Una bella rimpatriata

(Maron di Brugnera (PN) 28 giugno 2015)

Grazie Giuseppe!

Sono legato a Giuseppe da un rapporto di amicizia che viene da lontano: ci siamo conosciuti a Cordenons in occasione della mostra  AOPN nel 2006.

Siccome andare in pensione é diventato un evento eccezionale, non appena l'abbiamo accolto nella folta categoria dei "saggi", ha offerto una memorabile 'abbuffata a tutti gli amici.

Giuseppe é un grande, un grande davvero: la sua bontà d'animo e la sua smisurata disponibilità ne fanno un esempio per tutti noi.

Grazie ancora, grazie a te, a Susy e a tutti coloro che con te hanno lavorato per il successo di questa splendida giornata.

Ore 06:45 ritrovo della comitiva all'uscita di Ferrara Nord per la gita nel Nord-Est. sul furgoncino della "polizia penitenziaria" di Marco Vitalbi. Nella foto a destra sono stato colto in "fallo" (o meglio, con il fallo ...) dallo scatto di uno pseudo-amico mentre approfittavo della sosta ad un passaggio a livello .

Puntuali come non mai, siamo arrivati presso l'allevamento dei F.lli Massaruto a San Michele al Tagliamento (VE). Senza parole! E' uno degli allevamenti più belli, funzionali e puliti che abbia mai visto. Saranno 35-40 voliere costruite a regola d'arte (anche estetico) di dimensioni adeguate ai rispettivi ospiti: per i medi pappagalli 4x1,20x2 e per i grandi, 5x1,60x2,50. Sono costruite interamente in rete (1,9x1,9) ricoperte da pannelli coibentati per circa 3/4. Si può accedere ai nidi ed alle mangiatoie dal corridoio posto nella parte posteriore. Il fondo è di ghiaino .... a proposito. Non immaginavo che i cenerini potessero scavare buchi nel terreno così profondi. La frutta gli viene somministrata in pezzetti posta sopra alla rete per stimolarli alla ricerca del cibo.

Nella foto Raffaele mentre ci illustra la filosofia con cui conduce il proprio allevamento:  Non possiede camere calde e neppure incubatrici; tutte le sue coppie allevano  direttamente i propri piccoli fino allo svezzamento.  Purtroppo di allevatori che allevano in questo modo ce ne sono pochissimi e , per varie ragioni, si tende a prelevare le uova per farle schiudere in incubatrice per poi imbeccare i pullus artificialmente.

Questa visita mi è stata particolarmente utile perché mi ha sciolto un paio di dubbi che avevo. Il primo: Ara ararauna o Amazzone di Cuba? Le ho viste a confronto e non c'è storia, la maestosità e l'eleganza dell'ara ararauna la pone assolutamente al di sopra dell'altra. Il secondo: Ara allevata allo stecco o dai genitori? Anche qui, non c'è discussione. La seconda... anche se non sono sicuro di riuscire a restare indifferente di fronte alla morte di un piccolo pullus perchè i genitori non lo imbeccano.... Non lo so... vedremo....

La foto in alto a sinistra riprende un bellissimo esemplare di Ara macao, mentre quella a sinistra  immortala un Ara ararauna. La foto non rende merito alla bellezza di questo soggetto: all'unanimità, e senza neppure metterlo sul tavolo, gli abbiamo conferito il Best in Show. Di taglia e lunghezza notevole (circa 80-85 cm), presenta una lucentezza ed una pulizia di piumaggio davvero rara. Purtroppo non ci sono novelli disponibili altrimenti me ne sarei portato a casa una coppia in braccio!

Ringraziato Raffaele Massaruto per la cordiale ospitalità, siamo partiti alla volta di Maron Brignera...dove siamo arrivati giusto in tempo per gli antipasti. Giuseppe ha organizzato una roba al sopra di ogni aspettativa invitando molti suoi amici.  

Colgo l'occasione per ringraziare il bravo cuoco che ha manovrato l'aggeggio che si vede in foto. Il girarrosto sta rosolando pezzetti di carne di vario tipo (costina di maiale, pollo, lonza, vitello, etc. etc.) e ad ognuna di esse era stato appiccicato una sottile fettina di pancetta, o forse di guanciale, che ha contribuito a mantenere tenera la carne durante la cottura (ben 7 ore). Una vera prelibatezza!!

In questa foto ho ripreso il simpatico Claudio Gozzi mentre ringrazia, a nome di tutti, il padrone di casa per la riuscitissima iniziativa. Una interminabile standing ovation ha concluso l'abbuffata.

A questa foto ci tengo particolarmente! Ritrae il gruppo dirigente quasi al completo che nel lontano 2010 tentò la scalata per accaparrarsi le prestigiose poltrone del Club Italiano Allevatori Agapornis e che venne clamorosamente sconfitto dal responso dell'urna. E' stato divertente ricordare alcuni di quei momenti (ci si ritrovava un paio di volte alla settimana su Skype per preparare il programma elettorale) ed alla fine abbiamo convenuto che, ancora oggi, ci sentiamo di ringraziare tutti coloro che ci votarono (79), ma soprattutto tutti coloro che votarono per la formazione avversaria (94) e un ringraziamento ancor più particolare vada a tutti coloro che passarono dal nostro campo a quello avversario, i cosiddetti voltagabbana, determinando in tal modo lo spostamento di ben due voti in un colpo solo(uno in meno per noi e uno in più per gli altri) Senza il loro prezioso contributo ci saremmo inguaiati non poco!!

Questa é una "foto-parlante"...nulla da aggiungere..

Abbiamo concluso la giornata con la visita all'allevamento di Attilio Casagrande uno di quelli che ne sa davvero tanta. Per quanto riguarda l'alimentazione è uno dei più preparati in assoluto e non lesina informazioni e suggerimenti a nessuno. E' un grande esperto di erbe e sementi selvatiche e di alimentazione naturale in genere. Attilio alleva pappagalli di media taglia; nella foto in alto a sinistra una coppia di Conuri nandey mentre quello di destra é un bell'esemplare di Phirrura perlata.

Il secchio qui a sinistra è servito per il trasporto dei pesciolini Gambusia che Attilio mi ha regalato. Sono arrivati tutti in ottima forma e dopo pochi minuti di ambientamento nella nuova dimora già cacciavano le uova di zanzara.