Internazionale di Vicenza: riflessioni...

 

 
Prima di tutto vorrei esprimere i miei sentiti ringraziamenti agli organizzatori della manifestazione (dedicata al bicentenario della nascita di Charles Darwin - studioso naturalista)  per la cordialità, la buona organizzazione e la serietà dimostrata.

Il 2010 sarà un anno "di snodo" per il settore degli Psittacidi; o si getteranno le basi per un rilancio alla grande oppure si  riconfermerà lo status quo, con tutto ciò che ne consegue.

Per questa ragione non me la sento di assicurare la mia presenza, fin da ora, alla mostra prossima, tuttavia Vicenza resterà una di quelle da tenere in considerazione, soprattutto per noi pappagallari.

Per quanto riguarda i risultati che ho ottenuto sono molto soddisfatto!

Su otto categorie alle quali ho iscritto i miei soggetti ho raccolto ben sette primi posti (92-364-363-363-362-362-362) ed un secondo (90).

La mia "cremina" preferita ha chiuso la sua carriera espositiva sul gradino più alto del podio con un bel 92 punti dopo aver partecipato a 5 mostre e vincendone ben 4 (90,91,91,92).

Peccato che qualche "buontempone" abbia pensato bene di rubarmela al momento dello sgabbio.

Comunque al di là dei risultati conseguiti, questa volta molto soddisfacenti, resta tutto intero il problema della qualità dei giudizi, troppo spesso approssimativi e disomogenei!

Diversi miei soggetti sono stati giudicati più volte dagli stessi giudici, nell'arco di qualche settimana, ottenendo giudizi sostanzialmente diversi, anche con forbici di 3/4 punti.

interessante prova di agility dog

In ogni caso la mia grande soddisfazione non sta tanto nel numero dei podi, più o meno elevati, che ho guadagnato quanto nel fatto che ho avuto una conferma, in tutte e tre le mostre a cui ho partecipato, (vedasi il palmares) che il livello complessivo dei miei soggetti e' assolutamente soddisfacente, almeno per me.

Soprattutto perchè rappresenta il coronamento del mio lavoro di selezione. Lo dimostra il fatto che della trentina di animali che ho esposto neppure uno è figlio di una coppia formata da entrambi i riproduttori con anellini altrui.

Perciò i risultati che ho conseguito me li sento miei, completamente miei, non mi sono limitato ad alimentare e ad accudire coppie già formate, magari acquistate presso allevamenti olandesi e pagate a caro prezzo, come diversi miei colleghi fanno!

un bravo e simpatico cane-attore

Lo so che si fa molto prima a raggiungere buoni risultati adottando questa soluzione (nella società di oggi l'importante è arrivare in fretta...non importa come) piuttosto che perdere tempo a fare selezione, ma la mia indole si rifiuta categoricamente di seguire quella scorciatoia.

Naturalmente non biasimo i colleghi che adottano soluzioni diverse, è giusto che ognuno appaghi le proprie esigenze come meglio crede però non pretendiamo poi di insegnare ai nostri amici belgi ed olandesi come si fa ad allevare e magari anche ....a fare selezione.

Sarebbe interessante mettere in evidenza, nei rispettivi biglietti da visita, oltre alla qualifica di allevatore anche quella della caratteristica principale ("allevatore-selezionatore" oppure "allevatore-assemblatore").

Chi fosse interessato ad applicare le tecniche di selezione troverà esaurienti indicazioni a pag. 62 del libro "I colori degli inseparabili" di Giovanni Matranga.

ciao creminona e grazie!

Concludo con i numeri riepilogativi della Mostra:

Ingabbi totali: 5.156

Psittacidi e ondulati: 392

Agapornis: 201

Per quanto riguarda gli Aga  sono stati ingabbiati 24 stamm e 105 singoli.

Questa la presenza per Specie:  Roseicollis (49,7%) - Fischeri (21,2%) - Personatus (19,1%) - Taranta (8,8%) - Lilianae (4,1%) e Nigrigenis (1,0%)

 

9 novembre 2009