umani e se non sopporta qualcuno gli fa assaggiare la consistenza del suo becco.
16ott2020 ore19:45 Siccome oggi è stata una brutta giornata e non ho potuto lavorare all'aperto ne ho approfittato per buttare giù due righe su cosa penso della FOI. Se vi va, dateci un'occhiatina (>>>)
14ott2020 ore19:02
Leggo che il direttivo ha deliberato di cacciare via tutti gli allevatori tesserati FOI che hanno ingabbiato alla mostra di Palermo organizzata dalla FOASI. (>>>)
Oggi non ho voglia di sviluppare un ragionamento serio (che mi impegno a fare nei prossimi giorni) ma ho l'impressione che la misura adottata abbia segnato un cambio di passo che porterà lo scontro ad un livello dal quale sarà praticamente impossibile rientrare e che coinvolgerà tutti gli allevatori, anche quelli che avrebbero preferito starsene in disparte.
Credo che la vignetta qui a fianco sia particolarmente indicata per la decisione assunta...
14ott2020 ore12:30 Dopo la commissione disciplinare COM anche l'ordine dei giudici tricolore invita l'ex Presidente OMJ Roberto Rossi a starsene in  panchina per un paio di anni. (>>>).
Se avete un po' di tempo vi consiglio di leggere la memoria difensiva dell'ex giudice (in allegato a fine delibera) perché, a mio parere, è un capolavoro di ipocrisia confezionato in maniera semplicemente perfetta.
Pretende di convincerci che gli asini possono anche volare e magari qualcuno ci crederà anche ....
13ott2020 ore10:07 Achtung minen!!
Da più parti mi dicono che sono in corso controlli CITES da parte dei carabinieri-forestali e rispetto al passato, quando si limitavano ad accertare la legittima provenienza degli esemplari presenti in allevamento, (registro laddove richiesto, denunce di nascita e documenti di cessione) attualmente verificano anche i movimenti a ritroso nel tempo attraverso la quadratura del registro con la presenza fisica dei soggetti presenti, controllando e incrociando le vecchie cessioni.
Non mi è dato sapere se trattasi di una indicazione fornita dall'alto, in ogni caso è bene che ognuno di noi provveda a controllare a dovere i propri documenti simulando la quadratura ed eventualmente registrando gli esemplari deceduti entro i termini previsti.
Ricordo sempre che le sanzioni sono pesanti.
13ott2020 ore10:07
Quello sopra è uno stralcio dell'art. 31 del Regolamento dell'Ordine dei Giudici.
Per quanto riguarda l'immoralità il concetto è abbastanza chiaro, ossia, il giudice non può farsi le seghe sotto al tavolo mentre giudica.
Mentre per quanto attiene l'applicazione delle prescrizioni tecniche il discorso è un po' più complesso ed ho qualche difficoltà a comprenderne la sfera di applicazione. tuttavia nei prossimi giorni, molto probabilmente, verrà pubblicata una interpretazione autentica....
12ott2020 ore19:45 C'era una volta ....
Una volta, (non più di 4-5 anni fa) la femmina di roseicollis con una maestrìa unica fra le nove specie di Agapornis si costruiva il nido strappando con il becco listarelle di corteccia da un legnetto di salice, se ne infilava un bel mazzetto fra le piume del codrione e le portava nella cassetta dove intrecciava un nido voluminoso e ben foderato.
I vantaggi di questa operazione erano molteplici: innanzitutto era possibile individuare in maniera certa i maschi dalle femmine. Solo le femmine riuscivano a portare nel nido veri e propri mazzi di corteccia mentre per i maschi era un'operazione impossibile. Qualcuno, per imitazione, tentava la stessa operazione ma solo i più bravi riuscivano a portare nel nido solo poche striscioline.
I nidi ultimati apparivano molto spessi e ciò li rendeva soffici, evitando in tal modo lo schiacciamento dei pulli da parte della femmina (i maggiorati sono particolarmente pesanti) con conseguente divaricazione delle zampe.
La corteccia di salice utilizzata era ancora verde e ciò assicurava il mantenimento del giusto livello di umidità dentro al nido durante tutta la fase della cova.
Infine, la corteccia del salice contiene acido salicilico (il principale principio attivo dell'aspirina) che produce innegabili effetti benefici da un punto di vista sanitario.
Ebbene, ora le femmine di roseicollis si comportano più o meno come le cocorite: fanno le uova direttamente sul fondo del nido e se, come ho fatto io, si imbottisce il nido con trucciolo o simili, lo spostano per deporre direttamente sul legno.
Robe da matti! Ho messo in cova 5 coppie alle quali, dopo aver appeso il nido, ho messo a disposizione rametti di salice contorto fresco (il top) lunghi una decina di centimetri, ma nessuna li ha presi in considerazione.
Questa mattina due coppie hanno deposto il primo uovo direttamente sul legno...
Di solito il tempo aiuta a progredire, in questo caso invece abbiamo fatto passi da gigante .... ma all'indietro .... 
11ott2020 ore12:55 Amico mio, (Avv. Francesco Dalba) mi sa che questa volta ti sei cacciato in un bel guaio ...
Le tue considerazioni relative al registro CITES, che hai regalato al mio blog, hanno registrato un gran successo al punto che molti lettori mi stanno fracassando gli zebedei perchè sono impazienti di leggere la seconda puntata.
Se non credi che siamo tanti posso dimostrartelo suggerendo agli ospiti del mio blog di sollecitarti direttamente presso qualche tuo recapito che provvederò a suggerirgli   (ahahhahah) ...

(aggiornamento ore 15:30)
08ott2020 ore20:02 Questo furbastro passerà dei guai seri: ha tentato di vendere tre cenerini (che sono in allegato A)) nati però da una coppia di riproduttori il cui "CITES giallo" li inquadra in fonte W. (che sta per Wild), vale a dire che sono di fonte selvatica, di conseguenza la relativa prole non è cedibile!  (>>>)
Ne approfitto per consigliare a tutti coloro che acquistano esemplari in allegato A) di accertarsi che l'origine, il punto 9 del CITES giallo, sia classificato con C. (che sta per Captivity) in questo caso la prole é liberamente commercializzabile.
Ci sono 4 tipi di classificazioni per quanto riguarda l'origine: C (riprodotto in cattività) W (di origine selvatica) F (non conforme art.54)  R  (proveniente da operazioni di ranching)
Nota aggiunta: è opportuno pure accertarsi che al punto 19. sia barrata la casella b) (esenzione dell'esemplare da divieti relativi all'attività commerciale...)

08ott2020 ore13:20 Dall'osservatorio del mio blog mi sento di affermare che il settore dei becchistorti (quello maggiormente esposto sul versante CITES) è ormai arrivato alla frutta, anzi, all'ammazzacaffè!
Ho inoltrato alla FOI la proposta che allego (>>>) nella speranza che venga presa in considerazione, in caso contrario sarà notte fonda ....
04ott2020 ore17:19
Non posso abbandonarli un attimo che mi combinano subito dei casini!
Questa mattina i miei amici (o presunti tali) modenesi sono andati per allevamenti in Toscana e si sono trovati in mano un roseicollis con l'anello magistralmente manomesso come appare dalla foto di sinistra. L'anello (5 mm.) è stato palesemente allargato con l'uso di una piccola fresa (lavoro da artista) al fine di renderlo sufficientemente largo per inserirlo nella zampa. Da osservare che il pappagallo evidenzia la rottura del 4° dito nell'altra zampa, probabilmente a causa del maldestro tentativo di forzarne l'inserimento.
Come si può osservare, l'anello manomesso oltre ad aver perso la colorazione sia nella parte interna che nel bordo, mostra uno spessore sensibilmente ridotto.
Un amichevole invito all'artefice di questo autentico capolavoro: statte accuorte perchè se porti in mostra un anello del genere sei fottuto!
04ott2020 ore16:30
 
Questa mattina ai miei uccelletti ho somministrato una macedonia da leccarsi i baffi; pyracantha rosso, mele, mais lattiginoso, giuggiole, finocchio e peperoncini.
Praticamente tutte le specie lo apprezzano moltissimo al punto che in breve spazzolano la mangiatoia.
Se avete un po' di tempo fatelo anche voi, ve lo consiglio!
03ott2020 ore18:40 Non ho parole....
La Federazione spagnola ha rinunciato ad organizzare i campionati mondiali di ornitologia per colpa dell'infezione di COVID, programmati per il gennaio 2021.
Apprendo con assoluto stupore che la Federazione portoghese ha chiesto ed ottenuto dalla COM di potersi sostituire alla Spagna nell'organizzazione della manifestazione che si dovrebbe svolgere a Santarem, a 60 km da Lisbona.
Posso solo augurarmi che le autorità sanitarie portoghesi dimostrino più buon senso dei dirigenti ornitologici e non concedano le autorizzazioni necessarie.
03ott2020 ore09:25 E' successo allo zoo di Boston in Inghilterra. Hanno dovuto ritirare dalla vista del pubblico 5 pappagalli cenerini perché insultavano i visitatori con parolacce pesanti.  (>>>)
02ott2020 ore18:10
Ho aperto Facebook ed ho trovato questo incredibile post dell'amico Luigi Cicero, titolare dell'Emporio degli animali di Scicli (RG) con il quale comunica a tutti i suoi clienti che, per motivi etici, non venderà più pet parrot.
Qualche tempo fa vi avevo promesso che avrei scritto qualcosa in merito alla mia avversione al pet, ebbene, Luigi mi ha risparmiato questo lavoro con il suo lucidissimo intervento.
Nel 2020 trovare una persona che rifiuta il denaro per ragioni etiche non è cosa facile.
Luigi, sei un GRANDE!! 
Fine dell’allevamento a mano dei pappagalli presso l’emporio degli animali.
Carissimi amici clienti e allevatori, sono anni che desideravo scrivere questo mio post, ammetto che ho tentennato anche oggi, ma dopo un consulto con il mio amico fraterno Massimo e lo staff dell’emporio siamo arrivati alla decisione di porre fino alla vendita di Baby pappagalli ancora dipendenti dalla siringa nei nostri punti vendita.I motivi sono diversi che ora di seguito potete leggere .
Il motivo che più mi ha spinto verso questa decisione è squisitamente Etico, dall’esperienza acquisita in questi 32 anni di attività commerciale nel mondo degli animali e l’allevamento di animali esotici mi sono reso conto che la maggior parte dei pappagalli allevati a mano vanno a finire a persone non
in grado di gestire tale animale, ma cosa ancor più grave a mio parere è la trasformazione comportamentale del soggetto acquistato che perde completamente le sue

caratteristiche naturali che quasi sempre riconosce come suo simile l’umano. Questo suo carattere acquisito dall’allevamento a mano (imprinting) risente molto dal tempo che viene dedicato giornalmente all’animale negli anni, e vista la longevità di alcuni soggetti ( fino 50 anni e più) spesso vengono trascurati con gravissimi danni alla salute mentale dell’animale stesso.
Non a caso in alcuni stati è vietato questo tipo di allevamento tranne nei casi in cui è reso indispensabile per la mancanza di capacità ad allevare da parte delle coppie riproduttive, ma che comunque non sono destinati a diventare dei pet

Altro motivo che mi preoccupa dell’allevamento a mano e il commercio di questi pet parrot, è la perdita che avremo del patrimonio genetico che abbiamo acquisito durante il prelievo in natura negli anni passati, si perché se oggi l’allevatore spinto dal facile ricavo della vendita di soggetti imprintati e dal numero di soggetti allevati tramite incubatrice, non lascia che le coppie allevino i loro piccoli in voliera, che diventerebbero sicuramente con gli anni anche essi riproduttori, se continua cosi con la naturale morte dei riproduttori avremo poche coppie disponibili per l’allevamento in futuro di alcune razze, dunque il discorso di preservare e proteggere la biodiversità lascia il tempo che trova.
Ma l’etica miei cari amici davanti al vile denaro va a farsi fottere, perché alla fine siamo tutti pressati dai ricavi , dalle spese e oggi senza soldi capisco che è difficile vivere, ma anche questo motivo ha inciso nella mia decisione.
Oggi abbiamo internet , i social, i gruppi dei allevatori “seri”, quelli onesti e non come il sottoscritto squallido commerciante, allevatori onesti che cedono tutto “GRATUITAMENTE” sono i nuovi benefattori del settore, non vendono mai ,Cedono!
Sono cosi generosi che cedono pulli di pappagalli a tutti e anche, anzi quasi sempre solo le coppie che riproducono, ma ritornando alla mia scelta visto che io riproduco pochi pappagalli e mi rifornisco solo da alcuni miei amici e fidati allevatori che puntualmente emettono ricevuta occasionale, soggetti che non sono tenuti a vendere con iva , ma che io commerciante alla vendita devo versare giustamente allo stato . Ora siccome voglio spiegarvelo farò un esempio pratico in modo da farvi capire qualcosa.

L’allevatore “tizio” mi vende un Ara di 70 giorni con ricevuta a 850€, io per non essere fuori mercato riesco forse a venderla 1200€ , io in questo caso avrei un margine di lordo di 350€ di cui devo versare allo stato di solo iva 217€, rimangono ancora € 133 mettiamo 20 € di pappetta ( il mio tempo non vale nulla), restano 113€ di utile a cui vado a pagare il 55% di tasse , finalmente ho la consapevolezza di aver guadagnato 50€ , con queste 50€ mi devo sorbire tutte le telefonate di chi compra l’Ara, assumere il rischio d’impresa, eventuale morte del pullo, scrivere in quell’odioso registro (che un errore costa 10000 € di multa), e continuare a essere in concorrenza con gli onesti allevatori che cedono?
Allora miei carissimi amici spero di non avervi annoiati, ho ancora prenotati presso i miei allevatori altre 2 ara , dunque sono disponibili 2 Ara ararauna e un Ara chloroptera baby, dopo metterò nei miei profili commerciali la disponibilità dei baby di pappagalli che potrete ritirare direttamente presso i miei allevatori, concordando con loro i prezzi e modalità di consegna con eventuali garanzie, il sottoscritto con tutti i miei collaboratori nel periodo dei baby andremo al mare o a funghi.
Il mio non uno sfogo, nemmeno una lamentela, forse è un aiuto a tanti miei colleghi che convinti di fare numeri, non si rendono conto che è solo un illusione.
Vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post di disponibilità.

30set2020 ore17:38 Caro Presidente Banfi, non avrai mica intenzione di sparire dalla circolazione?!
Ogni tanto vado a leggere le News del sito della SOR ma le trovo sempre ferme al 13 giugno 2020, com'é naturale che sia. Ti confesso che mi mancano le tue considerazioni ed allora pensavo che potresti darmi una mano a migliorare il mio blog inviandomi ogni tanto qualche tuo scritto.
Mi auguro che la tua salute vada bene. Ciao e grazie
29set2020 ore19:03 Una ottima operazione condotta dalle guardie zoofile ENPA di Verona insieme ai carabinieri: hanno sanzionato un cacciatore per maltrattamento degli uccelli da richiamo che deteneva (come tutti i cacciatori) in minuscole gabbiette e al buio.
Purtroppo questi poveri uccelli vengono tenuti in condizioni davvero pessime. In merito a ciò, concordo pienamente con quanto affermato dall'ispettore guardie ENPA di Verona:

"Questi uccelli, presumo che il cacciatore li veda solo come delle cose inanimate da usare quando servono. Diversamente non si spiegherebbe perché non pensi minimamente al loro benessere. Il quadro legislativo è chiaro, questi animali non devono più essere maltrattati. Se i cacciatori vorranno utilizzarli dovranno metterli nelle gabbiette esclusivamente per il trasporto e l'uso, al ritorno vanno liberati in voliera, o in spazi che gli permettano il volo;“ (>>>)
27set2020 ore18:05
Non é facile, ma mi devo decidere!
Non vorrei farlo perché in fondo (ma in fondo, in fondo) sono anche dei bravi ragazzi, ma andare a pranzo con questi qua c'è solo da farsi compatire e la mia linda reputazione ne esce decisamente compromessa.
La stessa foto rende bene l'idea di cosa intendo dire...
26set2020 ore20:00 Campionato italiano di Cesena: OK, il prezzo é giusto!
Gli organizzatori della manifestazione hanno pubblicato la scheda di ingabbio ed il costo per ogni esemplare è stato fissato in 9 euri.
Secondo me è stato proposto un "prezzo politico" giusto, in linea con quelli dei precedenti anni e che non costituisce una barriera per l'ingabbio. Le barriere saranno sicuramente altre...
Sono sempre più convinto che alla fine ci sarà qualcuno che dovrà pagare il conto ...
26set2020 ore06:30 Ho inserito in Home Page il collegamento con una pagina sulla quale l'Avv. Francesco Dalba illustra approfonditamente un tema particolarmente delicato: "Il registro CITES".
Ho pubblicato una prima parte, alla quale ne faranno seguito altre, dove verrà illustrata la compilazione pratica dei registri.
Voglio ringraziare l'amico Francesco per il prezioso ed utile contributo che ha offerto al nostro blog. (>>>)
25set2020 ore15:50
Spero che i miei amici pappagallari non mi insultino per questo post, ma ho voluto divertirmi un attimo ad allevare timbrado. (Ottimi riproduttori provenienti dal blasonato allevamento di Calogero Baglione)
E poi un allevatore degno di tal nome deve essere poliedrico!
In ogni caso ho una decina di soggetti da cedere a prezzi davvero da "fuori tutto".
Chi fosse interessato non esiti a contattarmi.

NB; Per sentire un po' di musica ho separato il maschio dalla femmina per un'oretta ...  neppure con le cuffie si sopporta ...
21set2020 ore09:15  Eccovi i nuovi amministratori della SOR con relative mansioni.
Un sincero augurio di buon lavoro.

20set2020 ore15:05 
Ed eccolo il capostipite del mio futuro ceppo di lutini faccia arancio!
Proviene dall'allevamento di Claudio Ghirlandi, è maschio ed é del 2019.
Come si può vedere dalla foto ha le zampe carnicine, le remiganti bianche ed anche il codrione è bianco. Nel genotipo non porta nessuna mutazione.
Ho appena formato la coppia con una femmina verde FA, anch'essa molto bella, ma non all'altezza del maschio.
Sono curioso di osservare i pulli che nasceranno: il 50% saranno maschi, tutti verdi, portatori di faccia arancio e di lutino ed il restante 50% saranno tutte femmine lutino portatrici di faccia arancio.
Perciò non ci sarà neppure bisogno di fare il sessaggio.
Anche se per l'ottima qualità dei due fenotipi dovrebbero nascere novelli di buon livello, non è sempre detto: bisogna vedere la compatibilità fra i caratteri del genotipo perché se non è buona potrebbe generare esemplari anche più scarsi dei riproduttori.
Inoltre, essendo completamente assente qualsiasi legame di sangue, la prole sarà sicuramente molto diversificata essendo diversi i caratteri. Per cui ogni covata andrà valutata attentamente e nel suo insieme per definire la validità della coppia. Bisogna però stare molto attenti perchè finchè non c'è un minimo di consanguineità le sorprese possono sempre arrivare: magari dopo 9 ciofeche può nascere un esemplare bellissimo.
19set2020 ore15:55 
Posso dire in tutta tranquillità che il mondo impiumato mi ha regalato dei momenti davvero indimenticabili! Le foto sopra evidenziano uno (ho scritto "uno" e non "il") dei punti di massima depravazione. Una decina di anni fa, e per 5-6 anni, io, Agostino ed i fratelli Vitalbi, organizzavamo ogni anno un viaggio in occasione del Master BVA ad Aalst (B) che era un vero e proprio spasso.
Prendavamo un camper a noleggio, lo riempivano di provviste alimentari e di becchistorti, e si partiva di martedì sera. Prima di arrivare ad Aalst per l'ingabbio visitavamo almeno 3-4 allevamenti di grandi allevatori poi divenuti amici (Burkard Roeder, Dominique Veeckmans etc.). Il giovedì si continuava con le visite ad altri allevamenti per poi finire immancabilmente a fare gli asini ad Amsterdam.
Di nuovo, di venerdì nel viaggio di ritorno verso Aalst ancora visite per giungere in tempo utile alla festa organizzata presso i locali della mostra.
Dirk van der Abeele, presidente del BVA, (in foto in mezzo ad Ago e Fabio)  leggeva i risultati del concorso mentre venivano distribuiti i cataloghi, dopodiché si passava alla ristorazione fai da te: si formavano tavolate per i vari paesi e si mangiavano cibi e bevande portati da casa.
Il nostro tavolo era il più frequentato: sotto la sapiente direzione di Fabio presentavamo un menù composto da tigelle, affettati e squaqquarone, accompagnati da un buon lambrusco. Ci scambiavamo assaggi un po' con tutti. Ricordo che i francesi (Lecomte, Pellerìn etc.) ci offrivano sempre dei digestivi imbevibili per l'altissima gradazione.
Quindi con Dirk alla consolle partiva la musica e noi tutti a ballare travestiti da qualsiasi cosa e ubriachi come le seppie!Si finiva a tirarci gavettoni di acqua in mezzo al cortile antistante la mostra.
C'era un clima di amicizia e di allegria davvero invidiabile poi si ruppe qualcosa e la festa del venerdì andò gradatamente a scemare.
Sono stati momenti che non si possono scordare, mi verrebbe la tentazione di riproporre un ultimo viaggio sul fac simile di quelli di un tempo, ma temo che non ci siano più le condizioni ...
Per ridere un po' (>>>)
 
19set2020 ore09:40  Quest'anno era la 747° edizione della Fiera dei osei di Sacile. Fin dal 1274, ai primi di settembre, si organizza questo mercato degli uccelli (da richiamo e da canto) che nel tempo aveva assunto dimensioni notevoli, poi il combinato disposto fra animalardi da una parte e amministratori locali (con Leggi sul benessere animale assurde) e forestale dall'altra, sono riusciti a distruggerla.
Questo intervento del Questore di Pordenone (>>>) lo approvo incondizionatamente!!
Ricordo che per colpa degli stessi animalardi (e degli amministratori filoanimalardi) andò in malora la prima mostra ornitologica italiana sperimentale (integrata con iniziative collaterali), organizzata dall' AOP, proprio a causa del grande successo che riscosse.
16set2020 ore18:35 
Quello sopra è il testo della lettera indirizzata da COM Spagna a COM per comunicare l'annullamento del Campionato del Mondo che avrebbe dovuto svolgersi nel gennaio 2021, causa COVIDDI.
Si da l'arrivederci a gennaio 2022.
Il buon senso è arrivato anche in Spagna ...
16set2020 ore14:33  C'è anche chi se le va a cercare!! (>>>) Ma come cavolo si fa a tenere 4 cenerini senza documentazione!!!
Ora gli faranno un mazzo come un paiolo e sarà difficile che riesca a scansarla: sequestro degli esemplari, 10.000 euro di sanzione e processo penale.
Dal 2017 il cenerino è passato in allegato A), di conseguenza qualsiasi esemplare, anche se detenuto da un privato cittadino a fini di pet, deve essere accompagnato dal famoso "CITES giallo".
Mi dispiace per il malcapitato perché le sanzioni sono davvero spropositate, ma questo fatto serva da monito per tanti altri che in maniera troppo disinvolta snobbano gli obblighi CITES....
16set2020 ore14:33 
 
E' successo ciò che temevo: in seguito al grave incidente capitato a Fly (l'Ara ararauna di Enzo Salvi, colpita da una pietra lanciata da uno sciagurato mentre stava facendo volo libero - vedi post del 3lug2020) i riflettori dei media sono stati puntati su questa vicenda che, essendo particolarmente commovente, é subito risultata utile per alzare l'audience.
Domenica mi è capitato di vedere Enzo Salvi e Chiara Alessandrini, ospiti di Barbara d'Urso, con i loro stupendi pappagalli, mostrare quanto possa essere gratificante il rapporto con questi animali.
Mentre li osservavo provavo ad immaginare quanti bambini in quel momento stavano chiedendo ai propri genitori di potere avere, pure loro, un simile pappagallo. Il seguito ve lo potete immaginare ...
La mia contrarietà al pet ed alla sua promozione è dovuta al fatto che ancora una volta si appagano gli egoismi delle persone a scapito del benessere di questi poveri animali, la stragrande maggioranza dei quali é destinato a finire in malo modo, come dimostrato da un recente studio effettuato negli USA.
Non sto qui a dilungarmi sulle ragioni che compromettono la loro salute, lo farò in un apposito intervento a breve, per ora mi basta rammentarvi che l'Olanda ha tassativamente vietato l'allevamento a mano degli uccelli, se non autorizzato da un veterinario esclusivamente per motivi di sopravvivenza. 
Il nostro settore avrebbe tanto bisogno di andare dalla D'Urso, ma per promuovere ben altro....
 
15set2020 ore12:00

Palermo (giugno 2014)
Caro Presidente Gianni Matranga, ho notato che non compari più nell'elenco dei nuovi amministratori della tua AOT di Palermo.
Non è mia intenzione entrare nel merito delle ragioni che hanno portato a questa situazione, dico solo che ne sono enormemente dispiaciuto. Con te alla guida l'AOT aveva raggiunto una posizione di assoluto rilievo e prestigio nel panorama ornitologico italiano.
Per diversi anni è stata anche la mia associazione ed ho cercato in tutti i modi di aiutarla a crescere (ricordo la FIAT multipla che si fermava ad ogni porta per raccattare uccelli da portare giù alla mostra di Palermo) promuovendone l'immagine in ogni modo.
Credo che tu possa ritenerti soddisfatto per i risultati che hai raggiunto e che ora sarà compito dei nuovi amministratori portare avanti, augurandoci che ne abbiano le capacità.
Appena sarà passato "U COVIDDI" ti aspetto in Romagna.
15set2020 ore11:30
Oramai troppo frequentemente l'amico Dario pubblica post come questo qui a fianco, e la cosa ci deve preoccupare non poco!
Sono davvero tanti gli allevatori che decidono di chiudere baracca e burattini, quelli di becchistorti in particolare.
Le ragioni, a mio parere, sono molteplici: in primo luogo i bilanci degli allevamenti che vanno sempre più in rosso (i costi non diminuiscono a differenza degli incassi che negli ultimi anni hanno registrato un vero e proprio tracollo). Parlo ovviamente dei piccoli pappagalli che rappresentano la massa importante del nostro settore. In questo periodo i commercianti e le uccellerie stanno ritirando ma a prezzi davvero provocatori (6 euri per i roseicollis e 8 per i fischeri).
Negli ultimi anni abbiamo sempre gridato "al lupo, al lupo!", ma con il COVID il lupo è arrivato davvero e molte famiglie sono cadute in serie difficoltà economiche. 
E' evidente che le spese superflue sono le prime ad essere tagliate.
Una seconda causa è sicuramente determinata dai rischi conseguenti alle sproporzionate sanzioni fissate dalla normativa CITES e quando corre voce che a Tizio e a Caio sono stati fatti verbali da 10.000 eurini, la tentazione di chiudere tutto è più che comprensibile.
Io non la vedo bene in prospettiva, sono molto preoccupato, anche perchè trovare vie di sbocco in un simile contesto non è sicuramente cosa facile ed ho l'impressione che le diverse Federazioni, che ci rappresentano, siano impegnate più a far danni che a risolvere problemi.
14set2020 ore09:48
Nel lasciare, dopo 28 anni, la Presidenza di SOR sento il dovere ed il piacere di salutare e ringraziare tutti gli allevatori sportivi, innanzitutto, che con la loro passione, pazienza e abilità hanno dato vita, oltre 80 anni fa, a questa magnifica esperienza comune. Sono certo che loro, come me, hanno trovato, nell’allevamento e nello stare assieme, straordinari motivi di vita, di soddisfazioni e di serenità, elementi rarissimi, purtroppo, nel nostro tempo e nella nostra società. A loro va il mio augurio che questa passione e la socialità che porta con sé non vadano disperse: sono e devono rimanere un punto di riferimento ed una certezza per la nostra società civile, sopratutto in questi momenti particolarmente tribolati.
Agli operatori commerciali ed industriali che hanno messo il loro studio e la loro abilità a disposizione della nostra passione di allevatori sportivi, consentendoci di realizzare risultati impensabili, va un grande ringraziamento e tutta la mia stima. Sono stati anni di proficua collaborazione che hanno consentito di creare condizioni ottimali per gli allevatori sportivi ma anche, d’altro canto, di produrre, da una passione, una rete produttiva e commerciale che portano nel mondo il genio e il frutto dello studio, della ricerca e del lavoro collaborativo degli italiani. Apprezzatissimo, come tutti sappiamo. Senza di loro, le iniziative di SOR non avrebbero avuto il successo che hanno ottenuto e , soprattutto, saremmo stati tutti un tantino più poveri. E non solo sul piano economico.
Un particolare, ma specialissimo, ringraziamento a dei collaboratori specialissimi, sorprendenti ed apprezzati da tutti gli allevatori, italiani e stranieri, che hanno avuto modo di utilizzare la loro disponibilità, competenza e freschezza: i ragazzi degli Istituti scolastici cittadini, Pascal e Zanelli, che, con la loro disponibilità, professionalità e serietà hanno dato un’immagine piena di entusiasmo e speranza alle nostre manifestazioni. Credo che, da questo punto di vista, siamo in buone mani: il futuro fa meno paura.
Un grazie di cuore per questi bellissimi anni ed un invito a tutti: non molliamo! E,
soprattutto, stiamo uniti. E rispettiamoci.
Enrico Banfi
Reggio E. 13 settembre 2020.
Caro Presidente, (con la "P" maiuscola ed in grassetto)
G R A Z I E   !!
14set2020 ore09:48
"Una mostra si può rinviare, una morte é  irrecuperabile".

Con questa breve e semplice frase è stato ripristinato il valore ed il senso delle cose, collocandole al giusto livello di priorità!
A fianco ho postato uno spezzone del comunicato del consorzio dei Tre mari con il quale si comunica l'annullamento dell'iniziativa che avrebbe dovuto svolgersi a Palermo.
Ho apprezzato molto tale decisione ed in particoalre la chiarezza e la genuinità con cui ne sono state esposte le ragioni.
Purtroppo anche nel nostro mondo ornitologico ci sono persone convinte che "non ce n'é u coviddi!", com'è normale che sia.
La cosa grave succede quando sono gli stessi dirigenti che cercano di assecondare gli interessi di questa sparuta (spero) minoranza a spese di tutti gli altri.

NB: è chiaro che queste considerazioni valgono per tutti coloro che cercano di organizzare mostre, indipendentemente dalla federazione di appartenenza.
12set2020 ore14:55 Può anche darsi che i carabinieri forestali prima, e l'articolista poi, abbiano rappresentato la realtà per quella che è, ma le vicende del passato mi hanno insegnato ad essere molto prudente nell'esprimere dei giudizi su questa roba qua. (>>>)
La dimensione, ma soprattutto la pulizia delle gabbie sono argomenti molto delicati che vengono valutati con una grande dose di soggettività.
L'allevatore sanzionato risiede a Bologna, probabilmente in zona Galliera, ed ha 53 anni.
Se qualcuno dei miei lettori avesse informazioni di prima mano sul caso mi farebbe una enorme cortesia se mi dicesse qualcosa. Grazie mille!
12set2020 ore14:55 Ho appena finito di parlare con un amico avvocato, particolarmente preparato sulla legislazione CITES, il quale mi esprimeva tutto il suo disappunto sulle sanzioni, ma soprattutto sull'entità di queste ultime, in materia di CITES.
Anche per infrazioni formali vengono elevati verbali da 10.000 euro (in lettere, diecimilaeuro). Mi diceva che sta assistendo un vecchietto che è stato sanzionato con una simile ammenda per il semplice fatto di avere errato la numerazione delle pagine.
Gli ho chiesto se mi può scrivere qualche riga da pubblicare sul mio blog proprio sul tema "tenuta e compilazione dei registri" poichè sono tantissimi i colleghi che mi chiedono chiarimenti su questo argomento e noto che c'é una preoccupante e diffusa impreparazione oltre ad una irresponsabile sottovalutazione.
11set2020 ore16:40 Ho dato una sbirciatina al programma mostre sul sito della FOI (>>>) .... oramai è tutta una chiazza rosa (mostre annullate) e nei prossimi giorni altre prenderanno la stessa tinta.
La testardaggine ostentata è andata a sbattere contro la realtà, una realtà che ancora ci dice che il percorso di risanamento dal maledetto virus è ancora lungo e pericoloso.

Continuano i preparativi e la promozione del campionato italiano che dovrebbe svolgersi a Cesena ai primi di dicembre anche se ancora non è stato pubblicato il catalogo dal quale finalmente potremo conoscere il costo dell'ingabbio. Sui social si parla di cifre assurde alle quali non credo perchè significherebbe una vera e propria autocastrazione.
In ogni caso, fissare la quota di ingabbio sarà uno dei principali problemi poichè è facile immaginare che il numero complessivo degli ingabbi sarà sensibilmente inferiore a quello delle precedenti edizioni ed i costi saranno più elevati (si pensi solo alla disifestazione).
Per cui il costo proposto non potrà che essere un "costo politico" e non il frutto delle risultanze del bilancio preventivo, con la certezza di una perdita gestionale che qualcuno (chi?) dovrà poi coprire.
Faccio un esempio con i numeri: di solito il costo agli italiani era di 8/9 euro a soggetto, a mio avviso, a Cesena non potrà superare i 10/11 euro anche se il bilancio preventivo dovesse indicare 18/20 euro per chiudere a pareggio.
08set2020 ore16:35
Più veloce della luce.... Ho spedito la e-mail con allegato l'ordine per gli anelli e la ricevuta dell'avvenuto bonifico alle ore 15:14, alle ore 15:55 mi sono ritrovato la ricevuta sul cellulare.
Non intendo fare polemica con nessuno, ma mi piace precisare che oltre alla quota sociale di 25 euri ho speso la bellezza di 0,32 eurini per ogni anello in durallumino colorato (da 3,8 mm fino al 6,5 mm).
08set2020 ore15:20 Ho appena spedito l'ordine degli anelli con relativo bonifico, comprendente anche la quota sociale, al GRAN GALA' DEI PAPPAGALLI.
Non parteciperò più alle mostre e non alleverò più specie autoctone regolamentate dalla normativa regionale per cui posso tornare tranquillamente all'ovile recuperando il mio vecchio RNA...GG078
Mi è venuto un dubbio però, ... chissà se al BVA si potrà partecipare anche con anelli extra COM?
05set2020 ore13:00 Ho deciso. Domani alle ore 13,01 aprirò lo sportellino della gabbietta ai tre moschettieri. Ormai sono completamente autosufficienti: oltre ai semi secchi e germinati mangiano anche diversi tipi di semi di erbe selvatiche che gli ho messo a disposizione per abituarli all'alimentazione in natura. Hanno recuperato la loro naturale selvaticità e quando mi avvicino alla gabbia svolazzano troppo. Gli aprirò lo sportellino e mi allontanerò affinché possano uscire senza paura e prendere dimestichezza con l'albero che potrebbe rappresentare la loro salvezza. Sopra alla gabbia metterò le mangiatoie con gli alimenti che già conoscono nella speranza che, almeno per un certo periodo, tornino per rinfocillarsi.
Avranno tre giorni e mezzo di tempo per ambientarsi in sicurezza perchè domani alle 13 si chiuderà la seconda giornata di massacro ai poveri uccelletti e la terza si aprirà giovedi prossimo alle ore 7.
Da giovedì scorso sono letteralmente scomparsi tutti i cardellini sugli alberi di casa mia, spero che non me li abbiano uccisi tutti, ma soprattutto mi auguro che non uccideranno i miei tre moschettieri.
03set2020 ore12:40
La Sagra del paese .... quelle in foto sono le auto dei cacciatori parcheggiate nel cortile di una casa disabitata a 200 metri da casa mia. Tutti quei cacciatori lì sono concentrati in un campo di girasole di una superficie complessiva non superiore ai 2.000 mq.
Nel tardo pomeriggio di ieri "l'avvocato" del gruppo (forse lo è proprio perchè parlava un buon italiano) è venuto a suonare al mio campanello per avvisarmi che oggi sarei stato disturbato da colpi di fucile e per invitarmi alla braciolata che stavano preparando in attesa della notte che hanno trascorso nelle auto. Evidentemente si é sparsa la voce che sono un anticaccia rompicoglioni...
Ci siamo fatti una lunga chiacchierata con toni assolutamente civili ed ho concluso con queste parole: "Io sono contrario alla caccia ma sono vigenti Leggi che vi permettono di cacciare per cui devo per forza adeguarmi, voi però siete obbligati a rispettarle, pertanto se non lo farete chiamerò le guardie venatorie." 
Mi ha chiesto se, a caccia conclusa, gli farò visitare il mio allevamento, richiesta che ho accettato di buon grado.
Devo però dire che si sono comportati abbastanza bene: hanno iniziato a sparare alle 6:55, quindi con soli 5 minuti di anticipo sull'orario stabilito ed hanno posizionato i capanni con le spalle verso casa mia (per evitare che mi cadano i pallini in testa).
In quanto alle specie abbattute, immagino che abbiano colpito anche le farfalle: delle cinque cacciabili, tre sono di corvidi ai quali non avranno sparato perchè non commestibili, di merli ce ne sono pochissimi (mi avranno ammazzato i miei che coccolavo tanto) e le tortore sono poche.... e di prima mattina pareva davvero un Vietnam....
03set2020 ore12:40 Ho dovuto spezzare in due parti il Gazzettino del 2020 perchè è diventato troppo pesante ed alcuni amici hanno difficoltà a caricarlo sul loro PC.
La prima parte resta comunque visibile cliccando sopra, nel riquadro del draghetto, sull'apposito link.

 

Tu sei l'ospite n. dal 20.06.2003