A.S.O.C. di Correggio

foto 1)

Come tutti gli anni l'ASOC partecipa, con un proprio stand, alla Festa del Patrono (San Quirino) di Correggio.

L'obiettivo che si pongono i soci di quella associazione, con la loro massiccia presenza, è quello di sensibilizzare i cittadini, giovani e bambini in particolare, ad un rapporto di amore e di salvaguardia nei confronti degli uccelli e della natura.

Per questa ragione lo stand è incentrato su due proposte; da una parte lo stimolo attrattivo (gli uccelli, i palloncini in omaggio per i bimbi, la lotteria) e dall'altra la promozione dei nidi artificiali che rappresentano la testa di ariete per la difesa e la salvaguardia degli uccelli in natura.

Sono esposte ben 50 tipologie di nidi per tantissime specie di uccelli, per ognuno dei quali viene esposta un'apposita scheda che precisa le specie compatibili e le relative caratteristiche.

foto 2)

Nella foto 2) "il mago degli ondulati", alias Roberto Sabattini (presidente della ASOC), posa per il pubblico in fase di stand by prima di affrontare l'affollamento serale, anzi notturno, perchè mi hanno riferito che quello dell'ASOC è stato l'ultimo stand della fiera a chiudere i battenti!

Nel pannello sono ben visibili una parte dei nidi artificiali e fra i tanti vorrei soffermarmi su alcuni che ritengo fra i più utili ed originali.

Nella foto 3) sono visibili due tipologie diverse di nidi per pipistrelli e pare che funzionino davvero; il legno interno è stato imbrattato con escrementi di pipistrello che lo rendono particolarmente attrattivo, e se collocato in un luogo dove ci sia la presenza degli utili mammiferi, l'utilizzo pare assicurato.

Quello della foto 4) invece, dovrebbe essere brevettato perchè si è dimostrato estremamente efficace. Siccome le rondini appiccicano il nido al soffitto, quando i pullus crescono imbrattano il pavimento sottostante con le loro copiose feci,

foto 3)

foto 4

foto 5)

vengono frequentemente abbattuti per evitare lo sporco.

Questa soluzione risolve il problema poichè le rondini costruiscono il nido all'interno del semicerchio in terra cotta e le feci restano depositate sull'asse sul quale sarà costruito il nido stesso.

Ne sono stati piazzati moltissimi e mi piace aver lanciato questa idea perchè chiunque abbia il problema della "cacca" delle rondini lo potrà risolvere in questo modo.

Basta davvero poco, due piccole assi di legno e mezzo sottovaso in terra cotta.

Nella foto 5) un nido a tre stanze per balestrucci, costruito con tre noci di cocco: anche questo mi assicurano che funziona alla grande!

Questo è un cucciolo di Allocco zampe rosse (Strix rufipes) di appena 45 giorni.

Ero presente quando il suo padrone l'ha messo in voliera insieme a suo fratello e sono rimasto letteralmente esterefatto dal suo comportamento; il cucciolo era molto agitato per il fatto di trovarsi in un ambiente a lui sconosciuto ed il suo padrone, parlandogli ed accarezzandolo, l'ha rimesso calmo e tranquillo.

Sembrava un bimbo, dallo sguardo (quasi umano) si riusciva a cogliere perfettamente il mutamento dello stato d'animo!!

E' inserito nell'allegato B) del CITES e si riproduce abbastanza bene in cattività.

Viene alimentato con piccoli topi, che di norma, vengono acquistati in confezioni surgelate e certificate dal punto di vista sanitario.

L'allevatore è Nicola Iotti di Correggio e socio ASOC, ed ha abbandonato l'allevamento di grandi pappagalli per dedicarsi a quello dei rapaci, sia diurni che notturni.

Mi ha brevemente raccontato la sua esperienza della quale è entusiasta, anche se lamentava l'oramai insopportabile entità di costi che gravano su quella tipologia di allevamento.

Credo che presto andrò a visitare l'aviario di Nicola perchè mi ha davvero stimolato.

Concludo questo breve reportage sullo stand "ASOC in fiera" complimentandomi ancora una volta con i dirigenti e i soci che hanno impiegato il loro tempo per realizzare una cosi bella ed utile iniziativa!!!

uno scorcio della sala

il ristorante all'aperto

il tavolo dei "becchistorti"

.....ottime le tigelle!!

il mitico Valentino, all'opera

gli ospiti romagnoli...

il simpatico grembiule di Carlo...

ASOC può contare anche su brave e belle socie

In più occasioni ho avuto spunti per apprezzare il lavoro e le iniziative dei dirigenti della A.S.O.C. (Associazione Sportiva Ornitologica Correggese) soprattutto per il bell'esempio che questa associazione riesce a fornire a tutto il nostro movimento nazionale.

Il primo grande merito che gli va riconosciuto è quello di essere riuscita ad aggregare, in un solo Gruppo, ben cinque associazioni territoriali (oltre alla ASOC di Correggio c'è la AMO di Modena, l'AOG di Guastalla, l'AOC di Carpi e l'AOS di Scandiano) su determinati progetti comuni.

Il capolavoro del gruppo, denominato "La Fenice", è rappresentato dalla mostra che organizzano unitariamente e che va assumendo sempre più prestigio e consistenza.

A mio modesto parere, questa è una delle poche strade che può aiutarci a difendere ed a salvaguardare (stavo per scrivere sviluppare, ma di questi tempi credo non sia il caso) il nostro hobby e tutta l'architettura organizzativa che lo sorregge, costruita in tanti anni di lavoro, Federazione nazionale compresa.

Se i dirigenti piacentini avessero un briciolo di lungimiranza, dell'iniziativa di Correggio, ne farebbero un vero e proprio modello da promuovere e da imitare da parte di tutte le altre associazioni, molte delle quali sopravvivono solo per raccogliere gli ordini delle iscrizioni e degli anelli e senza avere la possibilità di fare divulgazione di nessun tipo.

Per incentivare il progetto, la FOI potrebbe concedere sconti, magari sul costo dei giudici, in base al numero di associazioni e/o degli ingabbi che si riuscissero a mettere insieme nella gestione unitaria della mostra.

Abbandono i miei "svolazzi fantasiosi" per tornare alla ragione per la quale ho chiesto l'adesione alla ASOC.

Oggi, grazie agli amici correggesi, ho vissuto una di quelle esperienze che mi hanno ridato un pò di fiducia per il  futuro del nostro movimento, poichè,  se da una lato, esistono tante associazioni e clubs inutili, se non dannosi, dall'altro, ci sono ancora isole di grande vitalità che, se adeguatamente supportate, potrebbero stimolare il rilancio di un nuovo modello ornitologico.

Vi racconto la giornata.

Alle ore 10 di questa mattina (domenica 16 giugno 2013) la sala delle riunioni dell'Associazione era stracolma; tutte le sedie disponibili occupate e una fitta siepe di allevatori stavano in piedi appoggiati al muro, saremo stati una settantina.

Oltre ai tantissimi allevatori, erano presenti anche i dirigenti delle associazioni di Reggio Emilia, Faenza, Bologna, ed i massimi dirigenti della AUSL veterinaria di Reggio Emilia (ai quali va un convinto applauso per la loro partecipazione, perchè la loro presenza a simili iniziative, gli permette di recepire direttamente sul campo le nostre problematiche).

Il Dott. Marco Canova ha presentato un progetto dal titolo "A P - CIRCO Vs", che sarebbe l'acronimo di "Avian Polyomavirus Circo Viruses" (tradotto, Polyomavirus e Circovirus Aviari) che è stato messo a punto tra l'ABC (Associazione ornitologica bolognese) ed il Laboratorio di Patologia Aviare dell'Università di Bologna.

Il Dott. Canova dopo aver esposto alcune nozioni sulle caratteristiche dei virus in esame ha chiesto l'adesione al progetto di un certo numero di allevatori.

In pratica, tramite le associazioni, in ogni allevamento che aderirà, verranno prelevati campioni di penne su sei esemplari (per due volte a distanza di qualche mese) sui quali verranno effettuati gli esami di laboratorio, tramite PCR,  per un costo complessivo di 80 euro per ogni allevamento. (NB: il costo per un solo esame per rilevare il Polyoma può costare da 50 a 90 euro)

Gli esiti saranno comunicati agli allevatori, nel pieno rispetto della privacy, e sui dati raccolti il Laboratorio di patologia aviare svilupperà uno studio che sarà poi pubblicato.

Certo, non c'è da aspettarsi che da questo progetto venga scoperto il vaccino antipolyoma, però il fatto che:

- si sia socializzato un "argomento tabù" così delicato, con toni e termini equilibrati, in una assemblea così numerosa ed eterogenea per esperienze;

- un qualsiasi allevatore possa cogliere l'occasione per testare nel proprio allevamento l'eventuale presenza di virus ad un costo molto contenuto e nel rispetto della privacy;

- le rilevazioni effettuate possano fornire elementi utili per la definizione di una mappa dei virus (con relativa densità)negli allevamenti amatoriali nella nostra zona;

- dalla lettura degli esiti possa uscire qualche elemento utile per conoscere qualcosa di più su queste maledette infezioni;

mi fanno esprimere una valutazione assolutamente positiva sull'intero progetto che mi auguro abbia successo.

Terminati i lavori dell'assemblea gran parte dei partecipanti sono rimasti per onorare il lavoro di Valentino & co.

Complimenti davvero! Oltre al menù indicato sul depliants (gnocco, tigelle e salumi) sono stati serviti un ampio mix di dolci, il caffè ed anche l'ammazzacaffè, per un costo complessivo di 10 euro.

Sono rimasto colpito dall'elevatissimo numero di soci (in testa il presidente ed il segretario) che si sono dati da fare per fornire il migliore servizio in un clima di grande cordialità e di amicizia... robe d'altri tempi!

Per tirare su qualche soldino avevano approntato anche  una tombola con in palio un prosciutto, una coppa, e diversi altri salumi.

Vergognandomi un pò... ho vinto la coppa (ah ah ah)

Ho voluto descrivere dettagliatamente la giornata per cercare di mettere in evidenza i tanti valori che si possono gustare in una iniziativa del genere...

A luglio è in programma un'altra roba simile per la quale, ovviamente, mi sono già prenotato.

Per concludere, voglio evidenziare alcuni altri importanti aspetti che caratterizzano la vita dell' ASOC (qui il suo sito ).

Aderiscono alla ASOC  170-180 allevatori sparsi su tutto il territorio nazionale (guardate l'elenco soci nel sito) dei quali una buona parte si ritrovano tutti i venerdì sera, per discutere dei problemi legati all'ornitologia e non solo.

Un venerdì sera capitai da quelle parti per prendere delle gabbiette da mostra e rimasi colpito dalla grande frequentazione di quel posto (fornito anche di una discreta biblioteca).

Naturalmente da oggi, essendo anch'io socio a tutti gli effetti, mi metterò a disposizione per svolgere le mansioni che mi saranno affidate.

Una ultima cosa importantissima; credo che l'ASOC sia una delle associazioni territoriali, aderente alla FOI, meno costosa in assoluto.

La quota di adesione è di 55 euro, di cui 35 vengono girate, pari pari, alla FOI e solo 20 restano alla associazione per l'organizzazione della propria vita.

Addirittura i giovani, che aderiscono per la prima volta, possono godere di un ulteriore sconto.

Io che sono giovane, ma solo di spirito, (ah ah ah) non ho potuto beneficiare dello sconto, ed ho pagato 20 euro per l'adesione alla sola ASOC ma non alla FOI.

Chi fosse interessato ad una eventuale adesione può contattare direttamente l'associazione, oppure il sottoscritto.

Un doveroso ringraziamento a Damiano Lo Porto, autore di tutte le foto che compaiono su questa pagina, per la gentile concessione.

Castelnuovo Rangone, 19 giugno 2013