Un viaggio in Sicilia

(12-18 giugno 2009)

 

Panoramica di Mondello (PA)

 

Ho fatto una breve e piacevolissima passeggiata per incontrare i miei amici siciliani che ringrazio infinitamente per la squisita ospitalità che mi hanno riservato!

Davvero, grazie di cuore!! 

Il primo che ho visitato è stato Gianni Matranga con il quale ho avuto il piacere di conversare a lungo sugli argomenti legati al mondo ornitologico e non solo.

Giovanni Matranga osserva il panorama dalla cima del Monte S.Pellegrino

Quando, dopo due giorni, ci siamo salutati ci siamo ripromessi di rivederci a breve per fare "due chiacchiere"... (ah ah ah)

Oltre a visitare il suo bell'allevamento ho potuto ammirare l'enorme quantità di piante grasse (alcune molto rare) provenienti da ogni parte del mondo che coltiva, con amore e competenza, insieme a Gina.

Graditissima è stata la "pizzata-sorpresa" che Gianni ha organizzato con gli appassionati di becchi-storti della zona.

Erano presenti, oltre ai più bravi e blasonati allevatori, anche molti ragazzi giovani con tanta voglia di imparare e di crescere con i quali si è, da subito, instaurato un ottimo rapporto.....peccato che Palermo disti un sacco di km da Faenza, Reggio Emilia etc. etc....

Per l'occasione ho fatto visita a Franca Savarino (che ho conosciuto a Faenza per averle ceduto una coppia di cannella FA) e sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'ottimo livello del suo allevamento.

A parte l'ordine e la pulizia, (ambiente, gabbie ed uccelli)  la cosa che mi ha veramente stupito è stato il comportamento dei soggetti.

Calmissimi, saltellano tranquillamente da un posatoio all'altro senza mai svolazzare (neppure in presenza di estranei) con il piumaggio lucido e tirato e senza neppure una penna fuori posto nonostante siano alloggiati in gabbie con sbarre tradizionali sui quattro lati!

La foto sopra ritrae Franca mentre "coccola" un pullus di cenerino. L'espressione del viso e la posizione delle mani stanno a dimostrare con quanto amore allevi i suoi animaletti.....forse sarà questa la ragione di un comportamento così socievole?   

Qui a fianco una femmina di cenerino in cova. 

Il rapporto che Franca ha instaurato con i suoi cenerini è veramente unico. Ho notato che tutti i riproduttori, pur manifestando le proprie tipicità caratteriali, nutrono una profonda fiducia nei suoi confronti.

Sono convinto che questa loro tranquillità, unitamente ad una corretta alimentazione e ad un ambiente adeguato, rappresenti uno dei fattori chiave per il successo riproduttivo che sta ottenendo.

Infatti non mi ricordo d'aver notato neppure un nido senza uova o pullus!

Il programma di viaggio prevedeva anche una sosta dall'amico Paride dove ho potuto osservare, dal vivo, l'abbondante produzione di novelli 2009. (14 pullus in due cove, un record!!)

Nella foto a lato, Paride osserva orgoglioso uno splendido cannella FA che sembra accettare di buon grado lo scatto fotografico.

Anche in questa visita mi sono appuntato una cosa particolarmente interessante; Paride è riuscito ad instaurare con i novelli, soprattutto della prima cova, un rapporto particolarmente socievole ed affiatato.

Sembrerebbero quasi soggetti allevati allo stecco, ed invece, mi diceva Paride, che si è limitato a farli uscire quotidianamente dalla gabbia ed a giocherellare con loro, in particolare nel periodo dello svezzamento.

Sono veramente rimasto stupito quando, conclusi i lavori, sono rientrati tutti volontariamente nella propria gabbia saltando sul dito, come il bellissimo esemplare a fianco, per poi farsi trasportare fino alla soglia dello sportello e da qui spiccare il volo per il ritorno in gabbia.

Della cosa ho avuto occasione di parlarne qualche giorno dopo con il più grande allevatore italiano il quale mi confermava che i Roseicollis sono particolarmente sensibili all'imprinting caratteriale proprio nel periodo di distacco dai genitori.

Lui stesso, ed anche diversi allevatori belgi ed olandesi, iniziano ad abituare i novelli alla gabbietta da mostra non appena vengono svezzati, con tecniche diverse, ma tutte tendenti a fare acquisire ai soggetti un rapporto confidenziale con la gabbia nella quale un giorno dovranno essere sottoposti alle valutazioni dei giudici.

E sappiamo bene quanto sia importante il comportamento che terranno nel momento in cui saranno sottoposti a giudizio.

Mi piacerebbe molto che venisse approfondita la tematica riguardante la formazione del carattere dei nostri pennuti....anche perché credo che non esista nulla in merito.

Magari chiederò all'amico Gianni Matranga se tra un libro e l'altro (dovrebbe uscire in autunno la seconda edizione de "I colori degli Inseparabili") riesce a trovare un pò di tempo per impostare un progettino mirato a questo argomento.

Sono convinto che la semplice rendicontazione documentata dei comportamenti già adottati da Franca e Paride nei loro aviari rappresenti un interessante materiale di studio.

Conclusa la visita agli amici palermitani, che ringrazio ancora per avermi reso il soggiorno veramente piacevole, sono tornato a trovare (dopo un po' di anni) i miei vecchi  amici avolesi.

Ci conosciamo da oltre 20 anni ed innumerevoli sono state le occasioni di incontro.

Oramai conosco meglio le persone, gli usi e le consuetudini di quel paese rispetto a quelli della mia terra natìa.

Prima o poi mi daranno la cittadinanza onoraria!! (ah ah ah)

Nella foto, nonno Giovanni e nonna Pina che posano orgogliosamente (e con ragione) insieme al nipotino Giovanni J con il quale ho instaurato, fin da subito, uno splendido rapporto di amicizia. Grande Giovanni J. !!

Ed eccomi qua a giocherellare con i due splendidi cagnoni di Giovanni: Nero, un bellissimo pastore tedesco e Ben, un simpaticissimo cucciolone di sei mesi (incrocio fra un mastino napoletano ed un dogo argentino).

Oltre agli inseparabili, i cani sono gli animali che amo di più in assoluto.

Come ne vedo uno devo assolutamente farmelo amico...è più forte di me!

Purtroppo la vacanza è stata troppo breve e per una incomprensione non sono riuscito a visitare gli allevamenti di Davy e di Ivano, sarà comunque per la prossima volta.

Ed infine....eccoci a tavola!!

Qui a fianco ho immortalato la squisita granita di mandorla avolese.

Tutte le mattine, di buon ora, io e Giovanni andavamo alla ricerca, tra i viottoli del centro storico di Avola, del "furgoncino della granita"  (un apecar con cassone frigor pieno di granita prodotta artigianalmente con le famosissime mandorle di Avola) e quando scorgevamo qualche vecchietta con ciotole e bicchieri in mano che sostava all'angolo della strada, era il segnale inconfutabile della presenza del nostro amico.

Veramente unica quella granita!!! L'abbinamento, poi, con sottili filoncini di pane ancora caldo la rende veramente sublime!!!

Ancora una volta, un GRANDE GRAZIE A TUTTI ed ARRIVEDERCI a presto!!

 

4 luglio 2009