Una utile esperienza

Se dieci giorni fa qualcuno avesse criticato il menù che somministravo ai miei pappa ci sarei rimasto molto male....ero assolutamente convinto di aver trovato il miglior punto di equilibrio possibile tra i costi, da una parte, e la qualità degli alimenti dall'altra. 

Se leggi la mia nota (in Home Page - info dal mio allevamento - "I costi alimentari del mio allevamento")  comprenderai quanto lavoro abbia fatto nel tentativo di raggiungere il predetto obiettivo.

L'alimentazione è il principale e fondamentale fattore che condiziona la vita dei nostri uccelli; un cattivo o un menù squilibrato rappresenta, nella stragrande maggioranza dei casi, il movente di tante disgrazie!

Spero che l'esperienza che ti sto per raccontare ti serva da stimolo per controllare e revisionare, ancora una volta, il sistema alimentare che stai adottando.  

Il 14 gennaio controllando i nidi, come faccio ogni mattina, ho trovato un'altro pullus morto (due erano già morti qualche tempo fa, come descritto in "Un terribile incubo") dell'età di 22 giorni.

Ho prelevato il cadavere, morto da pochissimo, e l'ho portato all' Istituto Zooprofilattico Sperimentale  di Lugo per la relativa autopsia.

Alle ore 11,31 del 16 gennaio ho ricevuto dall'IZS,  per e-mail, un primo referto di analisi che diagnosticava un "Notevole sviluppo di Candida sp. da intestino e proventriglio".

Nella successiva telefonata intercorsa fra me ed il Dott. Frasnelli dell'IZS per commentare gli esiti, lo stesso mi invitava ad effettuare altre analisi sugli alimenti per verificare l'eventuale presenza di miceti responsabili dello sviluppo del fungo.

A quel punto ho inviato i campioni degli alimenti di base del mio menù (semi germinabili, pastoncino secco, spighe di panico cinesi e misto di semi) nella assoluta convinzione che la responsabilità fosse da ascrivere ai semi germinabili ed in subordine al panico cinese.

Tant'è che ne ho immediatamente sospeso la somministrazione aumentando la dose di pastoncino.

I referti delle analisi degli alimenti mi sono arrivati il 26 gennaio (vedi allegato) ed è con assoluto stupore che ho letto i valori!! Nel pastoncino è stata rilevata la presenza di ben 20.835 u.f.c./g (Unità Formanti Colonia/Grammo) di Miceti di cui 20.550 di Lieviti e 285 di Muffe e nel panico cinese  10.455 u.f.c./g di Miceti di cui 10.200 di Lieviti e 255 di Miceti.

Il Dott. Frasnelli mi ha invitato a sospenderne immediatamente la somministrazione avendoli individuati come i responsabili dello sviluppo della Candida anche se non è stato in grado di dirmi esattamente qual'è il limite previsto dalla legge della presenza di Miceti in alimenti per uso animale.

Mi ha anche prescritto una cura di Mycostatin per 10 gg alla dose di 3ml/l.

Successivamente ho chiesto lumi ad altri qualificati esperti ma nessuno mi ha saputo dare risposte esaurienti, anche se appare certo che non esista una "tabella legale" che fissi limiti precisi per quanto riguarda gli alimenti zootecnici.

Se avessi intenzione di adire alle vie legali nei confronti della ditta produttrice del pastoncino diventerebbe oggettivamente problematico, in sede di giudizio, stabilire il confine fra il lecito e l'illecito....di conseguenza assumerebbero un valore determinante le solite perizie di parte...con tutti i rischi che ciò può comportare.  

Mi sono trovato, nel giro di pochi giorni, ad avere in mano un menù letteralmente demolito dalle analisi di laboratorio, tre componenti su quattro vanno radicalmente riviste!! 

Con la tranquillità d'animo datami dalla convinzione di avere finalmente individuato la causa dei miei guai mi sono messo immediatamente al lavoro per apportare le modifiche necessarie:

spighe di panico:  ho abbandonato definitivamente il cinese ed ora sono alla ricerca di un produttore agricolo nostrano che garantisca la fornitura di un prodotto di qualità ma soprattutto non inquinato. Nel frattempo sto consumando velocemente le scorte di spighe di grano tenero che conservo in freezer.

semi germinabili: per l'occasione ho deciso di non farli più germinare ma di bollirli in piccole quantità che poi somministrerò miscelati al nuovo pastoncino per aumentarne l'appetibilità. Naturalmente i semi bolliti apportano pochissimi elementi nutritivi ma servono esclusivamente per rendere meno farinoso il pastone. 

pastoncino: dopo essermi consultato con due amici particolarmente esperti di alimentazione dei pappagalli (Gianni Matranga ed Attilio Casagrande) ho deciso di abbandonare i pastoni commerciali e di autoprodurmelo con alimenti ad uso umano.

Qui sotto espongo una tabella dettagliata che permette a chiunque di riprodursela con estrema facilità. Il costo della formula base è di soli €, 2,39, che nel mio caso diventano €. 4,25, per effetto della ricca personalizzazione che può anche essere evitata.

Come dicevo sopra, per renderla maggiormente appetibile, considerato che non è particolarmente granulosa, aggiungo al momento della somministrazione un pò di semi germinabili bolliti .

 

Composizione e costo formula pastone

prodotto

grammi

€/100gr.

costo

pane integrale secco 200 0,321 0,642
biscotti savoiardi 200 0,295 0,590
cous cous  150 0,462 0,693
farina di mais (grana grossa) 100 0,063 0,063
piselli secchi 75 0,318 0,238
lenticchie 75 0,230 0,172

formula base

800 ------ 2,398
fichi secchi 60 0,997 0,598
datteri 60 0,316 0,189
pinoli 20 4,875 0,975
uva sultanina 20 0,440 0,088

formula personalizzata

960 ------ 4,248
    costo/Kg 4,425

 

02 febbraio  2009