Napoli, 20 gennaio 2023. FOI ospita ufficialmente EmaF in occasione del 70° Mondiale di Ornitologia .Da sinistra: Dario Loreti, Luca Briziarelli, Antonio Sposito, Sara Francescangeli, Gennaro Iannucilli.
Intervista realizzata dal sottoscritto a Luca Briziarelli, presidente EmaF
(Esotici ma Familiari)



11 agosto 2023

 

 

1- Circa un anno e mezzo fa il nostro comparto assisteva alla nascita di EmaF: come giudica l’operato dell’associazione da lei guidata fino ad oggi e quali, se ce ne fossero, aspetti intende migliorare? 

L'associazione formalmente è stata costituita un anno e mezzo fa, ma la storia di "Esotici, ma Familiari" comincia prima, se vogliamo individuare una data simbolica è sicuramente il 20 aprile del 2021, la data del mio intervento in Senato contro la lettera q) dell'articolo 14 della Legge 53/2021. Fino a quel momento, nessuno aveva portato alla ribalta nazionale istituzionale e pubblica i rischi devastanti dell'introduzione di "uno specifico divieto di importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica" rivolto indistintamente a tutti gli animali, di cattura o di allevamento. Da quel momento è partito un percorso di confronto e coinvolgimento con le principali realtà del settore, un lavoro durato oltre un anno, parallelo a quello condotto in sede istituzionale per scongiurare il divieto, e che ha portato prima al lancio della campagna "Esotici, ma Familiari", poi alla nascita del Coordinamento Promotore e alla costituzione formale dell'associazione. Un risultato non scontato, sopratutto se si considerano, da un lato la diffidenza nei confronti della politica e dall'altro i particolarismi, le rivalità e, a volte gli interessi e la ricerca di visibilità di alcuni soggetti che, inevitabilmente, cercano di emergere sfruttando anche l'inevitabile preoccupazione di momenti come quelli che stiamo vivendo anche con toni allarmistici che rischiamo di fare danni paragonabili a quelli prodotti delle norme che stiamo combattendo. 

Sono stati  più di due anni impegnativi, ma anche appassionanti, non è tempo di bilanci perché la strada è ancora lunga, ma una cosa è certa: senza di noi le varie realtà, da quelle associative, a quelle commerciali ed imprenditoriali di categoria passando per quelle professionali, non avrebbero dato vita al primo coordinamento di questo tipo all'interno del settore ed il divieto specifico e generalizzato non avrebbe trovato la stessa opposizione forte e condivisa e molto probabilmente sarebbe stata approvata.

Tutto questo, e ci tengo a sottolinearlo, lo abbiamo fatto avendo come stella polare la serietà e la correttezza del nostro operato a cominciare dall'aspetto scientifico e sanitario perché le follie ideologiche sostenute da una parte degli animalisti, vanno combattute prima di tutto sul piano della veridicità.

Non a caso l'associazione ha un Coordinamento Scientifico presieduto dal Professor Lorenzo Crosta, che ringrazio per la passione e l'impegno, che conta numerosi esperti di livello nazionale ed internazionale, alcuni dei quali sono stati anche scelti quali componenti di commissioni ministeriali che saranno chiamate a lavorare sull'istruzione della legislazione e la normativa di settore del nostro Paese. Lo stesso Professor Crosta è entrato ufficialmente a far parte della nuova Commissione Cites: una proposta che ho fatto convintamente e sono orgoglioso che sia stata raccolta. 

Ovviamente si può sempre migliorare e stiamo lavorando per questo, ma se per la Lav siamo diventati il "nemico pubblico numero uno" qualcosa di buono lo avremo fatto.

Sicuramente lavoreremo per comunicare di più e meglio quello che facciamo, anche perché il rischio è che le persone non abbiano chiaro cosa sta accadendo e quanto ciascuno si sta impegnando e con quali risultati, su questo a settembre ci saranno importanti novità. 

Altro impegno sarà quello di portare a termine le battaglie iniziate, ma nel frattempo lavorare ad un quadro complessivo che eviti non solo i problemi, ma le continue incertezze che incidono pesantemente sulla serenità e sulle scelte sia delle famiglie che hanno o vorrebbero accogliere animali esotici da compagnia  che sui lavoratori e le imprese del settore. 

 

2- Se EmaF non fosse intervenuta nella legge 53-2021 art. 14 lettera q) ad oggi quale sarebbe il quadro nel nostro settore? 

Il contenuto della famosa (ma sarebbe meglio dire famigerata) lettera q) dell'articolo 14 della legge di Delegazione Europea 53/2021 era chiaro: delega al Governo di introdurre un divieto specifico di importazione, conservazione e commercializzazione di tutti gli animali esotici e selvatici, non solo di cattura, ma anche di allevamento, in una parola la fine del mondo degli animali esotici da compagnia.  

Senza il mio intervento in Parlamento e senza il sostegno di decine di migliaia di persone che hanno aderito alla campagna "Esotici, ma Familiari" che ho lanciato sui social, sui mezzi di informazione e via mail, oggi non saremmo qui a parlare. 

Ed è stata la politica a dare una risposta (anche se parziale) a questo problema, limitando il divieto ai soli animali di cattura. 

Come sono andate le cose lo sanno tutti, ed è tutto facilmente dimostrabile atti alla mano, telefonate, messaggi, lettere, incontri, documenti, nomi e date, con tanto di date e persone coinvolte e non vaghe e generiche affermazioni prive di riscontro. Persino l'esito delle precedenti sedute del Consiglio dei Ministri del precedente Governo dedicato al decreto legislativo è facilmente riscontrabile. Il testo approvato in via definitiva è ben diverso da quello inizialmente proposto e non è che la modifiche siano state introdotte per caso. 

La strada giusta è questa, chiederebbe al Parlamento e al Governo di correggere quanto di errato è stato fatto ed evitare che simili situazioni possano ripetersi. 

Dovrebbe tenerlo a mente anche chi oggi fa come la volpe con l'uva e, non avendo possibilità di confrontarsi con il Governo, vorrebbe far credere che sia inutile farlo sperando quasi che tutto vada male. Un po' come fanno quei tifosi che non potendo gioire per le vittorie della propria squadra, pur di non dover ammettere i meriti altrui, sperano nella sconfitta di quella rivale.

 3- Dal comunicato del sottosegretario Barbaro, pubblicato a seguito dell'incontro con EmaF mi e' sembrato di cogliere segnali di apertura per poter collaborare a “rivalutare” alcune attuazioni legislative ( in particolare modo l’anagrafe), è una mia impressione o me lo conferma? 

Il comunicato del Sottosegretario Barbaro - che all'interno del Governo ha la delega specifica per il settore degli animali esotici e selvatici e per la Cites - conferma ufficialmente quanto c'era stato anticipato in questi mesi: il Governo è disponibile ad affrontare il tema nella sua interezza, non solo correggendo gli "errori" e le forzature ideologiche contenute nei singoli atti approvati nel corso della precedente legislatura, ma intende dare risposte organiche all'intero settore confrontandosi con tutti i soggetti coinvolti tenendo conto dei diversi aspetti in gioco.  

Questo era il primo fondamentale passo, non solo per risolvere i problemi, ma per evitarne di nuovi ed assicurare un futuro al settore. 

Il tema delle anagrafe è centrale, ora che abbiamo scongiurato il divieto diretto dobbiamo evitare che regole rigidissime applicate indistintamente possano portare allo stesso risultato.  

Come EmaF continueremo a lavorare per evitarlo. 

4- La FOI risulta ad oggi associata ad EmaF ma ho notato che in alcuni frangenti non vi siete mossi all’unisono: c’è un particolare motivo?  

La FOI non è semplicemente associata ad EmaF, ma è stata una delle realtà che ha creduto di più nella sua costituzione e che tutt'ora la sostiene sotto tutti i punti di vista. Mi piace ricordare che Foi è stata la prima realtà a rilanciare il mio intervento in Senato, https://www.foi.it/2142021-video-ulteriore-aggiornamento-iniziative-foi-sul-ddl-s-1721 , ad inviarmi ufficialmente all'assemblea nazionale e addirittura a riservare ad EmaF uno spazio anche in occasione del Mondiale di Napoli. 

Ovviamente oltre a partecipare all'attività di EmaF e a far parte ufficialmente delle delegazioni nell'ambito degli incontri istituzionali che via, via svolgiamo come Associazione, Foi ha la sua attività e le sue esigenze specifiche, così come tutte le altre realtà che aderiscono o collaborano con EmaF, è lo spirito con cui siamo nati, non sostituirci alle singole realtà, ma metterle in rete per fare squadra. Sono certo che, così come in passato, ciascuno continuerà ad aggiornare e confrontarsi costantemente con gli altri nell'interesse di tutti. 

5- ) i nostri antagonisti sono molto agguerriti e presenti da tempo nelle stanze che contano e pare certo che non intendano fermarsi.

Non sarebbe il caso di coinvolgere in EmaF anche le imprese che producono beni e servizi per i settori in nell'occhio del ciclone, sempre che non siano stati già contattati? 

Giusto, ed è proprio quello che abbiamo fatto! Di fronte alla determinazione di chi vorrebbe cancellarci fare squadra non è semplicemente importante, è vitale.  

La Lav e le altre associazioni lavorano da anni per raccontare la "loro" verità che però è lontana dalla realtà. Una minoranza ideologizzata che ha l'obiettivo dichiarato di arrivare al divieto assoluto di importazione, conservazione e commercializzazione di animali esotici e selvatici molto spesso gioca sull'equivoco, fornisce informazioni parziali, fuorvianti o addirittura false per far leva sull'emotività delle persone come quando hanno fatto credere che fosse a rischio la salute dei cittadini e che il divieto riguardasse animali in via d'estinzione o strappati al proprio Habitat naturale. Nulla di più falso, ma se si postano immagini di tigri (che non si possono certo vendere e detenere come animali da compagnia) o si evita di dire ad esempio che l'importazione di pappagalli di cattura è vietata da quasi 20 anni e quelli in commercio vengono allevati in Italia. 

Non è un caso se alla nascita di EmaF abbiamo contribuito numerose realtà associative, di categoria, professionali, economiche e imprenditoriali che ne fanno tutt'ora parte, dalla Foi ad Aipa, passando per Aracnofilia - associazione italiana di aracnologia o Esotika Pet Show  o che con EmaF hanno rapporti continui e costanti da ANMVI ad Assalco, passando per AISAD -Confesercenti.  

E per la prima volta Lav&Co hanno accusato il colpo. 

6- Se a Luca Briziarelli in futuro verra' affidato un nuovo incarico nella prossima legislatura ( cosa che siamo in molti a sperare ) che ne sara' di EmaF? Rimarrà comunque alla guida di questa sua creatura o sarà costretto a lasciare il timone? 

Mai dire mai, ma penso di aver dimostrato di tenere ad EmaF e al mondo degli animali esotici da compagnia a prescindere dai ruoli ricoperti e sarà così anche in Futuro. 

Quanto all'Associazione sono sicuro che avrà vita lunga a prescindere dal sottoscritto perché risponde ad un'esigenza che esisteva da tempo e alla quale nessuna altra realtà presente, per quanto importante, radicata e attiva era riuscita a rispondere: difendere e valorizzare l'intero comparto e non solo una parte di esso. 

Per la prima volta tutti si sono sentiti parte di un mondo comune. EmaF ha permesso a singoli appassionati, associazioni di diversi settori e specialità, professionisti, attività commerciali ed imprese di incontrarsi, confrontarsi e lavorare fianco a fianco, senza rinunciare alla propria identità, ma mettendola a disposizione di tutti. Un risultato che prima della  nascita di EmaF nessuno aveva anche solo immaginato. 

Una cosa è certa, non si può aspettare la prossima Legislatura per risolvere i problemi che stiamo affrontando e che sono il frutto delle scelte del precedente Governo e nemmeno per arrivare all'approvazione di una legge quadro che regolamenti l'intero settore, tutelando la salute, il benessere degli animali, ma anche i diritti di milioni di famiglie italiane che amano gli animali e di decine di migliaia di lavoratori, professionisti ed imprese che della propria passione hanno fatto anche il proprio lavoro.

Mi auguro che oltre al Governo, possano comprenderlo anche tutte le forze politiche che siedono in Parlamento, sia di maggioranza che di opposizione, perché il nostro settore è un patrimonio comune e vorremmo che la nostra richiesta di approvazione di una Legge Quadro venisse appoggiata da tutti, anche perché la naturale conseguenza di aver riconosciuto all'interno della Costituzione che la Repubblica "tutela l'ambiente, le biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni" non passa per l'introduzione di divieti assoluti di dubbia utilità, ma per l'approvazione di leggi e regole chiare in grado di migliorare la realtà

11 agosto 2023