Agapornis Lilianae

 (Inseparabile del (lago) Nyasa o di Shelly)

 

foto a)

foto b)

A pagina 335 del libro "I colori degli inseparabili" l'autore (Giovanni Matranga) propone le due immagini di cui sopra ponendo ai lettori il quesito su quale delle due sia più conforme allo standard di riferimento.

Nella foto a) il "cappuccio" ricopre l'intera nuca ed arriva fino al verde del dorso, inoltre il colore verde giallastro appare di una tonalità piuttosto scura, mentre nella foto b) la tonalità del giallo è più chiara e si ferma a circa metà nuca.

Per tentare di rispondere a questo interrogativo sono andato a recuperare gli standards,sia italiano che belga, che riporto sotto integralmente:

 

Standard italiano

Fronte, guance e gola rosso arancio degradante in rosa salmone sull'alto del petto e nelle zone di confine con il verde. Nuca verde giallastro scuro. Dorso ed ali verde carico uniforme, Petto, ventre e fianchi verde chiaro. Remiganti nerastre con vessillo verde. Timoniere centrali (2) verdi. Timoniere laterali (10) verdi con zona rosso centrale e fascia nera a tre quarti della lunghezza. Codrione verde chiaro. Becco rosso corallo con base biancastra rosata. Cera bianca. Occhio bruno chiaro con pupilla bruno scuro. Largo anello perioculare di pelle nuda intorno all'occhio. Zampe e dita grigio. Unghie color corneo.

 

 

 

 

Standard belga (BVA)

Fronte, parte superiore della testa, redini, guance e mento: arancio-rosso tenue sulla fronte e sulla parte superiore della testa, diventa giallo olivastro nella parte posteriore della testa, per diventare infine verde sul collo. La maschera arancio rossa su fronte, guance, redini, gola e parte superiore del petto, si estende oltre gli occhi. Il bavaglino termina due centimetri sotto il becco inferiore. Occhi: marrone scuro, circondati da un anello oculare di pelle bianca cerea. L'iride è leggermente più chiara della pupilla. Becco: rosso, schiarisce verso la parte superiore, con cera bianca alla base. Parte inferiore del petto, fianchi, pancia e regione anale: verde chiaro. Mantello e copritrici delle ali: leggermente più scure del resto del corpo, conferiscono un leggero aspetto di rilievo. Remiganti: verde il vessillo esterno, nero il vessillo interno. Piccole copritrici: giallo-verde. Codrione e sopracaudali: verde chiaro. Sottocaudali: verde chiaro. Timoniere: verde chiaro con con una macchia giallo-arancio al centro, che cambia in un blocco nero con un sottile contorno giallo all'apice. Zampe: grigio. Unghie: grigio leggermente più scuro rispetto alle zampe.

 

Dalla lettura dei due standards, a mio parere, riusciamo a risolvere solo parzialmente il nostro quesito.

Per quanto riguarda la tonalità del colore, nonostante venga indicato con terminologie diverse ( "verde giallastro scuro"  in uno e "giallo olivastro" nell'altro), nella sostanza, mi sembra che entrambi indichino il medesimo, che mi sentirei di classificare con il codice n. 1032 della scala cromatica RAL (Giallo Scopa). Per vederlo cliccare su questo link (>o<) .

Invece per quanto attiene la profondità della fascia "giallo scopa" sulla nuca, mi resta qualche perplessità, nonostante lo standard del BVA sostenga che debba arrivare fino al "verde sul collo", senza però indicare il punto preciso ( potrebbe partire dal dorso ma anche da più in alto).

Per avere ulteriori elementi su cui ragionare ho recuperato dalla rete internet una serie di foto (se qualcuna è coperta da copyright mi scuso fin d'ora e provvederò ad oscurarla su semplice richiesta) che riprendono soggetti ancestrali in natura:

 

foto c)

foto d)

foto e)

foto f)

foto g)

foto h)

 

Queste foto mi sembra che chiariscano definitivamente i nostri dubbi: "il giallo scopa" copre tutta la nuca fino ad innestarsi quasi sul dorso.

In tutte le foto, ma in particolare nella f) (anche se il riflesso del sole confonde il giallo scopa della nuca con il rosso arancio della testa-gola) appare evidente la profondità del cappuccio.

A questo punto siamo in grado di disegnare una immagine abbastanza precisa del nostro Lilianae ideale e che potrebbe essere ben rappresentata da questa bellissima foto (foto sotto) pubblicata a pagina 50 sul libro "Agapornis" di Dirk Van den Abeele:

Per completare la descrizione riporto quanto affermato da Giovanni Matranga, sul suo libro, in merito alle considerazioni sul tipo: "la maschera deve essere rosso arancio salmone omogeneo nella parte della fronte e zona occipitale e nell'immediato sottogola per poi diradarsi uniformemente verso l'alto petto. La presenza di un sottocollare giallo troppo esteso è da penalizzare nel giudizio. Scarsa concentrazione del rosso arancio nel collo unito alla presenza di melanina nel capo sono altresì da considerarsi difetti gravi."

Matranga dice anche che "il dorso e le ali sono caratterizzate da una tonalità di verde brillante ed uniforme identificabile con il colore "Verde Giallo" codice 6018 della scala cromatica RAL"

Per quanto riguarda la taglia, Dirk Van den Abeele scrive sul suo libro:  "il lilianae, come il nigrigenis, ha un portamento caratteristico: è il più piccolo della maggior parte degli inseparabili ed ha solitamente una rientranza nel collo. Lilianae nelle dimensioni di fischeri o personatus sono certamente ibridi. Nonostante la maggior parte degli uccelli divenga più grande dopo numerose generazioni in cattività, gli esemplari lilianae resteranno sempre e comunque più piccoli. In natura gli esemplari di lilianae sono di un buon centimetro più piccoli e di costituzione minuta rispetto a fischeri o personatus."

Per cui anche se lo standard italiano indica come misura massima una lunghezza di cm. 13,5 sembra unanime l'orientamento di premiare i soggetti di taglia più piccola.

Infine fornisco alcuni elementi utili per riconoscere i soggetti ibridati con altre Specie, tipo Personatus, Nigrigenis e Fischeri in particolare:

1) il becco non deve essere completamente rosso ma, alla base, deve essere bianco;

2) il codrione deve essere esclusivamente verde. La presenza di blu o di viola indica un inquinamento genetico;

3) la sfumatura scura delle guance è presente solo nei novelli. Una presenza di melanine nel capo e/o nella maschera, in età adulta, indica l'incrocio di generazioni precedenti con i Personatus o i Nigrigenis;

4) il colore della nuca deve essere di colore giallo scopa omogeneo, l'eventuale apparizione di tracce di bronzato stanno ad indicare l'incrocio con il Fischeri;

5) il colore dell'iride deve essere più chiaro rispetto al colore della pupilla.

05 maggio 2010

Ricevo dall'amico Roberto Zuffoli, che ringrazio, un interessante contributo che va ad integrare quanto illustrato in precedenza.

Come giustamente evidenziato nella foto a fianco, la maschera deve estendersi per alcuni millimetri oltre l'occhio per poi rientrare all'altezza della gola e quindi riallargarsi di nuovo in prossimità del collo per chiudere il baverino in modo coordinato senza separazione netta ma degradando sul giallo.

Colgo l'occasione per invitare chiunque abbia qualcosa da suggerire e/o da aggiungere a farlo senza remora alcuna. Grazie.