Indagine statistica sugli Agapornis 

Ho cercato su internet qualche dato relativamente alla presenza degli agapornis nei nostri allevamenti ma non ho trovato nulla. E allora partendo dal resoconto del catalogo della mostra di Faenza 2007 ho estrapolato ed aggregato una serie di numeri che, a mio avviso, forniscono indicazioni interessanti.

Va precisato che alla manifestazione di Faenza si registra in assoluto il maggior numero di ingabbi di agapornis rispetto a qualsiasi altra mostra che si svolga sul territorio nazionale. Nel 2007 sono stati ben 609, tra l'altro con una rappresentanza abbastanza equilibrata di tutto il territorio nazionale (vedasi l'elenco dei partecipanti).

E' mia convinzione che le specie e le mutazioni dei soggetti presenti alla mostra riflettano sostanzialmente la realtà degli allevamenti italiani. Bisogna però precisare che la delicatezza delle ultime tre specie (tarantus, canus e pullarius) condiziona sicuramente la loro partecipazione alle manifestazioni (per non sottoporli ad pesante stress) e di conseguenza il loro dato è meno attendibile degli altri.

Credo che, sulla base dell'elaborato, possiamo affermare con una relativa approssimazione che in Italia su 100 agapornis, 55 sono roseicollis, 27 sono fischeri, 13 sono personatus, 3 sono nigrigenis, quasi 2 sono lilianae, una micropresenza di tarantus e praticamente nulla di canus e pullarius.  

Appena sarà disponibile il catalogo della manifestazione faentina 2008 aggiornerò questi dati così da renderne visibile anche la dinamica. 

 

 

Numero di soggetti ingabbiati divisi per specie

Prg. Specie num. %
1 roseicollis

337

55,34
2 fischeri 162 26,60
3 personatus 82 13,46
4 nigrigenis 18 2,96
5 lilianae 9 1,48
6 tarantus 1 0,16
7 canus 0 0,00
8 pullarius 0 0,00
 

Totale

609 100,00

 

Su 609  presenze totali, la maggioranza  assoluta appartiene ai roseicollis con 337 soggetti (55,34%). E' sempre stata la specie più diffusa nei nostri allevamenti, sia per la facilità riproduttiva e sia anche per l'elevato numero di mutazioni su cui può contare. 

L'eliminazione dalla II tabella CITES le ha dato ulteriore slancio a differenza di tutte le altre specie che sono ancora sottoposte al regime di controllo.

Buono anche il dato dei fischeri (n. 162, pari al 26,60%) che nonostante l'ingiusto inquadramento nel CITES (con i personatus) mantiene una presenza di tutto rispetto.

Anche i personatus registrano valori assolutamente interessanti (n. 82 pari al 13,46%).

Per quanto riguarda le restanti specie la presenza è scarsa, a parte il bel numero dei nigrigenis. (18 soggetti di cui ben 16 ancestrali). 

I Lilianae occupano una posizione che, a mio avviso, non premia le caratteristiche positive di questa specie; sono soggetti abbastanza resistenti ed anche relativamente facili da riprodursi e quella loro particolare postura sul posatoio li rende anche simpatici.

Per quanto riguarda i tarantus i canus ed i pullarius invece, la quasi totale assenza dalle mostre è ampiamente giustificata dal limitato numero di allevatori che si impegnano con queste specie particolarmente difficili da riprodursi.    

 

 

  Numero dei soggetti divisi per specie e per serie
roseicollis : serie verdi 249 73,89
roseicollis: serie blu 88 26,11
fischeri: serie verdi 117 72,22
fischeri: serie blu 45 27,78
personatus: serie verdi 34 41,46
personatus: serie blu 48 58,54

 

roseicollis

Su 337 soggetti complessivi, quasi tre/quarti sono della serie verdi (n. 249) dove naturalmente la mutazione verde ancestrale la fa da padrone con ben 62 ingabbi, pari al 18,4% di tutti i roseicollis, quindi nell'ordine:  lutino (29), verde FA (28), verde scuro e verde oliva (26), cannella (26), lutino FA (17), verde scuro FA (13), isabella (12), cannella FA verde e verde scuro (11), isabella FA (8), verde oliva FA (4), ala grigia FA verde scuro e verde oliva (4), cannella verde scuro e verde oliva (2), ala grigia FA (1). Tutte le altre mutazioni con nessuna presenza. 

Nella serie blu la principale mutazione ingabbiata è quella avorio blu con 24 soggetti, quindi a notevole distanza, avorio cobalto e malva con 5, cannella tutti i fattori (5), isabella tutti i fattori (2), ala grigia tutti i fattori (1). 

La mutazione a faccia bianca ha visto prevalere nettamente su tutti gli avorio cobalto FB con ben 38 presenze davanti alla serie degli avorio blu ino (8), avorio blu (7) e cannella tutti i fattori (1)

 

fischeri

Per quanto riguarda i fischeri la mutazione maggiormente rappresentativa è quella ancestrale, che rappresenta la maggioranza assoluta di tutti i fischeri, blu compresi, (ben 83 esemplari su un totale di 162). Si piazzano al secondo posto i lutini con 23, quindi il verde scuro e verde oliva (7) ed i diluiti con 4.

Nella serie blu, come negli avorio faccia bianca, prevale il cobalto (17) sul blu (13) segue poi il viola (8) il diluito tutti i fattori (6) infine l'albino (1).

 

personatus

A differenza della specie viste sopra, nei personatus prevale nettamente la serie blu su quella verde (48 contro 34) a testimonianza dell'appeal che esercita la mutazione cobalto/viola. Nella serie verde su 34 soggetti, ben 31 sono verdi ancestrali e 3 verde scuro e verde oliva.

Nella serie blu invece (totale 48) predomina il blu (19), poi il viola (15), il cobalto (9) infine il diluito tutti i fattori con 5.

 

27. 07. 2008