Il costo e la composizione del menù dei miei roseicollis

(anno 2008 a confronto con il 2007)

 

     alimento

        2008

              2007

   differenza

 €/cadauno / Kg/cadauno €/ca Kg/ca €/ca Kg/ca €/ca Kg/ca
semi misti 2,32 2,79 1,78 2,45 +0,54 +0,34
semi germinabili 0,30 0,28 0,51 0,62 -0,21 -0,34
pastoncino 0,56 0,15 0,80 0,21 -0,24 -0,06
spighe di panico 0,23 0,13 0,49 0,29 -0,26 -0,16
integratori 0,44   0,40   +0,04  

TOTALE

3,85 3,35 3,98 3,57 -0,13 -0,22

 

Premessa - La presente tabella rappresenta la sintesi dei consumi e dei costi degli alimenti somministrati ai miei 224 (media/mese) roseicollis nel corso del 2008, confrontata con quelli del precedente anno.

Mentre procederò all'analisi dei valori espressi in tabella, per ogni tipologia di alimento, fornirò anche precise indicazioni sui prodotti da me utilizzati, con i rispettivi prezzi, senza indicare la ragione sociale del relativo fornitore.

Naturalmente chi fosse interessato a saperne di più può contattarmi per e-mail oppure telefonicamente.  

Voglio anche precisare il fatto che ogni allevatore adotta una propria metodica di alimentazione con differenze, fra l'una e l'altra, anche molto consistenti, pertanto i miei dati (assolutamente certi ed affidabili) possono divergere anche in maniera notevole rispetto ad altri.

Devo infine puntualizzare che non ho quantificato la notevole quantità di erbe selvatiche e verdure che gli ho somministrato per tutto l'anno (mais, grano e girasole immaturo, tarassaco, piantaggine, pyracantha, seme di radicchio, cicoria, cetrioli, piselli, zucchine, sorghetto, borsa di pastore, centocchio, etc. etc.) e che naturalmente contribuiscono a limitare il consumo di alimenti tradizionali.

 

Valutazione generale - Nel 2008 ognuno dei miei aga si e' mangiato 3,35 Kg di alimenti per un costo equivalente ad €. 3,85., qualcosina in meno rispetto al precedente anno (-Kg. 0,22) con un risparmio di 13 centesimi.

Da questi primi dati riepilogativi si può ben capire che nel 2008, rispetto al 2007, ho fortemente modificato sia il menù, che i fornitori dei principali alimenti.

 

Semi misti - rappresenta la voce nettamente più importante del bilancio alimentare (2,32 € su un totale di 3,85 €, ben oltre il 60%). Convertito in consumo quantitativo giornaliero significa che ogni soggetto si è mangiato mediamente gr. 7,64 di misto, una quantità ancora eccessiva rispetto a quella indicata dai maestri olandesi, tra l'altro, per effetto della variazione del menù ha registrato un significativo incremento (+ 0,34 Kg).

Il costo ha registrato una vera e propria impennata (da 1,78 € a 2,32 €, oltre il 30%). Le ragioni sono di due ordini:

1) l'aumento della quantità somministrata (da kg. 2,45 a kg. 2,79, quasi il 14%) in sostituzione di altri alimenti;

2) la generale lievitazione dei listini prezzi e la sostituzione del misto con un'altro avente migliori caratteristiche qualitative. Il costo medio per Kg. di misto quest'anno e' stato di €. 0,83, mentre nel precedente anno fu di €.0,73 (un incremento del 13%).

Nel 2007 il costo/Kg e' stato particolarmente contenuto perchè, per circa metà anno, ho acquistato un prodotto di basso prezzo (da 0,63 a 0,67) ma anche di qualità molto scadente. Nella seconda parte dell'anno, invece, ho acquistato un prodotto di ottima qualità (nella fase iniziale) che è andato poi dequalificandosi, probabilmente per effetto delle tensioni di mercato, il cui costo/kg era di €.0,80.

Nel 2008 invece, il costo/Kg medio di 0,83 e' stato determinato, per alcuni mesi, dallo stesso prodotto di fine 2007 e successivamente da quello che consumo attualmente, il cui prezzo oscilla tra 0,85 e 0,87 €/Kg.

Del nuovo misto sono assolutamente soddisfatto, in particolare, per il buon rapporto qualità/prezzo. Inoltre il gruppo di acquisto che ho organizzato, insieme con altri allevatori della zona, ci permette una contrattazione diretta con il produttore e quindi un evidente risparmio rispetto all'approvvigionamento dal canale tradizionale.

 

Semi germinabili - questo alimento l'ho più che dimezzato, da 620 grammi del 2007 sono passato a 280 grammi, con una contrazione in percentuale del 54%.

L'incidenza del costo invece è diminuita solo del 41% (da €.0,51 ad €. 0,30) in quanto si e' registrato un sensibile  incremento di prezzo; da €./kg 0,83 del 2007 ad €.1,09 di quest'anno (+ 31,3%). L'ultima fornitura l'ho pagata €. 1,15 al Kg.

La drastica riduzione del consumo è dovuta alla limitata somministrazione nel corso dell'ultimo anno (l'ho dato solo nel periodo di allevamento dei pullus) rispetto a quello precedente in cui veniva fornito quasi ininterrottamente.

Continuerò anche in futuro con la somministrazione limitata al periodo della cova per il fatto che quando l'allevamento è in ferma (periodo estivo)  i semi verdi selvatici che fornisco rappresentano degli ottimi sostituti, inoltre il processo di ammorbidimento dei semi nel periodo caldo presenta molti più rischi  rispetto a quello invernale. (formazioni di muffe nelle radichette)

Con i semi germinati somministro quotidianamente e alternativamente due integratori a base di erbe (uno per il riequilibrio della flora intestinale, ottimo per i pullus, e l'altro per la depurazione dell'apparato epatico). Per "asciugare" i semi aggiungo qualche cucchiaio di riso soffiato.  

 

Pastoncino - Anche il pastoncino ha registrato una contrazione sia nel costo pro capite (da 0,80 a 0,56, meno 30%) che nel consumo (da 210 gr. a 150 gr. meno 28%).

Come per i semi germinabili ho limitato la somministrazione al solo periodo dell'allevamento ed i risultati ottenuti mi consigliano di ripetere l'esperienza anche in futuro.

Per quanto riguarda la marca, dopo diversi anni, l'ho sostituita. L'aumento del prezzo del 15,8% in un solo anno (tra l'altro riducendo il peso della confezione da 5kg [4+1omaggio] a kg. 4,8) mi ha stimolato ad andare alla ricerca di un prodotto alternativo con un migliore rapporto qualità/prezzo.

Quello che mi ha convinto l'ho trovato nell'allevamento di un mio amico. E' un prodotto abbastanza granuloso, con pochissima polvere, e gli ingredienti sono grosso modo quelli presenti nel precedente prodotto. E' confezionato in un secchiello da 5 kg ed e' di produzione italiana. L'ultima fornitura, che risale a circa un mese fa, l'ho pagata €. 14,50 quindi 2,9 €/kg.

L'ultima fornitura del precedente prodotto (a Reggio Emilia) l'avevo pagata 4,17 €./kg pertanto il risparmio risulta superiore al 30%.  

Al pastoncino aggiungo un 8/10% di pasta di insetti (costo 25€ in confezione da 5 kg.) per aumentare il tenore di proteine somministrandolo prevalentemente nel periodo di imbecco dei pullus.

 

Spighe di panico - Ho più che dimezzato sia il costo (da 0,49 a 0,23) che il consumo (da 290 gr. a 130 gr.). 

Le spighe di panico, per gli inseparabili, sono una leccornia e mi sembra giusto che in tempi di vacche magre anche loro tirino la cinghia!

Mentre in passato le somministravo spesso e volentieri, da quest'anno l'ho usato solo per lo svezzamento dei novelli (preziosissimo) e per le occasioni particolari (mostre, trasferimenti etc.)

Utilizzo spighe cinesi ad un costo veramente "onesto". Siccome la differenza fra il prezzo delle nostrane e quelle cinesi e' notevole (oltre il doppio) ci sono negozianti che vendono il cinese a prezzi di poco inferiori alle nostrane, incamerando così un margine elevatissimo.

Ho trovato un negozio il cui gestore applica il normale ricarico come per tutte le altre merci, senza fare riferimento al prezzo del panico nostrano... l'ultima fornitura l'ho pagata €. 1,72 al kg. (scatola da 15 Kg.). 

Integratori - Il costo pro-capite degli integratori è molto contenuto (€.0,44). Infatti non ne faccio un grande uso. A parte un integratore a base di vitamina E che somministro in preparazione delle cove, utilizzo due integratori a base di erbe (uno per il riequilibrio della flora intestinale e l'altro per la depurazione dell'apparato epatico) miscelati ai semi germinabili.

Una volta al mese somministro anche una complesso vitaminico generico, oltre al grit miscelato con i sali minerali in polvere.

29. 08. 2008