beh!   parliamone...

Da un pò di tempo avevo in animo di aprire una rubrica che permettesse ai lettori del mio blog di esprimere i loro punti di vista (e considerazioni di ogni tipo) attraverso una e-mail (preferita) oppure una semplice telefonata.

Naturalmente sono bene accetti: suggerimenti, proposte, osservazioni, critiche, e, persino, contestazioni! (ah ah ah)

Preferisco pubblicare e-mail firmate, tuttavia, sempre che i contenuti dei messaggi non siano offensivi, ho intenzione di pubblicare anche interventi di amici che chiedano di mantenere l'anonimato.

22.08.13 (ore 14,27) - Ricevo dall'amico Luca Zilio Zella di Padova una mail nella quale mi linka un suo intervento fatto su un sito animalista. Eccolo di seguito:
  • Luca

    21 Agosto 2013 at 12:27 
    Ragazzi... continuo a ribadire una cosa che secondo me è pura verità: gli animalisti al giorno d'oggi non dovrebbero esistere per dover continuare a insinuare che gli uccelli da gabbia dovrebbero essere liberi. Fate le vostre campagne per altre situazioni ma non per gli uccelli da gabbia.
    Per quanto riguarda gli uccelli da gabbia gli animalisti dovevano esistere nel tempo delle colonizzazzioni quando a navi portavano gli uccelli ed altri animali nei nostri territori.
    Per chi come me che mi definisco allevatore considero ipocrita l'idea di dover liberare gli animali da gabbia perchè è solamente così che vanno a morte certa. è come dire che i cani a catena non vanno messi a catena o rinchiusi in minuscoli appartamenti fermi li (dei cani rinchiusi tutto il giorno in appartamento nessuno dice nulla però!!) perchè se si liberano vanno a finire in mezzo alla strada e messi sotto una macchina. IDEM per gli uccelli: se vanno liberati vanno a morte certa o peggio ancora (questo la LIPU lo sa benissimo) se resistono intaccano la biodiversità creata naturalmente nelle nostre zone a discapito di altre razze autoctone. Quindi se gli uccelli vanno liberati, sarà pur bello vederli liberi ma vanno a morte certa, per cui il discorso è ora di cambiarlo ed aprire un pochino le menti degli animalisti che dovrebbero imparare a capire che ci sono ALLEVATORI SERI che salvaguardano le razze a rischio di estinzione proprio con l'allevamento (non per nulla quasi tutti i pappagalli sono a rischio estinzione) e questi devono essere pubblicizzati in quanto salvaguardano il patrimonio genetico di determinate razze.
    Che poi si parli che sono ammassati in gabbie per quella giornata di fiera è un'altro discorso ma vorrei vedere quale Canile non ha le gabbie ammassati di cani... Aiutiamoci ragazzi... solo così si potrà capire davvero a fondo cosa ci sta attorno.
Naturalmente a questo intervento, assolutamente condivisibile, hanno risposto due invasati con il loro unico linguaggio conosciuto, ossia, quello dell'offesa.

Consiglio tutti gli amici di evitare di intervenire in discussioni animaliste, soprattutto nei loro ambienti; è assolutamente inutile! Come dice giustamente Luca, è più facile metterglielo in xxxx che in testa!!

L'unica volta che sono entrato in contatto con loro è stato a Pordenone qualche anno fa.. per fortuna che intervenne Miriam Bisiacchi (la quale appoggiò letteralmente l'obiettivo della macchina fotografica sul naso dell'animalista di turno) a stemperare il clima altrimenti sarei cascato nelle loro provocazioni come un pivello.

Era talmente evidente che cercavano un ceffone a tutti i costi (gli avrebbe poi permesso di amplificare la loro azione attraverso i media) che è stato un vero peccato non poterli accontentare!!

22.08.13 (ore 06,00) - Ricevo dall'amico Attilio Casagrande e, con piacere, pubblico:  

Carissimo, come va ? tutto bene spero, leggendo i post su notizie in breve a riguardo la fiera di Sacile, sono andato a vederla di persona e devo dire che quest'anno oltre al numero elevato di visitatori, hanno dislocato le bancarelle in modo che gli uccelli erano più all'ombra, poi anche gli spazi erano maggiori, nell'insieme un salto di qualità, a parte la manifestazione degli animalisti, erano confinati dentro la loggia, "in gabbia" possiamo dire, con divieto di usare i megafoni per non disturbare gli uccelli presenti, che poi una gentile signora animalista si sia anche esibita a seno scoperto, questo servirà per rendere liberi anche gli uccelli più selvatici ? personalmente non riesco a dare una spiegazione di tutela dell'ambiente a riguardo l'aereo che inquinando i cieli e passando ripetutamente sopra le teste di ignari visitatori, spaventava anche i colombi, ora dico, possibile che non capiscano che i nostri animali sono domestici e non selvatici, noi allevatori siamo in prima linea per vietare le importazioni e tutelare l'ambiente in cui vivono, perchè gli animalisti non si espongono riguardo le costruzioni selvagge in ambienti protetti, alla distruzione della foresta amazzonica, ai veleni usati senza misura (vedi i trattamenti sul mais contro la piralide, questo veleno viene usato sul 90 % delle culture, non usate il mais immaturo trattato !!, ha scadenza a 50 gg ) , a come vestono i cani rendendoli ridicoli nelle manifestazioni che sono fatte proprio da loro, mi fermo quì, ma ci sarebbero molte altre occasioni per dimostrare veramente se vogliono bene agli animali o se invece non conoscendoli affatto cercano solo di portarsi l'opinione pubblica a loro favore con stupidi e insensati slogan su animali che morirebbero in poche ore se liberati in ambiente selvatico. Io farei loro una proposta, perchè non mettiamo ad alcuni uccelli domestici un sistema satellitare che li possa individuare e quindi una volta liberati vedere quanto durano in vita " liberi di volare " !!!!, ma non sarei capace di sacrificare delle vite innocenti per questo esperimento.

Altro quesito, direi loro cosa mangiano ?

Se sono vegetariani, perchè strappano le verdure uccidendole e mangiandole ? non sono forse esseri viventi anche i vegetali ?

Potrebbero benissimo nutrirsi di legno morto o cellulosa, sempre che non offendano insetti o funghi.

Scusami se mi sono dilungato su questo argomento, ma quando ci vuole ci vuole !!
Ciao, Attilio

Caro Attilio, ti ringrazio per il tuo contributo... non saprei cosa aggiungere.

Ho appena chiuso il telefono con Marco Fontanesi, socio ed attivista LIPU, il quale mi poneva i tuoi stessi interrogativi.

Neppure lui, che milita in una organizzazione il cui unico scopo è quello di proteggere gli uccelli, mi diceva di non riuscire ad instaurare nessun dialogo con questa gente: hanno i loro slogan e i loro dogmi e li difendono, anche con arroganza, così come sono, rifiutando qualsiasi tipo di confronto.

In particolare, manifestava la sua preoccupazione di fronte all'immobilismo delle nostre organizzazioni proprio nel momento in cui gli stessi  gruppi animalisti mostrano un grande dinamismo ottenendo anche risultati importanti, come quello di aver raccolto l'adesione della stessa LIPU ad alcune loro iniziative. 

Il Prof. Renato Massa si dice convinto che le estremizzazioni delle loro manifestazioni finiscano per allontanare le masse.... mi auguro vivamente che abbia ragione lui... io sono meno ottimista!!!

 

7.08.13 (ore 06,05) - Azzzzz toccare il tasto della caccia è come toccare un filo di corrente ad alta tensione!!! Sull'argomento ho ricevuto un sacco di telefonate e di mail da parte di amici i quali mi hanno manifestato posizioni estremamente diversificate (qualcuno mi ha persino sgridato! ah ah ah).

Devo però dire che la stragrande maggioranza è nettamente contraria alla caccia, senza se e senza ma, in ogni caso, la mia posizione non è cambiata, continuo a pensarla come ho illustrato sotto.

Io credo che su questo argomento si debba avere un alto livello di comprensione verso le altrui posizioni, poiché si tratta di una convinzione molto personale e maturata sulla base della propria sensibilità, cultura, esperienza ed intelligenza.

Mi piace chiudere questo argomento con uno spezzone di una mail di una cara amica,condividendo le sue speranze:

"Molto bello e intelligente il "dialogo con il cacciatore", servirà a fare chiarezza su  tanti luoghi comuni, pregiudizi e contraddizioni da ambo le parti.

Marina

4.08.13 (ore 06,30) - Ricevo la seguente mail da un allevatore-cacciatore che ringrazio per avermi dato l'opportunità di affrontare un argomento di estrema attualità. Risponderò a breve.

Buongiorno Daniele,

La seguo spesso sul suo sito .
Sono un allevatore di 42 anni ,ho nigrigenis taranta forpus e gropponi.
Per ora troppe specie ma il mio problema e' che mi affeziono ai miei esemplari.
Sono anche un cacciatore.
Di quelli che lei ha piu volte attaccato e di cui ha sempre parlato male.
Vede signor zoli, un notissimo giornalista che ha fatto la storia dell'italia , ora non più in vita diceva"....i nemici della caccia non conoscono il vero cacciatore e quando parlano di caccia il vero cacciatore non li capisce. E se li capisce , li compatisce"
Ecco vede sig. Zoli, io ,quando lei parlava di caccia l'ho sempre compatita e l'ho messa sempre sullo stesso livello di quei beceri animalisti ( che ora lei sta accusando) che gridano sempre e solo contro tutto e tutti.
Sono anni che noi cacciatori lottiamo, ahimé invano, contro questa non cultura, contro questo non rispetto anche da parte di persone come lei sig. zoli, che non perdono una possibilità di parlare male di noi.
Ora sig zoli lei sta passando da accusatore ad accusato e si prepari a trascorrere anni difficili: quella e' gente determinata, quelli non ragionano, non ascoltano, quelli urlano. E basta.
Sig. Zoli, non vado oltre e non sposto il discorso sul piano delle motivazioni, sul fatto che sia etico o meno tenere un forpus in una gabbietta da 45 cm ( lo so che lei non lo fa, ma anche io  non sparo ai fringuelli, eppure quando lei parla dei cacciatori include anche me) e, se le sembra stupido cio' che io ho scritto, faccia almeno un pensiero su quello che diceva il sig. I. Montanelli.

Cordialmente
Marco Calzati
 

5.08.13 (ore 06,13)

Ciao Marco,

ti do del “tu” non per mancanza di rispetto ma perché tra allevatori è d’obbligo.

Ti ringrazio per la mail, schietta e pungente, che mi hai indirizzato perché mi permette di chiarire il mio pensiero in merito all’argomento “caccia” che non avevo affrontato mai, prima d'ora, in modo esaustivo.

Mi fa piacere che tu sia un frequentatore del mio sito e spero che continuerai ad esserlo anche in futuro

Sinceramente resto stupito dalla determinazione e dalla acidità con cui mi dipingi; d'istinto, stavo reagendo in maniera molto risentita poi però ho preferito contenere la reazione per entrare direttamente nel merito delle tematiche che hai posto.

Mi sono preso la briga di andare a spulciare qualche mio intervento sull'argomento ma non ho trovato nulla che supporti le tue affermazioni.

Io non sono un nemico dei cacciatori, anzi, ti dirò che sono persino favorevole alla caccia… a  determinate condizioni, però…

Gli interventi che l'uomo ha fatto sulla natura, in particolare, nel corso dell’ultimo mezzo secolo hanno stravolto completamente l’equilibrio biologico; alcune specie sono scomparse, o quasi, ed altre si sono incrementate a dismisura essendo spariti i loro naturali antagonisti.

L’intervento del cacciatore come “regolatore del ciclo biologico” mi sembra un fatto utile e persino necessario.

Se poi un gruppo di cacciatori si acquista fagiani e lepri (tra l'altro, riprodotti in cattività o quasi) e li libera nelle apposite aree autogestite per poi esercitarvi la caccia non trovo assolutamente nulla da ridire.

Le cose che invece non sopporto e che condanno fermamente, sono i comportamenti scorretti, fuori dalle regole e devastanti che molti, troppi, cacciatori, adottano!

Il bracconaggio, l’abbattimento di migliaia di uccelli nelle zone di passaggio delle colonie in migrazione, l’uso delle esche avvelenate per “ripulire” le aree autogestite dalle volpi, l’abbattimento di specie protette, e chi più ne ha più ne metta, fanno si che l’immagine del cacciatore (anche di quelli seri come te) finisca per essere irrimediabilmente compromessa.

Il fatto poi che le vostre associazioni tendano a difendere i propri associati senza distinzione alcuna, finisce per mettere i buoni e i cattivi tutti sullo stesso piano.

Se segui il mio sito non ti saranno sfuggite le aspre battaglie che ho condotto contro i miei colleghi allevatori-commercianti che cercano di fare dell’allevamento un business ed anche contro i comportamenti poco rispettosi del benessere dei nostri uccelli nelle varie esposizioni.

Sono convinto del fatto che, o noi veri allevatori amatoriali (quelli che si commuovono quando vedono un uovo schiudersi) abbiamo la capacità e la forza di isolare i commercianti e coloro che trattano male gli animali, altrimenti finiremo per pagarne le conseguenze tutti, com’è naturale che sia.

Quindi le ambiguità, sia vostre (cacciatori) che nostre, (allevatori) finiranno per dare forza alle orde animaliste che in questo momento sono sfacciatamente coccolate e corteggiate da tutte le forze politiche, per ovvie ragioni elettoralistiche.

Io sono mooooolto preoccupato per il nostro futuro perché mentre da una parte conosco bene le caratteristiche dei gruppi animalisti, dall’altra, conosco altrettanto bene la debolezza dei nostri organi di rappresentanza, in particolare, di quelli degli allevatori.

Persino di fronte ad un fatto clamoroso come quello della recente firma di un accordo di collaborazione fra il gruppo animalista della Brambilla ed il Corpo Forestale dello Stato nessuna voce si è levata, neppure per chiedere spiegazioni.

Se vai a vedere al punto 4) della mia nota in fondo a questa pagina vedrai che avevo proposto la costituzione di un tavolo di confronto che vedesse la partecipazione anche dei cacciatori, nonostante l’ovvio “ahimè” causato dai comportamenti che ho sopra descritto e che indeboliscono fortemente la vostra immagine.

I miei sono solo sogni, masturbazioni mentali che non potranno mai sfociare in nulla di concreto perciò resto sempre più convinto che saremo destinati a fare la "fine del topo", la stessa opera di sensibilizzazione che sto portando avanti attraverso il mio blog non mi sta dando i ritorni che vorrei....

Ciononostante continuerò a farlo per il semplice fatto che sono abituato ad obbedire alla mia coscienza indipendentemente dai risultati che verranno....

Grazie per il tuo contributo e se vorrai replicare sarò ben lieto di  pubblicarla. 

12.07.13 (ore 09,34) - Rispondo ad una telefonata che ho ricevuto poco fa da un allevatore che mi contestava il post che ho messo nelle "notizie in breve" in merito all'accordo CFS-Brambilla, laddove accusavo la FOI di immobilismo ed accusandomi di essere prevenuto nei confronti del suo presidente. Non aggiungo altro e mi accingo a rispondergli pubblicamente nella speranza che voglia dare seguito alla discussione con una sua controreplica scritta, che pubblicherò integralmente ed immediatamente!

Caro collega, per essere più chiaro in ciò che intendo dire, ti rispondo per punti:

1) qualsiasi gruppo sociale di qualsiasi paese al mondo, per difendere i propri interessi, è organizzato attraverso organi di rappresentanza. In Italia gli allevatori versano 35 €. ogni anno all'unica Federazione esistente (FOI) affinchè difenda gli interessi della categoria, oltre a prestare i servizi ed a fare divulgazione;

2) che gli "animalisti" rappresentino per i nostri allevamenti una seria minaccia credo sia oramai chiaro a tutti. I loro dogmi (gabbia = galera, per cui tutti gli uccelli devono stare sui rami) non sono assolutamente trattabili. E' così e basta! Con questa gente non si può neppure tentare di parlarne! Ho vissuto in diretta un paio di esperienze (una a Palermo - vedi qui - e l'altra a Pordenone) che mi hanno fatto toccare con mano la determinazione e la spregiudicatezza con cui questi soggetti si muovono. Per chi non lo sa, quest'anno l'associazione di Pordenone è costretta ad abbandonare il suo bellissimo progetto che vedeva la concentrazione di molteplici animali negli spaziosi locali della Fiera di Pordenone per ripiegare su Sacile. L'AOP aveva aperto una strada nuova, che rappresentava un modello, ma ha dovuto abbandonare per il fatto che gli animalisti si sono impadroniti del territorio condizionando pesantemente le amministrazioni pubbliche territoriali (Comune, AUSL etc.);

3) L'"animalismo" è un fenomeno trasversale che interessa tutti i partiti!! Basta seguire le evoluzioni che la Brambilla (campione di arrivismo) ha dovuto compiere nella sua carriera, per comprendere quanto sarà "pompato" dai partiti e dai mass media il fenomeno dell'animalismo in un prossimo futuro. L'accordo di ieri è devastante per noi allevatori. Dal momento in cui un organo di controllo dello Stato firma pubblicamente, vantandosene anche, () un accordo di collaborazione con una associazione che rappresenta una parte, palesemente schierata contro un'altra, almeno per me, rappresenta un atto di una gravità inaudita, antidemocratico ed insopportabile!!!

4) Ora, noi allevatori, non possiamo subire passivamente questo accordo, la FOI, in primis, deve smetterla di perdere tempo in baggianate (come quella che sta lanciando in questi giorni) per la sensibilizzazione sul benessere degli animali e fare qualcosa di concreto. In altri tempi, poteva anche essere utile, ma oggi serve a ben poco se non a buttare via soldi; non si può andare in guerra armati di spada contro un nemico che usa armi chimiche.... Le cose da fare oggi sono quelle che suggerivo nel mio intervento del lontano 20 aprile 2011 (leggi le proposte a fondo pagina ) alle quali aggiungerei che va immediatamente organizzato un tavolo di confronto con tutte le altre associazioni che possono darci una mano, commercianti e anche... cacciatori (ahimè);

5) L'obiettivo del progetto che uscirà da quel tavolo dovrà svilupparsi fondamentalmente su due punti: 1) annullamento dell'accordo appena siglato; 2) in futuro la pubblica amministrazione dovrà confrontarsi con entrambe le parti in causa e non solo con una!!!

Io non so come la pensiate voi, oltre al collega che invito ad arricchire la discussione con il suo punto di vista, inviterei anche altri amici ad esprimersi in merito.... Grazie.