Va a finire che mi faccio gli "ala grigia"

(aggiornamento a fondo pagina)

roseicollis ala grigia verde (marbled green)

E' denominato "ala grigia" perchè la riduzione di circa il 60% delle eumelanine nella parte centrale delle penne copritrici e remiganti (mentre sul bordo  resta quasi inalterata)  gli conferisce un effetto sulle ali molto particolare, da alcuni definito "orlato", da altri, "a tegola".

Ho notato che gli esemplari di questa mutazione evidenziano orlature, ed anche il colore del mantello, estremamente diversificati fra di loro; è raro trovare due soggetti perfettamente uguali.

Soprattutto la concentrazione delle eumelanine, in particolare sulle copritrici secondarie mediane e minori, si manifesta in modo assolutamente irregolare ed, a volte, totalmente scoordinato.

Anche il colore del mantello subisce una riduzione di eumelanine del 50% per cui il verde tipico dell'ancestrale si trasforma in un verde molto più chiaro, simile a quello dell'isabella (o pallid, o pallido, che dir si voglia).

 

roseicollis verde ancestrale (green)

In teoria, la maschera non dovrebbe essere interessata da nulla, e dovrebbe mantenere lo stesso colore dell'ancestrale, ma, in pratica, soprattutto nel tipo "maggiorato", appare di un rosso leggermente più diluito.

In linguaggio internazionale, fino a qualche tempo fa, veniva definito "edget dilute" poi dopo lunghe discussioni si è finalmente trovato, recentemente, l'accordo su "marbled"  il cui significato letterale è "marmoreo".

E' una mutazione definita "autosomica recessiva" per cui, per manifestarsi deve essere presente in entrambi i soggetti, nel fenotipo oppure nel genotipo.

A volte può capitare che da una coppia di verdi ancestrali nascano degli "ala grigia", proprio perchè il "portatore" non denota segni evidenti della mutazione portata e finchè la casualità non lo farà accoppiare con un'altro "portatore" continuerà a trasmettere i suoi caratteri genetici alla prole, per moltissime generazioni, senza che questa venga manifestata.

mappatura dell'ala

Anch'io nel 2004/2005 mi ritrovai in allevamento degli "ala grigia faccia arancio" nati da una coppia di "faccia arancio" .

Il disegno delle orlature era molto bello per cui fissai il ceppo e per alcuni anni lo riprodussi, poi qualche anno più tardi lo cedetti interamente ad un amico.

Tuttavia, il mio interesse per "l'ala grigia faccia arancio" non è mai venuto a meno.

Da diverso tempo cercavo qualche soggetto che mi piacesse per ripartire di nuovo ma tutti quelli che avrei voluto prendere erano incedibili e quelli cedibili non mi piacevano.

L'esperienza mi dice che quando si inizia con una nuova mutazione, il capostipite deve essere il più

bello e tipico possibile, perchè da lui dipenderà l'imprinting di base per tutte le generazioni seguenti.

Quindi, mai come in questi casi, la pazienza diventa una buona consigliera.

Pochi giorni fa è arrivata l'occasione...l'amico Marco Vitalbi aveva in allevamento tre esemplari "verdi ala grigia", due maschi ed una femmina acquistati in Belgio, poco tempo fa, ed ha deciso di abbandonare gli "ala grigia" per concentrarsi sui "verdi ancestrali" considerati gli ottimi risultati espositivi ottenuti in questa stagione.

Naturalmente non mi sono lasciato sfuggire l'opportunità perchè sono davvero belli, in particolare c'è un maschietto che mi piace moltissimo.

Ricordo che nel 2010, al Masters del BVA, dovemmo aspettare lo sgabbio del soggetto di proprietà di un allevatore belga,   dove si piazzò secondo nella propria categoria.

Il disegno delle ali è tipico e molto pulito con un netto contrasto fra il colore chiaro del centro della penna e l'orlatura di un bel grigio-scuro.

Di taglia non è il massimo ma non si può avere tutto e poi la taglia è migliorabile senza grossi problemi, cosa praticamente impossibile per il disegno dell'ala.

Gli altri due provengono entrambi da un allevamento di un allevatore belga i cui soggetti, della stessa mutazione, stravincono al BVA, uno ha un buon disegno ma pecca un pò in taglia e struttura, mentre l'altro è di taglia notevole ma ha il disegno un pò meno marcato.

Il mio obiettivo è quello di ottenere, fra due-tre anni, esemplari "ala grigia faccia arancio" che mantengano la tonalità e la pulizia del colore dei miei faccia arancio combinati con il tipico disegno dell'ala grigia.

Ho fatto due coppie così composte:

1) Maschio verde FA (ottima taglia e struttura) con piumaggio brinato con la femmina AG verde (buon disegno e taglia media) con piumaggio semintenso;

2) Maschio Ala Grigia verde (secondo al BVA) con femmina verde FA (ottima taglia e colore)

Da entrambi gli accoppiamenti otterrò tutti verdi/FA/AG che l'anno successivo accoppierò, incrociando le due linee di sangue, cercando la migliore selezione possibile per compensare i limiti e i difetti dei riproduttori al fine di ottenere la migliore prole possibile che sarà così composta:

25,00% verdi/FA e AG 12,50% verdi/FA 12,50% verdi/AG
12,50% verdi AG/FA 6,25% verdi FA AG 6,25% verdi AG
12,50% verdi FA/AG 6,25% verdi 6,25% verdi FA

- il 56,25% saranno verdi di cui il 25% porteranno sia il FA che l' AG, il 12,50% solo l'AG, il 12,50% solo il FA mentre il 6,25% non porterà nulla;

- il 18,75% saranno verdi FA di cui il 12,50 porterà l'AG;

- il 18,75% saranno verdi AG di cui il 12,50% porterà il FA.

- solo il 6,25% rappresenterà l'obiettivo, vale a dire, potranno essere Ala grigia verde faccia arancio.

Dall'analisi della tabella si capisce bene che anche il fattore "C", nella selezione, ha una sua importanza soprattutto in  considerazione al fatto che le percentuali sopra indicate hanno un loro attendibilità nell'ambito dei grandi numeri, ma nella realtà può capitare che non si veda neppure un ala grigia faccia arancio nell'arco di un biennio di cove, o anche più.

Al terzo anno si dovranno mettere in riproduzione diverse coppie cercando di selezionare i soggetti portatori delle mutazioni attese nella consapevolezza che il portatore di faccia arancio si può individuare abbastanza bene mentre quello di ala grigia è molto più difficile.

Arrivederci, quindi, al 2014....come minimo!!!

Castelnuovo Rangone, 30 novembre 2011

(aggiornamento del 03.02.2012)

 

....mi sa tanto che il progetto "ala grigia"  stia prendendo una brutta piega!!

Nella foto qui a fianco si vedono i frutti della prima coppia... troppo colorati per i miei gusti!!

Oltre ai due verdi, si nota un pallid (ex isabella), ed un pallid verde scuro.

Il padre non è quindi "puro" ma è un portatore di pallid e me l'ha dimostrato regalandomi queste due belle femminucce.

E' un vero peccato perchè la coppia ha lavorato benissimo ed il maschietto (ala grigia verde scuro) è quello che ha vinto ad Aalst.

Considerato che non ho nessuna intenzione di impostare una linea di selezione di ala grigia pallid faccia arancio, dovrò cedere tutti i novelli, padre compreso.

Ritengo che non sia opportuno utilizzarli per raggiungere l'obiettivo che mi ero prefissato (ala grigia faccia arancio) in quando la presenza, anche solo nel genotipo, di una mutazione come il pallid, finirebbe per alterare la tonalità del colore.